“La nuova bozza di accordo tra Stati Uniti e Ucraina è terribile”

Poiché nulla di chiaro, e tanto meno di ufficiale, arriva sui colloqui tra l’amministrazione Trump e Zelensky (cosa più che comprensibile trattandosi di una rapina a mano armata), riprendiamo qui la pre-valutazione che ne fa il deputato della Rada ucraina Zheleznyak, già in altra occasione critico nei confronti del governo per la sua indifferenza alle necessità della spesa sociale. Ciò che egli sostiene è, quanto meno, verosimile. E conferma in

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I mostruosi costi della guerra (II)

Con la messa in rete di questa nuova immagine continuiamo a fornire degli strumenti di agitazione utili a contrastare – a livello di massa – la martellante propaganda di guerra che in Italia, come in tutta l’Europa occidentale, è partita con l’intero apparato dei mass media di regime mobilitato allo spasimo. Il ministro Crosetto, ad esempio, da azionista e dirigente dell’industria bellica qual è, già sta vendendo al pubblico la

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Produrre di più per devastare e massacrare di più

Sulla necessità, razionalità e addirittura moralità del riarmo europeo, e non solo, vengono ogni giorno elaborati teoremi da propinare alla gente per ingannarla. Il riarmo viene presentato come necessario alla difesa dei valori occidentali, cristiani del continente contro il despota Putin (che crede anch’egli ai valori cristiani tradizionali, e ne fa continuamente mostra); come indispensabile per la difesa della debole e aggredita Ucraina contro il potente aggressore russo[1] (questo detto

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15 marzo: come sempre, la guerra divide. Senza scampo.

In questi giorni in cui si sta dibattendo attorno alla manifestazione del 15 marzo, ci è venuto in mente che questa è la seconda volta che un quotidiano della famiglia Agnelli/Elkan arriva a convocare una manifestazione di massa. La prima volta fu nell’ottobre 1980, con la convocazione della “marcia dei 40.000” dipendenti della Fiat, quadri, capi, capetti, crumiri. Dalle pagine del giornale “La Stampa” fu lanciato l’appello a tornare al

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Mobilitiamoci contro il riarmo, la guerra, il governo Meloni e le finte opposizioni del Pd e della “sinistra” – Tir / Iskra / Movimento 7 novembre (Italiano – English)

Questo è il testo del volantino della TIR, Iskra e Movimento 7 novembre, che è stato distribuito giovedì mattina alla Fincantieri di Marghera, e sarà distribuito oggi [15 marzo] a Milano, Napoli, Genova e in altre città in cui ci saranno iniziative contro il riarmo e la guerra, di denuncia della UE e del governo Meloni, ma anche delle finte opposizioni che scendono in campo a Roma per l’UE e

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La loca y criminal carrera armamentista de la Unión Europea – da “Prensa obrera”

Riprendiamo qui la traduzione che “Prensa obrera” (giornale on line del Partido Obrero – Argentina) ha fatto della presa di posizione di alcuni giorni fa della Tendenza internazionalista rivoluzionaria contro la folle e criminale corsa al riarmo dell’Unione europea. El siguiente documento, elaborado por la Tendencia Internacionalista Revolucionaria (TIR) de Italia, fue publicado originalmente en italiano en el portal Il Pungolorosso el 6 de marzo. La cumbre europea de Londres del domingo

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La folle e criminale corsa al riarmo dell’Unione Europea – Tendenza internazionalista rivoluzionaria

Il vertice europeo di Londra di domenica 2 marzo, al quale hanno partecipato sedici paesi (tra cui Canada e Turchia), si è chiuso senza un documento condiviso. L’U.E. è spiazzata e ulteriormente divisa dopo l’iniziativa di Trump sulla guerra in Ucraina; in particolare dopo i pesci in faccia gettati addosso a Zelensky da Trump e Vance, alla Casa Bianca, venerdì 28 febbraio. Tutto è rimandato all’appuntamento di oggi, 6 marzo,

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Basta illusioni, e deleghe: la tendenza ad una nuova guerra globale è una realtà – Giulia Luzzi

L’atmosfera che ci circonda proveniente dallo scenario della feroce contesa internazionale tra le varie potenze capitaliste è pregna dei fumi dei vari focolai di guerra, e si addensa ogni giorno con nuovi ancora più funesti presagi. Vedi l’accelerazione impressa da Trump per cercare di “chiudere” le due maggiori guerre in corso, in Ucraina e a Gaza, al fine di concentrarsi sulla preparazione a tutto campo della Terza guerra mondiale –

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Sulla crisi dei rapporti tra Stati Uniti e Unione europea

Ad appena un mese dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca, i rapporti fra USA e Unione Europea sono scossi dalle fondamenta. Il tabù del “disaccoppiamento” politico, diplomatico e potenzialmente militare fra le due sponde dell’Atlantico è infranto. Ieri l’altro, alla prima riunione della sua amministrazione, Trump ha annunciato dazi del 25% sulle auto europee ed altro ancora, motivando la decisione con l”affermazione: l’UE è stata creata “per fregarci”. E siamo

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