La mannaia del governo sui lavoratori della scuola

Come si sa in Italia l’avvio dell’anno scolastico è differenziato a livello regionale. Quest’anno il 17 settembre è stato il giorno in cui in tutte le scuole del paese gli studenti sono ormai nelle classi nelle classi. Un avvio decisamente anomalo dato che per quel giorno un piccolo sindacato di base, l’Unicobas ha proclamato una giornata di sciopero per il personale scolastico con manifestazione nazionale a Roma sotto il ministero

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Milano: salario, casa, precarietà: un unico fronte di lotta!

Giovedì 14 luglio è stata una giornata di mobilitazione a Milano da parte di Comitati di varia provenienza, ma accomunati contro le politiche antiproletarie dei governi nazionali e locali in una prospettiva di indipendenza di classe. In piazza della Scala, sede del Comune di Milano, hanno attuato il presidio il Comitato per il Salario Minimo Garantito, insieme ai Comitati di lotta per la casa: Comitato abitanti S. Siro, Asia- USB

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Pagine Marxiste n. 26 (gennaio 2011)

Contro il ricatto Fiat – lotta operaia internazionale (Editoriale) Meno futuro per i giovani (La riforma Gelmini) Spezzatino bergamasco La torre dei sans papiers Austerità tedesca in Europa (La Germania si rafforza nella crisi (I)) Un presidente operaio per una borghesia emergente (Brasile) IL DNA DELLO SVILUPPO CAPITALISTICO ITALIANO “COMUNISTI DAL VENTUNO” (Gennaio 1921 – gennaio 2011 90° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA D’ITALIA)

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I professori rumeni scendono in strada per protestare contro l’austerità

Romania, misure austerità, lotte Le Monde       101005 I professori rumeni scendono in strada per protestare contro l’austerità ●    Manifestazione il 5.10 di circa 6500 insegnanti (secondo la polizia) a Bucarest, Romania, contro la riduzione dei loro salari, nel quadro delle misure d’austerità varate dal governo, o   sotto la pressione di FMI, UE e Banca Mondiale, che hanno concesso alla Romania un aiuto d’emergenza di €20MD. o   Da luglio 2010 il

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Pagine Marxiste n. 21 (dicembre 2008)

CRISI DEL CAPITALE E PROSPETTIVA DI CLASSE (Editoriale) CRISI E CLASSE La crisi del capitale e il proletariato Una lunga storia di speculatori, politici e disastri finanziari Precari: il “nuovo” esercito industriale di riserva … … e nel pubblico quel che non fa il mercato lo impone la legge MARX non è superato a Wall Street (dai compagni di Roma) Controriforma, tagli e movimento di protesta CRISI IN PROVINCIA (Corrispondenza

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Proteste studentesche – “Abbattere i blocchi nel sistema formativo”

Faz      081112 Proteste studentesche – “Abbattere i blocchi nel sistema formativo” ●    In varie città tedesche (30) diverse migliaia di studenti hanno manifestato  contro il sistema scolastico selettivo a tre binari; contro il ginnasio antiquato, 80 anni, le classi numerose; ●     chiedono un periodo più lungo di studi comuni, incentivi individuali e l’eliminazione del tempo breve; più investimenti nell’istruzione; o   oltre 6000 studenti ad Hessen e ad Amburgo, 5000 a

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Classi di “inserimento” per alunni stranieri:

separarli da piccoli perché si dividano da grandi All’interno del complessivo attacco alla scuola, la Lega ha colto l’occasione per una sua mozione discriminante e fomentatrice di razzismo nei confronti degli alunni stranieri; la Camera ha approvato sia pure per una manciata di voti. Secondo questa mozione l’ammissione in classe dello studente straniero è condizionata dal “ superamento di test e specifiche prove di valutazione”; in caso di insuccesso lo

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Gelmini-Tremonti, respingere la manovra contro studenti e lavoratori

La manovra Gelmini-Tremonti sulla scuola è un tassello importante per l’attuale governo per premiare il suo elettorato (meno risorse per il pubblico impiego, più risorse per l’evasione fiscale, meno diritti e tutele per il lavoro dipendente, premi al lavoro autonomo e ai professionisti). Ma anche per compiacere Confindustria, che, nonostante l’appoggio precedentemente dato al governo Prodi, aveva complessivamente apprezzato la riforma Moratti e espressamente spinto per una riduzione degli addetti

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Iraq: l’occupazione priva una generazione dell’istruzione

Secondo un’indagine riportata dalla rivista medica canadese The Lancet sono diverse centinaia di migliaia, forse 650 mila, i morti civili a causa della guerra in Iraq. Accanto agli effetti diretti della violenza dell’occupazione militare o da essa scatenata, vi è un deterioramento generale delle condizioni di vita della popolazione (ad es. mancanza di elettricità, di acqua, fognature non funzionanti con pericolo di epidemie, donne ricacciate in casa in molte zone

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Messico – Radicalizzazione delle lotte sociali nello Stato di Oaxaca

Se tutta l’America Latina resta in uno stato di fermento sociale permanente (ricordiamo solo nelle ultime settimane i violenti scontri nelle miniere di zinco in Cile e in Bolivia), la situazione politica messicana è attualmente quella più instabile ed esplosiva. Dopo il lungo sciopero degli operai metallurgici la scorsa primavera durato ben 141 giorni, lo scorso maggio sono entrati in sciopero a oltranza gli oltre 70.000 insegnanti dello Stato di

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