USA – Riaprire l’economia ci manderà all’inferno

Presentiamo la traduzione dal sito di Labor Notes di un articolo di Mike Davis che denuncia la colpevole impreparazione del sistema sanitario americano ad affrontare la pandemia da coronavirus e l’incoscienza delle manifestazioni tenute da ambienti di destra per far riaprire immediatamente tutte le attività economiche. Notevoli i paralleli con l’Italia e altri paesi europei: la gestione capitalistica della sanità, le pressioni delle imprese per ripartire senza vere garanzie anti-contagio

Continua a leggere

Opponiamoci alla guerra Stati Uniti-Iran portando solidarietà alle rivolte nella regione Medio Oriente – Nordafrica

Pubblichiamo, condividendolo, la traduzione di un comunicato della Alliance of Middle Eastern and North African Socialists sulla situazione mediorientale dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds e di Abu Mahdi al-Mauhandis, comandante/fondatore della milizia irachena Kataib Hezbollah. 3 gennaio 2020 L’aspetto più preoccupante di questi sviluppi è che potrebbero portare a conseguenze catastrofiche e a una guerra su vasta scala. E questo, a sua volta, oscurerebbe

Continua a leggere

Patio trasero

La manchette on line della rivista messicana «Proceso» spiega meglio di un trattato la situazione e l’aria che tira in Messico dopo l’umiliante accordo imposto da Trump al proprio patio trasero, che si potrebbe tradurre in “cortile” o “giardino dietro casa”: “Ora sì, come molti temevano e alcuni presagivano, il Messico diventa il cortile degli Stati Uniti. Il luogo in cui lavare gli abiti sporchi, gettare gli stracci, buttare la

Continua a leggere

La Bestia e le Aranceles

La frontiera tra USA e Messico è sempre più terreno di scontro tra i due paesi. I numeri altissimi e inediti di migranti che cercano di passare il confine, hanno portato nel 2018 alla formazione di numerose carovane composte da centroamericani (in particolare dal cosiddetto Triángulo Norte Honduras – Guatemala – El Salvador), cubani e africani che attraversano il Messico per raggiungere il Nord America. Al presidente messicano Andrés Manuel

Continua a leggere

Venezuela: contro Maduro e contro Guaidò, opposizione proletaria

I lavoratori e i proletari venezuelani, che con il Caracazo del 1989 avevano protestato nelle strade contro la propria miseria e la ricchezza dei borghesi, repressi a migliaia nel sangue, riposero speranze nel giovane militare Hugo Chavez, che prometteva una società più giusta. Chavez tuttavia, quali che fossero i suoi propositi, non volendo mobilitare le masse contro la borghesia e contro gli stessi alti gradi militari, difensori dell’ordine borghese, non

Continua a leggere

Tramonta il sole sulla Rojava

Con l’annunciato ritiro delle truppe americane dalla Siria giunge a un epilogo la breve storia dell’indipendenza dei curdi di Siria. I curdi di Siria, già considerati dei paria in gran parte privi di cittadinanza sotto Assad, avevano acquisito una relativa autonomia quando, all’inizio della guerra civile siriana, il regime aveva ritirato le truppe per schierarle contro le varie armate “ribelli”. Assad contava sul fatto che altri (la Turchia) avrebbero impedito

Continua a leggere

Al governo Trump è mancata l’amniocentesi

Viene da dirlo davanti al primo round di dimissioni e mancate nomine, da Flynn a Puzder a Harward. Sotto i colpi dei democratici, supportati da giudici, FBI e CIA, grazie a una campagna di stampa bipartisan capillare (da Washington Post a New York Times, da Business Week ad Huffington Post), ma anche a manifestazioni di piazza e a gole profonde nelle stesse file repubblicane, Trump per ora più che il

Continua a leggere

Il giro di walzer di Trump con Wall Street non è che un antipasto

Se i primi regali di Trump alla finanza (maggiore deregulation a compensare le preoccupazioni per i segnali protezionisti) conferma l’analisi di “governo dei milionari e dei miliardari”, la polemica orchestrata dai democratici tende a mistificare l’ambiguo atteggiamento del governo Obama nei confronti di Wall Street. Le solidali preoccupazioni espresse nei confronti dei “risparmiatori minacciati” coprono ipocritamente il fatto che le famiglie dei lavoratori sono state taglieggiate anche negli ultimi otto

Continua a leggere

STATI UNITI – UN’ECONOMIA IN RIPRESA, CHE RISCHIA DI RALLENTARE SENZA LA FORZA LAVORO IMMIGRATA

La questione dell’immigrazione dal Messico è stata un punto caldo della campagna presidenziale americana: il neo-presidente eletto Donald Trump ha promesso di deportare “almeno 11 milioni” di immigrati illegali, che competono direttamente nel mercato del lavoro con i lavoratori americani più vulnerabili, sottraendo al sistema più di quanto rendono. Questa la tesi di Trump. (In seguito Trump ha ammorbidito la sua posizione limitandosi a parlare di deportazione dei criminali immigrati

Continua a leggere

Elezioni USA: presidenziali shock

La vittoria di Trump è un’occasione per riflettere sulle prospettive di una politica rivoluzionaria in una metropoli capitalistica oggi. Unanime è l’interpretazione che si è trattato di un VOTO ANTI-ESTABLISHMENT degli strati profondi del proletariato, in primis bianco, che negli ultimi anni ha visto peggiorare le proprie condizioni e si sente sempre più minacciato dalla globalizzazione, man mano che il lavoro USA perde la briciole (e anche bocconi) che in

Continua a leggere