Niente di più vomitevole della recita di stato intorno ai morti sul lavoro. Non sai se spaccare la tv alla vista dell’affarista inanellata che fa la ministra del lavoro (!) o della gelida eloquenza robotica da deep state del presidente della repubblica. Una repubblica fondata, oggi come ieri, sul più impudente sfruttamento del lavoro autoctono e immigrato, e che ha voce in capitolo nell’economia e nella politica internazionale, solo ed esclusivamente per
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