Lybia bombardata, campo di battaglia per gli appetiti delle borghesie arabe

Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno bombardato le milizie islamiche in Libia, col supporto logistico dell’Egitto. Lo afferma il Pentagono. Gli interessati smentiscono. Per i commentatori specializzati i raid non sono stati altro che un episodio del lungo e meticoloso braccio di ferro che stanno conducendo Qatar da una parte, Emirati e Sauditi dall’altra. Con il tacito appoggio della Turchia l’uno, il fattivo appoggio dell’Egitto gli altri. Il caos libico

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Rivolta sociale a Ferguson

Il 9 agosto la polizia uccide a Ferguson (una cittadina di circa 20.000 abitanti situata nella cintura operaia di St. Louis, nel Missouri) un giovane studente afroamericano disarmato, Michael Brown. Già dalle prime notizie trapelate la versione dei fatti fornita dalla polizia si rivela lacunosa. La polizia sostiene, infatti, che il ragazzo, fermato da degli agenti, avesse assalito uno dei poliziotti, ma diversi testimoni affermano che la realtà era diversa

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Sugli ultimi avvenimenti a Mossoul e nelle altre città dell’Irak

Mentre in Irak le potenze regionali e globali giocano la loro partita sulla pelle della popolazione locale, c’è chi oppone alla guerra civile settaria l’unione di tutti i lavoratori al di là di ogni etnia e di ogni credo religioso. Pubblichiamo qui un comunicato della Federazione dei Consigli e dei sindacati dei lavoratori in Iraq. Mosul e altre città in Iraq stanno vivendo cambiamenti drammatici e pericolosi. I media, in

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La lunga guerra russo-ucraina del gas fra Russia e il coinvolgimento europeo

Un articolo di Limes relativo al 2011 stimava che le fonti di energia dell’Ucraina si ripartivano in 38% di gas, 32% carbone, 18% nucleare, 10% petrolio, 2% altro (solare, etc.). Da almeno un ventennio i governi ucraini hanno messo a punto progetti di diversificazione delle fonti e di riduzione dei consumi, e quindi di riduzione dalle forniture russe (40 miliardi di metri cubi l’anno nel 2011). I consumi sono calati

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[Lecco] Mercoledì 26 febbraio – IWW la straordinaria avventura dei wobblies

All’inizio del ‘900 negli Stati Uniti un esercito di straccioni, vagabondi, disertori, ladri di polli, precari, senzatetto va all’attacco del capitalismo più forte con l’obiettivo di riscattare la classe operaia. In senso canzonatorio vengono chiamati wobblies, e loro per tutta risposta quel nome se lo affibbiano addosso. In Germania, nel primo dopoguerra, i lavoratori lottano sul terreno rivoluzionario per conquistare “tutto il potere ai Consigli Operai”. Verranno sconfitti solo dalla

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[Tradate] Venerdì 19 aprile – presentazione libro “La rivoluzione dal basso”

All’inizio del ‘900 negli Stati Uniti un esercito di straccioni, vagabondi,disertori, ladri di polli, precari, senzatetto va all’attacco del capitalismo più forte con l’obiettivo di riscattare la classe operaia. In senso canzonatorio vengono chiamati wobblies, e loro per tutta risposta quel nome se lo affibbiano addosso. In Germania, nel primo dopoguerra, i lavoratori lottano sul terreno rivoluzionario per conquistare “tutto il potere ai Consigli Operai”. Verranno sconfitti solo dalla reazione

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Ineguaglianza e internazionalismo

È universalmente riconosciuto che negli ultimi 30 anni è cresciuta in tutto il mondo l’ineguaglianza sociale. In parole semplici: i ricchi sono diventati più ricchi, i poveri più poveri. In questo articolo, oltre a dare una descrizione del fenomeno con dati tratti da diverse fonti, vogliamo fornirne una chiave interpretativa per trarne delle indicazioni politiche. Gran parte degli studi e dei pronunciamenti politici rilevano l’aumento dell’ineguaglianza dei redditi e dei

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[USA] La patria del carcere

Gli Stati Uniti, lo Stato che più publicizza sè stesso come esempio di libertà e democrazia ha consolidato oramai da tempo un primato tutto a stelle e strisce. Qui si imprigionano più persone che in qualsiasi altro Paese del mondo. Le persone residenti negli Stati Uniti rappresentano solo il 5% della popolazione mondiale: di queste, 2,4 milioni “vivono” nelle carceri degli Stati Uniti, ossia il 25% dei prigionieri di tutto

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[Messico] Il 2 Ottobre ‘no se olvida ni se perdona’

Nell’estate del 1968, il Messico stava vivendo la nascita di un nuovo movimento studentesco. Ma questo movimento fu di breve durata. Il 2 ottobre 1968, 10 giorni prima dell’apertura delle Olimpiadi estive a Città del Messico, agenti di polizia e truppe militari spararano su una folla di studenti disarmati. Migliaia di manifestanti fuggirono in preda al panico dai carri armati schierati in Plaza de las Tres Culturas a Tlatelolco. Fonti

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M.Basso – Il boomerang

L’esplosione di rabbia delle folle musulmane ha cause molto lontane. Da troppo tempo la politica degli Stati Uniti ha seminato il disordine, praticando il ‘divide et impera’ a scala sia intercontinentale sia locale, mettendo sciiti contro sunniti, favorendo i settori più integralisti contro i governi laici. A ciò si sono aggiunti i bombardamenti e gli omicidi mirati. Sta avvenendo qualcosa di simile al fenomeno della stanchezza dei metalli: un oggetto,

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