Volantino per corteo di Sabato a Milano

volantino Milano

CONTRO IL TERRORISMO DI STATO LOTTA OPERAIA!

Lunedì 11 giugno, a Basiano, si è consumato un vero e proprio attacco terroristico di Stato contro le lotte operaie. Lavoratori immigrati della cooperativa Alma, che lavora per “Il Gigante”, vistisi messi in strada per far posto ad un’altra cooperativa subentrante, “la Bergamasca”, che paga la metà la mano d’opera, si sono messi davanti ai cancelli del loro posto di lavoro, per impedire che un pullman carico di crumiri entrasse al loro posto. La risposta che hanno avuto dallo Stato “democratico” e dal governo del professor Monti, sostenuto da tutto il marciume parlamentare, sono state botte selvagge da parte dei carabinieri in tenuta antisommossa; i quali si sono accaniti pure sui feriti, e hanno sparato lacrimogeni ad altezza d’uomo…

Ventisei lavoratori feriti, venti arrestati, perdita del posto di lavoro.

Questi sono i primi effetti della “riforma” Fornero e della linea di “sviluppo” da tutti auspicata per “uscire dalla crisi”! Questa è la linea che il governo sta inaugurando in questo paese per “prevenire” ogni lotta che possa mettere in discussione la logica del profitto a tutti i costi.

Quella logica per cui il professor Monti va a farsi premiare in Europa, e che sbandiera come “successo” del suo governo nell’opera di “risanamento”.

Anche se tutto ciò non impedirà che nuove, imminenti e pesanti misure di licenziamento travolgano milioni di lavoratori di ogni settore e condizione, in nome magari del “mantenimento dell’euro”…

I lavoratori di Basiano, come tutti gli altri loro compagni impegnati in lotte furibonde nelle logistiche per non farsi sopraffare e schiavizzare, stavano solo riaffermando i diritti elementari che questa repubblica “fondata sul lavoro” dice di difendere: il diritto di sciopero, il diritto al sostentamento, il diritto a non essere usati e gettati a piacimento di qualche padrone mafioso altolocato, che ingrassa ai danni dei proletari.

La risposta che hanno avuto è stata il terrorismo di Stato; nella completa indifferenza di molti “democratici”, che quando sono in ballo le lotte operaie si girano dall’altra parte! Non si può far finta di nulla. Non si può ritenere quanto è successo un singolo episodio. Basiano segna una tappa verso una repressione sempre più feroce dei conflitti di lavoro, verso chi non ci sta a farsi piegare dalla ferrea logica del profitto e della crisi.

E’ sempre più all’ordine del giorno una lotta operaia, di tutti gli operai, generalizzata, che conquisti condizioni di vita e di lavoro degne. Da qui può ripartire anche la messa in discussione dell’ordine sociale capitalistico, vera causa di tutta questa devastazione sociale ed umana.

All’escalation ella repressione rispondiamo non ripiegando, ma portando la lotta in ogni luogo di lavoro. Coordinare ed estendere le lotte già in essere che i coraggiosi lavoratori migranti stanno conducendo in molte parti d’Italia!

Collegarle con le lotte di resistenza di molti operai italiani e degli altri lavoratori!

NON FERMIAMOCI !!!

Comunisti per l’Organizzazione di Classe – Combat

 

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