SALVADORI, Bruno “Antoine Gimenez”

A Bruno Salvadori “Antoine Gimenez” e ai combattenti italiani della colonna Durruti è dedicato il sito, curato dai compagni giménologues, che invitiamo a visitare, da cui è tratta questa biografia

(Chianni, 1910 – Marsiglia, 1982), operaio edile

 

Residente a Livorno, giovanissimo si avvicinò al movimento anarchico, poi all’inizio degli anni Trenta emigrò a Marsiglia. Espulso una prima volta dalla Francia, venne mandato a Mantova per il servizio militare. Tornato in Francia, venne arrestato nel dicembre 1934 a Perpignan. Nel maggio 1935 si trovava a Barcellona dove venne nuovamente arrestato. In questo periodo assunse l’identità di Antoine Gimenez e la polizia fascista perse le sue tracce. Iscritto alla CNT, s’arruolò nella Colonna Durruti e poi nella Colonna Internazionale a Pina d’Ebro. Combatté a Sietamo, Farlete, Perdiguera. Conobbe Antonia Mateo-Clavel, che divenne la sua compagna, e la figlia di lei Pilar. Smobilitato nel 1938, rientrò in Francia internato nel campo di Argelès sur Mer, schedato come Gimene Antonio; qui aderì al gruppo di miliziani anarchici italiani “Libertà o Morte” (con lui, tra gli altri, Calderara, Nannaro Gramsci, Filippo Colombo e Giuseppe Borgo), che organizzava l’autodifesa collettiva contro malnutrizione, ostilità degli stalinisti, cattive condizioni, maltrattamenti. Negli anni della Seconda guerra venne integrato nelle Compagnies de Travailleurs Étrangers, e partecipò ad azioni di sabotaggio.

Dopo la guerra lavorò come falegname, non aderendo a nessun gruppo. Negli anni Settanta scrisse le sue memorie e si riavvicinò al movimento libertario, frequentando la Fédération Anarchiste di Marsiglia.

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