ALEPPO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Ad Aleppo, una delle più antiche città del mondo abitata ininterrottamente dall’antichità da una variegata popolazione composta da arabi, armeni, curdi, circassi e turchi, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, dal 2006 “Capitale culturale del mondo islamico”, è in atto una “totale catastrofe umanitaria”, come denuncia un portavoce dell’Osservatorio per diritti umani dell’Onu. Secondo l’Onu vi sarebbero 100.000 persone senza cibo e medicinali bloccate in un’area sempre più ristretta ancora sotto il

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Le tentazioni atlantiche del governo Renzi

La notizia dell’invio nel 2017 di 140 militari italiani in Lettonia, nell’ambito della spedizione Nato decisa in luglio nel vertice di Varsavia, ha suscitato una polemica abbastanza vivace fra il governo e chi ritiene questo atto una aperta provocazione nei confronti della Russia, foriera di ulteriori danni economici per l’Italia. A Varsavia si era deciso anche il prolungamento della spedizione in Afghanistan, con una nutrita presenza italiana, senza suscitare una

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Un’estate di sangue e di sbarchi

Nella ripresa sonnacchiosa del dopo vacanze, gli italiani hanno prestato un orecchio distratto agli entusiasmi post olimpici, all’emergenza immigrati, diventata normalità, e al pericolo terrorismo. Poi la doccia fredda del terremoto. Come al solito molti morti, non solo per “fatalità” ma anche per le “solite” speculazioni edilizie, una delle tante che hanno lasciato una scia di sangue per tutto il dopoguerra. Morti per “cause capitalistiche” qui; morti per le guerre

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Strage degli ospedali di Aleppo: la barbarie è di tutte le potenze

Lunedì 15 febbraio scorso un bombardamento aereo ha colpito una scuola e 5 strutture sanitarie ad Aleppo, distruggendo completamente un ospedale di Medici Senza Frontiere e facendo almeno 50 morti. Sulla paternità della strage si intrecciano le accuse reciproche: la Turchia accusa la Russia, che da tempo sta effettuando bombardamenti nella zona, il governo di Damasco punta il dito contro gli USA che a loro volta bombardano il territorio siriano

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I PROFUGHI, FOGLIA DI FICO PER LO SCONTRO TRA I PREDONI NATO E RUSSI

Mentre la situazione militare in Siria sembra volgere a favore del regime Assad – appoggiato dai bombardamenti russi e sul terreno dalle formazioni militari curde – Germania e Turchia, affiancati dal governo pseudo socialista di Tsipras,[1] hanno chiesto e ottenuto, con il pieno sostegno americano e della Commissione UE, il dispiegamento nell’Egeo delle forze Nato, per combattere “il traffico di esseri umani”. Se ne occuperà il “Gruppo navale 2” della

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DOPO LA BARBARIE DI PARIGI

Pubblichiamo la traduzione di un articolo della francese Initiative Communiste Ouvrière, collegata alla corrente del Comunismo Operaio di Iran e Iraq sugli attentati di Parigi, l’ISIS e la situazione mediorientale ************************** I barbari attacchi commessi da Daesh a Parigi e a Saint-Denis non possono che far inorridire chiunque abbia un minimo di umanità. Colpendo, un venerdì sera, uno stadio, dei bar e ristoranti e il Bataclan, l’obbiettivo dei terroristi era

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MANOVRE ARMATE E DIPLOMATICHE E AFFARI DEL CAPITALE IN MEDIO ORIENTE

In Siria ed Irak proseguono le operazioni militari che ognuno dei paesi della pseudo coalizione per la cosiddetta guerra contro IS conduce per i propri interessi. Ma, con l’intervento diretto prima della Turchia contro i curdi e soprattutto della Russia a difesa del regime siriano e in accordo con l’Iran, i rapporti di forza tra le potenze globali e regionali si vanno fortemente modificando e le relazioni divengono sempre più

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L’Italia in Iraq: da “Morire per Nassirya” a bombardare l’ISIS

Negli ultimi giorni lo scoop del Corriere della Sera, titolato “L’Italia bombarderà l’ISIS” rilancia l’ipotesi si una partecipazione “attiva” del contingente italiano in Iraq contro l’ISIS. Pinotti e Gentiloni smentiscono e ridimensionano (“è una ipotesi” “da valutare con gli alleati” se sarà il caso “il parlamento ovviamente sarà coinvolto”). Renzi cancella un viaggio in Libano, Pinotti incontra il segretario alla Difesa USA Ash Carter a Sigonella. E’ evidente che una

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Israele strizza l’occhio all’intervento russo in Siria

Sul terreno di Siria ed Iraq sono mandati al macello decine di migliaia di proletari spinti dalle appartenenze etniche e religiose, assoldati dai petrodollari del Golfo e dai dollari ed euro delle potenze occidentali. Quando un fronte rischia di cedere ecco le potenze imperialiste bombardare dal cielo i nemici dei propri amici: prima americani, inglesi, francesi, canadesi, australiani, i paesi del Golfo, i turchi (che tendono a confondere i kurdi

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L’ODISSEA DEI PROFUGHI, LA “GENEROSA” GERMANIA E I RETROSCENA MEDIORIENTALI

Come preannunciato già dai suoi inizi quando il capo di stato maggiore dell’esercito americano, Ray Odierno parlava di 10-20 anni, la guerra contro l’avanzata del califfato islamico (Daesh) in Medio Oriente, dall’Irak alla Siria, non lascia prevedere una soluzione prossima. Questo perché le potenze globali e regionali che fanno parte della medesima coalizione sono in realtà tra loro in competizione per la supremazia nell’area. E, in caso di completo disfacimento

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