Wall Street: una nuova guerra irachena

Asia Times      081010  Wall Street: una nuova guerra irachena Pepe Escobar ●    Negli USA non si è avuto alcun dibattito nazionale sul piano di salvataggio finanziario, perché nella loro carriera politica i parlamentari che l’hanno approvato avevano ricevuto un 41% di denaro dal settore finanziario di quelli che l’hanno bocciato (Center for Responsive Politics). – Finanza, assicurazioni e immobiliare sono stati in ogni elezione i maggiori contributori della politica federale, con

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Si salvi chi può

Crisi finanziaria, Germania, Usa, Francia Gfp     081009 Si salvi chi può ●    La crisi acuisce le tensioni tra le potenze europee (dopo il tentativo franco-olandese di coordinare a livello europeo gli interventi di sostegno, respinto da Berlino); le tensioni franco-tedesche potrebbero trasformarsi in uno scontro per l’egemonia. o   Già nell’agosto 2007 il presidente francese Sarkozy aveva invano chiesto alla Merkel (allora presidente del G8, di avviare interventi comuni contro la

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Guerra delle parole/ La prossima guerra

Gfp     081002 Guerra delle parole – Prima della discussione parlamentare sull’ampliamento della missione militare in Afghanistan, il governo tedesco ha cercato di far tacere l’opposizione accusandola di aiutare chi aiuta i talebani; – contemporaneamente sono in atto campagne di opinione per dimostrare che la popolazione afghana è soddisfatta dell’opera di ricostruzione dei tedeschi, ma anche della lotta condotta da essi contro il terrorismo; – nel 2004 la Germania si impegnò con la Nato

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Svolta epocale

Gfp     081001 Svolta epocale ●    La lotta per l’influenza tra gli USA e le altre grandi potenze presuppone che possa essere evitata una crisi globale, assunzione problematica di fronte ai recenti sviluppi anche in Europa. ●    Prime difficoltà anche per l’industria dell’export tedesca, per lo meno quella orientata verso gli USA: non è da escludere che gli USA introducano una politica di isolamento, come dopo la crisi del 1929, con

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Balzi di quotazione

Gfp     080929 Balzi di quotazione ●    Fraseologia pseudo-marxista (capitalismo senza regole, avidità dei manager bancari) unita a toni nazionalistici del governo tedesco (ministro Finanze SPD, Steinbrück) per imputare la crisi finanziaria agli USA, che avrebbero parato la crisi mondiale a spese dei loro concorrenti. o   I banchieri tedeschi hanno chiesto al ministro delle Finanze che il pacchetto di aiuti al settore finanze del governo americano non serva a sgravare solo

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Rafforzato

Gfp     080922 Rafforzato ●    I gruppi bancari ed assicurativi tedeschi stanno lottando per conquistarsi una quota del fondo di emergenza del governo USA, ●    La pressione politica tedesca a favore di Deutsche Bank e di altri istituti tedeschi ha ottenuto il consenso americano a che possano partecipare al fondo di emergenza USA anche gli istituti esteri che abbiano filiali negli USA: o   $700 MD (o forse 1000 MD, secondo gli

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Ri-regionalizzazione

Gfp     080919 Ri-regionalizzazione Tesi: ●    La finanza occidentale è vicina al fallimento nonostante l’iniezione di almeno $180 MD; che non fa altro che dilatare temporalmente l’implosione. ●    Il crollo della finanza USA potrebbe avviare una ri-regionalizzazione della finanza internazionale, o   prospettiva sostenuta da organizzazione nazionalistiche tedesche come la NPD (che sta aumentando la propria influenza nelle regioni tedesche più povere e prive di prospettive dell’Est), che chiedono l’autarchia economica, come

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I vincitori della crisi

Gfp     080918 I vincitori della crisi ●    La crisi dei mercati finanziari USA acuisce le contraddizioni tra i gruppi economici tedeschi più legati all’Est e quelli più legati all’Occidente, o   – anche se fino ad ora gli accordi russo-tedeschi su materie prime ed armamenti non hanno un peso paragonabile a quello dei legami economici transatlantici – ●    con il rafforzamento del peso dei settori di investimento legati al continente europeo,

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Sull’orlo del precipizio

Gfp     080827 Sull’orlo del precipizio Tesi: ●    Falliti i tentativi tedeschi delle scorse settimane di evitare un’escalation del conflitto nel Caucaso, per trarre il massimo vantaggio da una posizione di equidistanza tra Mosca e Washington, ●    la Cancelliera Merkel ha respinto come “assolutamente non accettabile” il riconoscimento di Mosca della secessione di Sud Ossezia ed Abkhazia; la UE intera dovrebbe esprimersi in tal senso. ●    La NATO torna a compattarsi,

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Crisi russo-americana; Georgia: successo tattico, ma conseguenze strategiche

Le Monde       080816 Malgrado il cessate il fuoco, i russi contano di rimanere in Georgia ●    L’accordo sul cessate il fuoco in Georgia – proposto dal francese Sarkozy e sottoscritto dai russi – prevede il mantenimento delle “forze di pace russe” in Sud Ossezia, con il diritto di prendere persino “misure aggiuntive di sicurezza” nel perimetro di 10 km. all’interno del territorio georgiano (secondo il giornale russo Kommersant). o   Il

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