German Foreign Policy 05-4-06 German Foreign Policy 05-4-06 Ehrenmitglied TOKYO/BERLIN/WASHINGTON (Eigener Bericht) – Die Berliner Bemühungen um Konsolidierung des deutschen Wirtschaftseinflusses in Japan zeigen erste Erfolge. Pünktlich zu Beginn der staatlichen Werbeoffensive ,,Deutschland in Japan” melden deutsche Außenhandelskreise, im Jahr 2004 habe der Einbruch des deutsch-japanischen Handelsvolumens gestoppt werden können, der Wirtschaftsaustausch befinde sich wieder im Aufwind. Japan, traditioneller Partner Deutschlands in Asien, müsse in Zukunft im ,,Gleichgewicht” zur aufstrebenden
Continua a leggereTag: protezionismo
Il primo esportatore del mondo
Die Welt 05-02-09 Germania Economia – Export Die Exportweltmeister Kein Land führt so viele Güter aus wie Deutschland. Doch was Deutschland exportiert, muß noch lange nicht in Deutschland hergestellt sein. von Anette Sydow Carsten Alberti ist einer von denen, denen Deutschland den Titel “Exportweltmeister” verdankt. Sein Unternehmen, die “Alberti Group” im thüringischen Mühlhausen, verkauft 80 Prozent seiner Waren ins Ausland. Nach Kasachstan, Bulgarien oder Tansania gehen ihre Straßenbauwalzen.(pavimentazioni stradali) Nur:
Continua a leggerel mercato tedesco dei servizi deve essere difeso
Die Welt 05-02-05 Die Welt 05-02-05
Continua a leggereI Land si ribellano all’incentivazione per i filtri contro le polveri fini/
Germania – economia – gruppi e settori: auto Die Welt 05-02-04 Cornelia Wolber ————————————- Germania – economia – gruppi e settori: auto Länder rebellieren gegen Rußfilter-Förderung Streit um Kosten – “Eichel wird sich die Zustimmung erkaufen müssen” – Regierung: Übliches Stellungsspiel von Cornelia Wolber Berlin – Die Länder machen Front gegen die beschlossene Förderung von Dieselfahrzeugen mit Rußpartikelfiltern. Wie Bayerns Finanzminister Kurt Faltlhauser (CSU) nach einem Treffen mit seinen Kollegen
Continua a leggereLondra mette l’Africa al centro del mondo
Aiuti ai Paesi poveri / L’agenda del prossimo G-7 Strategia mirata di Blair e Brown per rilanciare lo sviluppo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA • Nemici in politica come cani e gatti, su una cosa il premier Tony Blair e il cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown sembrano d’accordo: la visione del mondo prossimo e venturo. Per questo motivo, sotto la spinta combinata dei due pesi massimi della politica britannica, la presidenza
Continua a leggereBerlino minaccia un conflitto commerciale con gli Usa
Die Welt 05-01-29 Frank Seidlitz e Alexander von Gersdorff I gruppi farmaceutici americani si sentono danneggiati dalla riforma sanitaria tedesca. I gruppi farmaceutici fanno pressione sul governo perché presenti un ricorso presso il Wto . Da uno studio del governo americano in diversi Stati europei vi sono ostacoli commerciali per i gruppi farmaceutici americani. Per la Germania viene criticato il cosiddetto sistema di contribuzione fissa, che mette a rischio la
Continua a leggereUNIONE EUROPEA – IN PROGETTO UNA RIFORMA DELLE REGOLE UE PER I SUSSIDI
Ue – finanze – sussidi – Germania – Francia Faz 05-01-26
Continua a leggereRidefinizioni strategiche
German Foreign Policy 05-01-20 Diverse think tank tedesche della politica e dell’economia stanno ridefinendo la loro strategia per l’America Latina e chiedono alla politica estera tedesca ed europea di “riposizionarsi”. Le motivazioni provengono dalla crescita economica soprattutto nei paesi sudamericani, dai loro crescenti sforzi di integrazione e in particolare dalla crescente concorrenza della Cina. Cercano di dare suggerimenti alla politica tedesca tanto la Stiftung Wissenschaft und Politik (SWP) vicina al
Continua a leggerePatto commerciale a tre con gli USA segna la fine degli indugi tra Egitto ed Isr
M.O., USA, Egitto, Israele, commint Patto commerciale a tre con gli USA segna la fine degli indugi tra Egitto ed Israele · USA, Egitto e Israele intendono firmare accordo che permetterà ad Egitto di esportare in USA a dazio zero prodotti di tre zone industriali (grande Cairo, Alessandria e Porto Said ) che abbiano almeno il 3% di valore aggiunto egiziano e un contenuto israeliano di almeno l’11,7%. · L’accordo
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