Germania: con i licenziamenti di massa alla Volkswagen finisce un’epoca

Lunedì 28 ottobre, Daniela Cavallo, la presidente del Consiglio di fabbrica (Betriebsrat) della Volkswagen in Germania, ha annunciato ai lavoratori il piano del colosso automobilistico tedesco di chiudere tre stabilimenti e licenziare circa 15 mila operai (i primi annunci parlavano addirittura di 30 mila), con tagli al personale trasversali anche ai restanti stabilimenti in territorio tedesco (10 in totale). A ciò si aggiunge la “necessità” di tagliare i salari del

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Bangladesh: il governo del banchiere “filantropo” Yunus reprime le lotte operaie, con la benedizione del capitale nazionale e internazionale

Da due settimane in Bangladesh sono riprese con forza le proteste dei lavoratori, in particolare nell’industria del tessile abbigliamento, cui il padronato ha risposto con la serrata. Il nuovo governo del “filantropico” Yunus ha coordinato e messo in campo, su richiesta dei padroni delle fabbriche nelle zone industriali di Savar, Ashulia e Gazipur, un’operazione congiunta di repressione che vede coordinati polizia, esercito, guardie di confine e… la “polizia di fabbrica”,

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LE PROTESTE CONTRO MISERIA E FAME, AGGRAVATE DALLA GUERRA (2)

Sri Lanka, lontano dai riflettori una crisi e una rivolta senza precedenti La gravità della situazione economico-sociale e lo svolgimento delle proteste nello Sri Lanka presentano diverse similitudini con quelli del Perù, un’ulteriore conferma che le cause dei disastri in corso sono da ascrivere al comune sistema economico-sociale, il capitalismo. Il 31 marzo, con il lancio di mattoni, e incendi appiccati davanti alla residenza privata del Presidente, è esplosa nello

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LE PROTESTE CONTRO MISERIA E FAME, AGGRAVATE DALLA GUERRA (1)

I media dei principali Paesi imperialisti danno voce ai timori per la crescita delle proteste contro il carico che la guerra impone ai lavoratori e agli strati popolari più disagiati, come quelle in Perù e nello Sri Lanka, che si aggiunge ai problemi precedenti di varia origine, di cui la pandemia Covid-19 è il fattore più recente. Quelli statunitensi si sono particolarmente occupati di quanto accade in Perù, dato l’interesse

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Scioperi operai in Bielorussia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di Yurii Colombosugli scioperi e le proteste operaie in Bielorussia contro il regime. Anche se si tratta di un movimento ancora frammentato e limitato a pochefabbriche, il fatto che gruppi di operai osano manifestare la loroopposizione nonostante la dura repressione, è indicativo di un generalemalcontento che potrà estendersi con l’acuirsi della crisi economica epolitica. Sull’onda dell’indignazione per le elezioni-farsa, un altroreparto del proletariato internazionale

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SCONFITTO SULLA RIFORMA DELLA PREVIDENZA, TEMER MANDA LE FORZE ARMATE NELLE FAVELAS DI RIO, MENTRE LA CLASSE LAVORATRICE OCCUPA ANCORA FABBRICHE, PIAZZE E STRADE

Il 19 febbraio, giorno in cui Temer doveva far approvare la Riforma della Previdenza, è stato obbligato a fare il contrario: ritirare dall’ordine del giorno la votazione della Riforma e non riproporla fino alla fine dell’anno. Il motivo ufficiale che maschera la débâcle del presidente sarebbe l’intervento federale dell’esercito in atto a Rio de Janeiro, annunciato la settimana precedente dal governo. Secondo la Costituzione non si possono votare emendamenti costituzionali

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Manifestiamo a Roma il 24

Nel totale silenzio dei media, tutti tesi ad amplificare ogni battuta della sceneggiata elettorale, sabato 24 febbraio il SI Cobas organizza una manifestazione a Roma “Contro sfruttamento, razzismo e repressione! Per un fronte di lotta anticapitalista!” motivando che “Le conquiste e i diritti si strappano con la lotta; in sua assenza il voto non può che portare illusioni e delusioni”. Nella piattaforma di lotta, obiettivi economici e politici condivisibili, su

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Egitto – Tornano le rivolte del pane

In Egitto la crisi economica, aggravata lo scorso anno, è resa ancora più pesante per i lavoratori e gli strati popolari più disagiati dalle recenti misure di austerità adottate dal regime del generale al-Sisi. Le FFAA egiziane, che decidono il piano di riforme, hanno scelto di ridurre i sussidi alla popolazione mentre hanno allargato il proprio controllo su diversi settori economici e hanno intascato enormi profitti a spese del settore

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TELECOMUNICAZIONI – ANCHE I “BRACCIANTI DEL TERZO MILLENNIO” SI RIBELLANO

Quando si parla di IT, Information Technology, si pensa ad un settore in grado di facilitare ed accelerare oltre alla comunicazione-informazione anche l’organizzazione sociale e con essa in generale il benessere delle persone. Questo secondo effetto in realtà non esiste. Lo dimostrano da una parte la tendenza, proprio grazie a queste tecnologie, dell’insieme dell’economia ai tagli occupazionali prodotti dall’aumento della produttività e dalla riduzione dei costi del capitale fisso investito,

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NON CEDIAMO SU NIENTE! È IL MOMENTO DI SCENDERE TUTTE E TUTTI IN LOTTA!

Licenziamenti, disoccupazione, salari congelati, miseria, arbitrio padronale … Non ne possiamo pù! E padroni e governo vogliono peggiorare ancora questa situazione?? Non lasciamoli fare! Ritiro della Legge “lavoro” Riportiamo la traduzione dell’appello di Initiative Communiste Ouvrière del 25 maggio La lotta contro la Legge sul lavoro, questa legge che mira a distruggere le garanzie collettive del mondo del lavoro, si è rinvigorita la scorsa settimana e in questo week-end: depositi

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