Berlino non vede alcuna nuova dissonanza con gli Usa sull’Iran

Die Welt 05-01-20 Sia il ministero degli Esteri che la Cancelleria tedesca relativizzano le dichiarazioni del presidente americano Bush che non esclude un intervento militare contro l’Iran, un «atteggiamento non nuovo» da parte degli Usa . L’indiretta minaccia americana non viene intesa come un modo per far naufragare gli sforzi britannico-franco-tedeschi per una soluzione diplomatica della questione nucleare. Fischer ha ripetutamente ribadito che non una missione militare non è una

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Programma atomico – Gli europei mettono in guardia Bush da un conflitto con l’Iran

Faz 05-01-19 L’Iran ha messo in dubbio il rapporto del giornale americano New Yorker per cui da mesi commando segreti starebbero spiando possibili obiettivi di attacco in impianti atomici e chimici: «Non è così facile per i commando americani venire in Iran a spiare». In un’intervista televisiva, Bush non ha escluso una spedizione militare contro l’Iran se non dovesse cooperare nella disputa sul suo programma atomico; la Rice ha marchiato

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Washington sta programmando un attacco preventivo contro l’Iran?

Iran – Usa – Israele – M.O. Die Welt 05-01-18 Hersh, del New Yorker, name=”_ftnref1″> [1] facendo riferimento a un consigliere prossimo al Pentagono, riporta che unità speciali americane segrete americane starebbero cercando di individuare in Iran possibili obiettivi da distruggere con lanci di bombe: 26 impianti chimici e nucleari e basi missilistiche in Iran. Bush avrebbe espressamente approvato missioni di commando americane in dieci paesi, condotte soprattutto dal Pentagono,

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SUPER PARTES FINO ALL’ETNOCIDIO

Thorsten Krauel Pesanti le accuse: i programmi Onu in Irak hanno rappresentato fonti di finanziamento per Saddam; i ma acri in Ruanda a Kosovo erano evitabili. All’inizio del dicembre scorso 20 parlamentari della Camera dei rappresentanti Usa hanno sottoscritto una risoluzione che chiede la revoca del mandato di Kofi Annan da segretario generale Onu , prima della sua scadenza naturale alla fine 2006. Altri 77 parlamentari avevano minacciano di diminuire

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La dittatura del debito – La World Bank e Haiti/La responsabilità dell’Unione Europea nella destabilizzazione di Haiti

Haiti, catastrofi naturali CounterPunch        050114 La dittatura del debito – La World Bank e Haiti Yves Engler – La Banca Mondiale ha di recente annunciato la concessione di 73 milioni di $ in contanti al governo haitiano di Gerard Latortue, insediato da parte di potenze straniere dopo che il Presidente (regolarmente eletto) Jean Bertrand Aristide fu costretto a lasciare l’incarico. o   Haiti deve comunque pagare 52 milioni di $ di arretrati

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Washington studia una via d’uscita dall’Iraq – Ennio Caretto

Pressata da chi vuole l’uscita dall’IRAQ, l’amministrazione USA valuta il ritiro su eventuale richiesta del governo iracheno stesso Secondo il New York Times, nell’amministrazione USA si inizia a discutere una “exit strategy” dall’IRAQ sul modello del ritiro dalle FILIPPINE negli anni ’80, avvenuto su richiesta del governo locale. Negli USA crescono i pareri favorevoli a lasciare alle forze irachene il controllo del territorio. Per il ritiro dall’IRAQ (che non sarebbe

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E Bush sogna il New deal delle pensioni. Private – Massimo Gaggi

La riforma delle pensioni di BUSH prevede più spazio ai fondi privati, taglio delle prestazioni e introduzione del sistema contributivo. BUSH investe 40mln $ per propagandare la sua riforma delle pensioni La riforma prevede una drastica riduzione della quota pubblica della previdenza a favore dei fondi privati e di istituire il calcolo contributivo della pensione pubblica, che negli USA significherebbe un drastico calo delle prestazioni. L’obiettivo è di fare fronte

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”Opzione Salvador” per il Pentagono caccia ai ribelli con le squadre speciali

REPUBBLICA LUN 10/1/2005 MICHAEL HIRSH JOHN BARRY (Ha collaborato Mark Hosenball. Copyright Newsweek-la Repubblica. Traduzione di Anna Bissanti) Per combattere i ribelli, il Pentagono sta valutando di inviare squadre speciali per addestrare le forze irachene a dare la caccia a ribelli e simpatizzanti, come in SALVADOR negli anni ’80 Come risolvere l´aggravarsi della caotica situazione in Iraq? L´ultimo approccio del Pentagono si chiama “Opzione Salvador” e il fatto stesso che

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Una missione di lungo respiro

Germania e Unione Europea competono nel Sud-Est Asia con gli Usa, mentre Giappone e Cina si contendono il ruolo di potenza regionale egemone. In cambio degli aiuti finanziari ai paesi toccati dalla catastrofe del maremoto, Berlino chiede ai loro governi di rinunciare ai suoi diritti di sovranità e di trasferire il controllo sulla ricostruzione ai finanziatori. Il Comitato Asia-Pacifico dell’economia tedesca, di cui è presidente Heinrich von Pierer, si offre

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«Voto in Iraq, non garantiamo la sicurezza» – Renzo Cianfanelli

In 4 delle 18 province irachene non si può garantire un voto sicuroIl tenente generale METZ: in almeno 4 delle 18 province irachene (dove vive quasi 1/3 della popolazione) “non esistono le condizioni” per un voto sicuro alle prossime elezioni; ma la guerriglia sarebbe in difficoltà dopo la perdita di Falluja e gli attentati contro gli USA si sono ridotti a 70 al giorno. Il Pentagono manda a Bagdad l’ex-generale

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