BRUZZI, Pietro

(Maleo, 1888 – San Vittore Olona, 1945), operaio

Anarchico individualista, fu redattore nel 1909 del giornale «La protesta umana». Emigrò in Francia, Stati Uniti, Svizzera. Condannato a morte in contumacia per diserzione, dopo la guerra tornò in Italia grazie all’amnistia stabilendosi a Greco Milanese. Redattore de «L’Individualista», giornale nato in polemica con gli anarchici finiti nel “rivoluzionarismo di moda” (riferimento a Molaschi) e in contrapposizione agli anarchici che guardavano con simpatia al neonato PCdI, venne coinvolto nelle indagini per la strage del Diana (23 marzo 1921) Sospettato – a torto – di essere l’autore materiale, si rese latitante. Riparò in Francia stabilendosi a Courbevoie. Nel 1927 venne arrestato: curiosa coincidenza, lavorava nell’officina di Angelo Damonti la cui compagna, Adele Bernazzoli, era una confidente della polizia. Scontata la pena, nel 1931 raggiunse Barcellona, dove venne arrestato due anni dopo. Tradotto in Italia, venne condannato a cinque anni di confino (Ponza). Partecipò alla Resistenza, pubblicando il giornale clandestino «L’adunata dei libertari».

Nell’autunno del 1944 venne arrestato col garibaldino Leopoldo Bozzi da militi dell’VIII Brigata Nera “Aldo Resega”. Entrambi vennero torturati a Corsico, reclusi a Legnano e fucilati per rappresaglia dalle SS a San Vittore Olona il 19 febbraio 1945.

Dopo la morte di Pietro Bruzzi le “Brigate Malatesta” cambiarono il nome in “Brigate Bruzzi-Malatesta”.

 

FONTI: M. Canali, Le spie del regime, Il Mulino, 2004; A. Senta, L’altra rivoluzione. tre percorsi di storia dell’anarchismo, BraDypUS, 2016; V. Mantovani, Anarchici alla sbarra. La strage del Diana tra primo dopoguerra e fascismo, Il Saggiatore, 2007; foto del luogo dell’eccidio: Archivio PM.

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