Lo scorso 4 gennaio i compagni di Viterbo hanno dato vita ad un’iniziativa per richiamare l’attenzione contro un tema che se non avesse risvolti tragici (vedi insorgenze di malattie dovute alla quantità di arsenico presente nell’acqua di fatto impotabile) apparirebbe come l’ennesima beffa ai danni di chi già colpito duramente dalla crisi si vede costretto a pagare una bolletta per un acqua impotabile. L’iniziativa che ha riscosso un certo clamore nel viterbese si propone come primo obbiettivo quello di organizzare un’assemblea pubblica per proporre il boicotaggio della suddetta bolletta l’unica pratica concreta in grado di far rivalere le ragioni dei tanti contro le ragioni di quei pochi che mettono le ragioni del profitto dinanzi a tutto.