Quanto “storico” è l’accordo di Vienna sul nucleare iraniano?

L’accordo sul nucleare iraniano firmato a Vienna, dopo mesi di trattative, prima segrete e poi dal febbraio 2013 pubbliche, viene da lontano. Sembra modificare radicalmente la politica estera Usa, quasi quanto la strategia del ping pong nei confronti della Cina all’epoca di Nixon. Da subito si è aperta la partita delle valutazioni Scontata la diretta condanna di Israele, la velata ostilità saudita, la soddisfazione europea. Non manca chi considera l’accordo

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Usa – La borghesia americana, senza distinzione di razza, fa reprimere le rivolte sociali a difesa del proprio predominio di classe

Migliaia di lavoratori e studenti hanno manifestato mercoledì 28 aprile a Baltimora, Maryland, sfidando il potente apparato di repressione statale messo in campo. La protesta si è subito diffusa per solidarietà ad altri centri, tra cui New York, Boston, Denver, Houston, Milwaukee, Minneapolis e Washington DC. La rabbia della popolazione è stata scatenata dall’assassinio del giovane 25enne nero Freddie Gray per opera della polizia, ma le sue cause profonde sono

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Yemen: guerra per procura le fra potenze del Golfo

Il 21 aprile l’Arabia saudita ha annunciato la fine dell’operazione militare in Yemen; il giorno dopo ha bombardato la seconda città industriale del paese Ta’ziz. In realtà sotto un nuovo titolo (operazioni antiterrorismo) la guerra continua con gli attacchi esterni e la guerra interna di tutti contro tutti. Non è escluso che i Sauditi deleghino le operazioni “sporche” sul terreno a soldati egiziani o pachistani. Lo Yemen potrebbe aggiungersi ad

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Imperialismo italiano, fazioni libiche e assi internazionali

Da circa quattro anni le fazioni armate della Libia si scontrano. I servizi segreti italiani ne hanno censiti 200; al di là della connotazione tribale, ideologica o religiosa cuore del conflitto tra tribù e brigate è nell’accaparrarsi il patrimonio miliardario di Gheddafi e il business di petrolio e gas; per finanziarsi cercano di prendere il controllo di un pozzo petrolifero e di vendere più o meno legalmente il petrolio, oppure

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Sempre più feroci gli scontri in Ucraina dell’est

In Ucraina la battaglia infuria ancora. Nelle settimane scorse si è combattuto per il controllo dell’aeroporto di Donetsk, chiuso da maggio 2014, ma considerato strategico per l’evoluzione del conflitto e anche elemento di peso nelle trattative che avrebbero dovuto riprendere il 16 gennaio ad Astana in Kazakhistan. Il vertice previsto ad Astana non c’è stato a causa del fallimentare del vertice preparatorio tenuto a Berlino (12 gennaio) fra Russia, Ucraina,

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Come Obama cavalca il prezzo del petrolio per recuperare Cuba al business Usa

Il significativo indebolimento economico del Venezuela, legato alla diminuzione del prezzo del petrolio ha reso possibile l’annuncio ufficiale sulla ripresa dei rapporti fra Usa e Cuba. Ma la svolta è stata preparata nel tempo da entrambe le parti. Da ultimo in ottobre il segretario di Stato Kerry ha ringraziato ufficialmente Cuba per il suo aiuto nella lotta contro Ebola. La spaccatura fra Cuba e Usa risale al 1959, quando Fidel

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La caduta del prezzo del petrolio nella guerra di spartizione della rendita

La caduta del prezzo del petrolio, con un dimezzamento da oltre 110 a meno di 60 $ al barile mentre scriviamo, inverte un ciclo di alti prezzi iniziato con il nuovo secolo, che faceva seguito a un ciclo discendente iniziato con il controshock petrolifero del 1979 seguito al primo shock del quadruplicamento del 1973-74. Nella figura: prezzi a dollari costanti del 2010 per barile Le cause di fondo risiedono nelle

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Israele, il quadrilatero militare e il nuovo affollamento nel Mediterraneo Orientale

Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile. Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti

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La battaglia di Kobane svela gli interessi in gioco di medie e grandi potenze

Profughi curdi fuggiti da Kobane e in attesa al confine con la Turchia Lo scontro di interessi tra le potenze regionali e tra le potenze imperialiste globali in Medio Oriente è emerso con brutale chiarezza in occasione del violento attacco, in corso da tre settimane, sferrato dalle forze dei guerriglieri dello Stato Islamico (IS) nel Nord Siria, al confine con la Turchia, dove la maggior parte degli oltre 350 villaggi

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USA: continua lo sciopero nei fast-food

Negli Stati Uniti prosegue lo sciopero dei lavoratori dei fast-food. Il loro obiettivo resta l’innalzamento della paga oraria minima da 7,25 a 15 dollari. Nella lotta, gli scioperanti picchettano gli ingressi dei fast-food, impedendo l’accesso a clienti e crumiri. Nella giornata di martedì 2 settembre circa 500 di loro sono stati arrestati in 3 dozzine di città statunitensi. Oltre alle paghe miserrime, molti lavoratori denunciano ammanchi negli stipendi e l’ostruzionismo

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