STRAGISMO DI CLASSE
Questo è ciò che sta dietro alla morte in strada dei braccianti

Sedici braccianti immigrati morti in “incidenti stradali” tra sabato 4 e lunedì 6 agosto. Quattro, quelli di sabato, nell’ascolano. Dodici nel foggiano, lunedì scorso. Tratto comune: schiavi agricoli supersfruttati, 14 e più ore al giorno a raccogliere pomodori per la “bellezza” di circa 2 euro all’ora, alloggiati in fatiscenti baracche, ricattati dai “caporali”, che impongono pure il pagamento di 5 euro per il trasporto con pericolo di morte (dopo aver

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TELECOMUNICAZIONI – ANCHE I “BRACCIANTI DEL TERZO MILLENNIO” SI RIBELLANO

Quando si parla di IT, Information Technology, si pensa ad un settore in grado di facilitare ed accelerare oltre alla comunicazione-informazione anche l’organizzazione sociale e con essa in generale il benessere delle persone. Questo secondo effetto in realtà non esiste. Lo dimostrano da una parte la tendenza, proprio grazie a queste tecnologie, dell’insieme dell’economia ai tagli occupazionali prodotti dall’aumento della produttività e dalla riduzione dei costi del capitale fisso investito,

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Di capitalismo si muore

In nome del profitto il capitale uccide ogni giorno in Italia più di tre lavoratori Vogliamo ricordare le vittime morte in Italia per il profitto del padronato per chiamare tutti i lavoratori, immigrati o italiani a reagire uniti contro queste tragedie con una parole d’ordine comuni: Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro garanzia del salario abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi precarizzanti Nell’ultima settimana di novembre 2016: il

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I BUONI LAVORO, BUONI PER IL PADRONE

Il nuovo precariato di massa in Italia è quello dei voucher, i “buoni lavoro”, che ha sostanzialmente sostituito altri contratti di lavoro parasubordinato già esistenti – cococo, cocopro, finte partite IVA, ritenute d’acconto – offrendo soluzioni più flessibili e meno costose per le aziende, creando nuove sacche di precariato sfruttate da piccole aziende, cooperative “sociali”, etc., per abbattere il costo del lavoro con un sistema di pagamento poco costoso anche

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Le assunzioni “stabili” della “ripresa” renziana

Da diversi giorni molti mass-media, ma soprattutto il governo, ci danno buone notizie sull’andamento dell’economia, ma soprattutto dell’occupazione: la ripresa sarebbe dietro l’angolo, aumenta la fiducia, Jobs Act e Quantitave Easing farebbero già sentire i loro effetti. Allo scopo, il premier si è vantato di aver creato ben 79mila nuovi contratti a tempo indeterminato nei soli primi due mesi dell’anno, mentre il ministro del lavoro Giuliano Poletti il 30 marzo

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Firmato il Jobs Act: al via un salto di qualità nello sfruttamento

Con la firma di ieri da parte del Presidente della Repubblica e la prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, saranno a giorni in vigore i decreti attuativi del Jobs Act approvati dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio. E’ una riforma devastante per i diritti dei lavoratori, che di fatto cancella il contratto a tempo indeterminato sostituendo il reintegro con l’indennizzo economico e ridimensiona pesantemente gli ammortizzatori sociali. Con l’introduzione del

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Comunicato del coordinamento precari scuola Napoli

In relazione alla repressione nelle scuole napoletane, pubblichiamo questo appello del Coordinamento Precari Scuola Napoli “Siamo docenti precari da più lustri; appena due giorni fa, una sentenza dell’Unione Europea ha stabilito che il nostro paese, mantenendoci in condizione di precarietà professionale ed esistenziale per anni e anni e negando la continuità agli studenti, ha violato e viola quella legalità e quella giustizia di cui ipocritamente la “società civile” si riempie

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[Milano] 21/10/2014: Contro il “Jobs Act” di Renzi

Contro il “Jobs Act” di Renzi Contro il Jobs Act di Renzi, moltiplicatore di licenziamenti, ricatti padronali, disoccupazione l’unica difesa è il fronte comune dei lavoratori occupati e disoccupati Su questi temi il Comitato per il Salario Minimo Garantito organizza una CONFERENZA PUBBLICA MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014 ore 21 a Milano presso il MACAO Viale Molise 68 (ex Macello) (Mezzi pubblici: 12, 66, 84, 90, 91, 92 e 93) Comitato

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Oggi sciopero dei lavoratori della scuola

Secondo sciopero nella scuola oggi 10 ottobre contro il progetto di riforma del governo. Noi ci auguriamo il pieno successo di questo sciopero. Se il progetto governativo sulla “buona scuola” andasse in porto e diventasse legge la condizione degli insegnanti peggiorerebbe in modo drastico. Purtroppo ci sembra di osservare un livello di mobilitazione ancora troppo basso tra i lavoratori del settore che, a parte alcune scuole in alcune città, rimangono

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La rottamazione definitiva del tempo indeterminato

Mercoledì 12 marzo il neopresidente del Consiglio Renzi ha presentato l’elenco dei prossimi interventi legislativi: il pagamento dei restanti debiti della Pubblica Amministrazione, il taglio del 10% dell’IRAP e del 10% dei costi dell’energia per le aziende, il taglio dell’IRPEF per 1000 euro all’anno per chi guadagna meno di 25000 euro lordi all’anno (circa 1500 euro netti mensili). A breve dovrebbero arrivare la nuova legge elettorale, l’eliminazione delle provincie, la

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