L’adesione della Rete Libere/i di lottare alla manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano

Come Rete Liberi/e di Lottare siamo fermamente convinti che è necessario continuare a supportare in modo attivo la resistenza palestinese contro il piano genocidario sionista e di Trump, condiviso in tutto e per tutto dall’Italia di Meloni-Mattarella (terza fornitrice di armi di Israele) e dall’Unione europea, sia quella della Commissione, sia quella dei “critici” della Commissione alla Orban che in questi giorni abbracciano in Ungheria Netanyahu, o che lo vorrebbero

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“Comunisti”, abili e arruolati dietro il “presidente Conte”

Per sabato prossimo, 5 aprile, Giuseppe Conte ha indetto a Roma la manifestazione del M5S “contro il riarmo dell’U.E.”. Come spieghiamo in un altro articolo, questa iniziativa rappresenta diverse cose : 1) la ricerca del rilancio di un Movimento in chiara difficoltà nel “campo largo”, alle prese con un PD camaleontico ma solidamente attestato sulla linea guerrafondaia della Vnon der Leyen, la linea prevalente nell’U.E.; 2) il tentativo di farsi

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Sulla crisi dei rapporti tra Stati Uniti e Unione europea

Ad appena un mese dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca, i rapporti fra USA e Unione Europea sono scossi dalle fondamenta. Il tabù del “disaccoppiamento” politico, diplomatico e potenzialmente militare fra le due sponde dell’Atlantico è infranto. Ieri l’altro, alla prima riunione della sua amministrazione, Trump ha annunciato dazi del 25% sulle auto europee ed altro ancora, motivando la decisione con l”affermazione: l’UE è stata creata “per fregarci”. E siamo

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Lectio magistralis? Sì, di falsificazione della storia

Il 2 febbraio Mattarella ha tenuto una cosiddetta “Lectio Magistralis” agli studenti dell’Università di Marsiglia. Sin da subito si sono levate qui in Italia lodi sperticate nei confronti del presidente della repubblica, come se avesse rivelato al mondo intero chissà quali somme verità… Il solito lecchinaggio istituzionale da parte dei fautori del pensiero mainstream, teso questa volta a diffondere una spessa coltre fumogena su ciò che sta realmente accadendo a livello internazionale. Non a

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All’armi, all’armi…

Chi avrebbe sospettato mai che il ministro della difesa Crosetto avesse qualche problema freudiano! Eppure è così, e in una crisi catartica ha accolto con grande soddisfazione, personale, particolare, commosso e devoto, la proposta di Von der Leyen di scorporare le spese per armamenti dal Patto di Stabilità. In poche parole questo vuol dire che quelle spese non entreranno nel computo dei bilanci degli stati europei. Liberi tutti di spendere

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Palestina: una tregua armata. Festa a Gaza, umori neri in Israele

Non si può dare per scontato che il cessate il fuoco a Gaza e in Cisgiordania entrerà davvero in vigore domenica prossima alle ore 12.15, perché non è da escludere un sabotaggio sionista dell’ultimo momento. Ancora meno scontato è che l’accordo regga. Vedremo. Per ora due sole cose sono certe: 1) si festeggia a Gaza (nonostante la strage continui), non si festeggia in Israele (salvo i parenti dei prigionieri); 2) questa

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Per il raggruppamento degli internazionalisti contro la guerra imperialista (Partido Obrero, TIR, NAR, SEP) – Italiano / English

Con questo nuovo documento congiunto che parte dagli ultimi sviluppi della situazione in Siria per allargare lo sguardo all’intero scenario mondiale, il Partito Obrero (Argentina), la Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria (Italia), il NAR (Corrente della Nuova Sinistra per la liberazione comunista – Grecia) e il SEP (Partito socialista dei lavoratori – Turchia) rinnovano il loro appello e il loro impegno per il raggruppamento delle forze internazionaliste. Un processo che l’accelerazione della

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Is the fall of Assad at the hands of the Islamist militias the liberation of the Syrian people? There are many reasons to doubt this

With sensational rapidity, the Assad regime has collapsed. With the support of Hezbollah, Iran and most recently Russia gone, its power apparatus has unraveled like snow in the sun even in its historic stronghold Damascus, which is now in the hands of the HTS and its allies. This collapse confirms the analysis of those who, like us, have been arguing for a decade that Bashar al-Assad and his clan of

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La caduta di Assad per mano delle milizie islamiste è la liberazione del popolo siriano? Ci sono molte ragioni per dubitarne

Con una rapidità che ha del sensazionale il regime di Assad è crollato. Venuto meno in sequenza il sostegno di Hezbollah, dell’Iran e da ultimo della Russia, il suo apparato di potere si è disfatto come neve al sole anche nella sua roccaforte storica Damasco, che ora è nelle mani dell’HTS e dei suoi alleati. Questo tracollo conferma l’analisi di quanti, come noi, sostengono da un decennio che Bashar al-Assad

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Un nuovo capitolo della tragedia siriana (e della guerra mondiale che avanza)

La fulminea presa delle città di Aleppo e Hama da parte della formazione jihadista Hay’at Tahrir al-Sham (HTS, alla lettera: Organizzazione per la liberazione del Levante) ha aperto un’altra fase di caos e di guerra civile nella Siria già straziata da tredici anni di scontri armati e di pesantissime ingerenze delle grandi e medie potenze che se ne contendono il territorio (un territorio strategico) e le risorse. Si tratti di

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