A Davos, ritornano i banchieri (Haiti)

Economia int.le, catastrofi naturali, rapporti di potenza Wsj     100124 A Davos, ritornano i banchieri     DEBORAH BALL ●    I grandi banchieri sono tornati in forza al Forum economico internazionale di Davos, dopo alcune assenze eminenti lo scorso anno. L’odore delle opportunità di affari offerte dal contatto con dirigenti d’azienda (oltre 100), regolatori e leader politici (circa 30 presidenti e primi ministri) soverchia il bombardamento contro i privilegi della categoria nelle

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Gli USA sembrano voler riprendere un ruolo importante ad Haiti/Gli USA consentono agli immigrati illegali haitiani di rimanere, re

Wp      100114 Cosa possiamo fare per aiutare Haiti, ora e in seguito Bill Clinton – Bill Clinton, 42° presidente USA, è stato nominato a giugno 2009 inviato speciale ONU per Haiti; ●    obiettivo: promuovere l’attuazione del piano di sviluppo a lungo termine di Haiti o   incrementando l’assistenza dei governi esteri e l’investimento privato, o   e coordinando ed accrescendo il contributi di gruppi non governativi con il coinvolgimento di un numero maggior

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Risorgere dalle rovine

Wsj     100116 Risorgere dalle rovine – Su terremoto attuale di Haiti: – la magnitudine del recente terremoto non ne fa uno dei più potenti, ma supera anche quello di Lisbona per perdite di vite e danni economici. È ormai chiaro che uno dei maggiori fattori della tragedia è la povertà. Un disastro di queste dimensioni avviene solo quando gli spostamenti tettonici avvengono sotto una città mal costruita, con strutture e servizi sociali

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Il leader tedesco Joschka Fischer suona il tamburo di guerra per l’Afghanistan

Germania, Afghanistan, guerra Wsws 091210 Il leader tedesco Joschka Fischer suona il tamburo di guerra per l’Afghanistan ●    L’ex ministro Esteri tedesco (1998-2005), il Verde Joschka Fischer, ha pubblicamente difeso e fornito nuove giustificazioni all’impegno militare tedesco in Afghanistan. o   Fischer ha avuto un ruolo determinante nello spezzare il tabù postbellico sulle missioni militari tedesche, giustificando l’intervento in Kosovo come obbligo derivante dall’Olocausto; o   L’invio dei forze tedesche avvenne durante il

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Sviluppare le risorse

Gfp     090521 Sviluppare le risorse ●    La Confindustria tedesca (BDI) chiede che tutti gli “aiuti allo sviluppo” siano utilizzati per assicurare della Germania l’accesso alle materie prime nei paesi poveri del Sud. ●    la richiesta è da inquadrare nell’accresciuta competizione internazionale per le risorse, o   il ministro tedesco dell’Economia: mentre nei decenni 1980 e 1990 era ancora possibile ottenere materie prime in quantità sufficiente e a buon prezzo, dal 2003

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I veri destinatari degli aiuti umanitari

Gfp     090520 I veri destinatari degli aiuti umanitari ●    Afghanistan, dati ONU: la metà degli abitanti è povero, il 30% cronicamente sottoalimentato; l’aspettativa di vita media è di 43 anni; il paese si colloca al 3° posto nel mondo per mortalità infantile. ●    Le imprese tedesche hanno ottenuto nuove commesse per milioni di $, grazie ai cosiddetti “aiuti allo sviluppo” in Afghanistan; o   il rifornimento di energia elettrica in Afghanistan

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Afghanistan – il ministro tedesco della Difesa non ha nessuna guerra da vincere

Die Welt        090310 Afghanistan – il ministro tedesco della Difesa non ha nessuna guerra da vincere Ansgar Graw + Negoziati con i talebani: Jung segue Obama + Faz   090310 Guerra in Afghanistan – La nuova strategia Horst Bacia – Il ministro tedesco della Difesa Jung (CDU), in visita in Afghanistan; ●    Jung si è dichiarato a favore della proposta del presidente americano Obama di coinvolgere i talebani moderati nel processo di

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Economia di guerra

Germania, Mo, Irak, affari Gfp     090218 Economia di guerra ●    Gli affari tedeschi in Irak sono la dimostrazione di come si possano massimizzare i profitti in paesi stranieri anche in condizioni di guerra. o   A questo dovrebbe servire anche il viaggio del ministro tedesco Esteri in Irak. ●    Grazie alle distruzioni belliche, starebbe per essere varato in Irak un vasto programma di ricostruzione; o   il governo iracheno avrebbe risparmiato, riuscendo

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L’Irak non riesce a spendere i miliardi delle sue entrate petrolifere

Nyt          061211  L’Irak non riesce a spendere i miliardi delle sue entrate petrolifere JAMES GLANZ Il governo iracheno ha i capitali, ma non è in grado di investirli: –   per il ricambio nel personale di governo –   corruzione endemica e carenza di tecnocrati preparati per la conclusione di contratti e per la gestione di progetti complessi; –   ma anche per il timore da parte dei burocrati delle misure anti-corruzione introdotte

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Irak- Inarrestabile

Germania, economia, Irak Inarrestabile Tesi GFP: Il crollo politico-economico dell’Irak è inarrestabile, gli investimenti esteri attirati nel Nord e Sud Irak da condizioni speciali offerte dagli iracheni non fanno che accelerare la tendenza al disfacimento. Nel Centro la situazione di guerra non permette un’attività economica regolamentata. La frammentazione in tre principali regioni (chiamata eufemisticamente Federalizzazione) è da tempo promossa anche dalla Germania, che ha ottime relazioni con i secessionisti del

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