Perché in un singolo Paese come il Sudan si concentrano tali e tante rivalità interimperialiste?

PCT Togo, 21/08/2023 “I capitalisti si spartiscono il mondo non per la loro speciale malvagità, bensì perché il grado raggiunto dalla concentrazione li costringe a battere questa via, se vogliono ottenere dei profitti.” Questa citazione costituisce la spina dorsale delle idee sviluppate dal rivoluzionario russo Lenin nel suo libro “L’imperialismo, fase suprema del capitalismo”. In quest’opera, Lenin spiega, con precisi fatti economici, che il capitalismo del XIX secolo è caratterizzato

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Riflessione sui colpi di stato militari in Africa occidentale

L’Africa, con le sue enormi risorse minerarie e agricole, la sua crescente e giovane forza lavoro, continua ad essere terra di conquista per il capitale internazionale e per le vecchie e nuove potenze in cui si incarna. Nell’Africa Occidentale la potenza ex coloniale francese sta cercando di mantenere il proprio monopolio commerciale, finanziario e politico, ma i recenti colpi di stato militari l’hanno costretta a ritirare le truppe da paesi

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Lavoratori di tutti i paesi, uniamoci contro la guerra in Ucraina! Mobilitiamoci contro il governo Draghi che la alimenta! – TIR

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della TIR contro la guerra in Ucraina [English version below] Dopo decenni di ininterrotta espansione ad Est della Nato e, in particolare, della presenza armata statunitense; dopo che Stati Uniti ed Unione europea hanno riempito l’Ucraina di armi di ogni tipo ai confini della Russia; era nell’ordine delle cose, nella logica capitalistica di potenza, che la Russia di Putin reagisse con un’iniziativa militare. Ed infatti

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L’Intifada araba è ripartita. Sostegno incondizionato alle piazze in rivolta!

“Non sono le pallottole ad uccidere, è il silenzio.” (Muhammad Taha) Pochissimi se ne sono accorti, specie alla sinistra radicale indaffarata a rincorrere le chiappe del duo Salvini-Meloni frignando sul Mes e a prepararsi a nuovi flop elettorali, ma sulla sponda sud del Mediterraneo e in Medio Oriente è ripartita l’Intifada araba, e alla grande. Nell’ultimo biennio le piazze di alcune capitali e di molte città arabe si sono riempite,

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Un nuovo tassello della mattanza imperialista in Siria

Ci risiamo. Nel 2003 Gran Bretagna Francia e Usa scatenarono la guerra in Irak sulla base di supposte “armi di distruzione di massa di Saddam Hussein”, oggi gli stessi servizi segreti e gli stessi paesi bombardano in Siria in nome di un “attacco chimico” di paternità per lo meno dubbia. Mentre Russia, Iran e Turchia si stanno accordando sull’assetto-spartizione della Siria, mentre tutti, a partire da russi e americani, chiudono

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Afrin sotto i cingoli turchi e il cinismo delle potenze

Da un mese è in corso l’offensiva turca sul cantone di Afrin, la ridotta curda che insieme agli altri due cantoni della Rojava (Kobane e Jasira) ha dato rifugio a tanti sfollati in fuga dalla morte, non importa se arabi, non importa di quale confessione. Due isole non certo felici, non certo di un impossibile socialismo cantonale, ma due isole di convivenza tra etnie e religioni che altrove sono state

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Gentiloni e Minniti nelle sabbie mobili libiche, mentre preparano la stretta sugli immigrati

L’Italia riapre l’ambasciata di Tripoli, vi insedia l’ambasciatore Giuseppe Perrone, riconferma l’appoggio al governo Sarraj, invia il Ministro degli interni Minniti a trattare una stretta sull’immigrazione dalle coste libiche che costituisce il 90% di quei 180 mila richiedenti asilo arrivati sui barconi nel corso del 2016. Il tutto a pochi giorni dall’insediamento di Trump e da un possibile nuovo corso della politica estera Usa, che ha nella Libia uno dei

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MEDIO ORIENTE – REPRESSIONE ANTIOPERAIA IN IRAN L’ALTRA GUERRA

Siamo quotidianamente bombardati dalle notizie sulla guerra condotta per un diverso assetto delle sfere di influenza, la conquista di territori, etc. in Medio Oriente dalle potenze globali e locali, guerra in cui il feroce e sanguinario sedicente califfato ISIS è solo una delle fazioni borghesi in lotta, che però ha avuto la particolare funzione di catalizzare e giustificare il conflitto in atto agli occhi dell’opinione pubblica. Sui media borghesi si

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ALEPPO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Ad Aleppo, una delle più antiche città del mondo abitata ininterrottamente dall’antichità da una variegata popolazione composta da arabi, armeni, curdi, circassi e turchi, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, dal 2006 “Capitale culturale del mondo islamico”, è in atto una “totale catastrofe umanitaria”, come denuncia un portavoce dell’Osservatorio per diritti umani dell’Onu. Secondo l’Onu vi sarebbero 100.000 persone senza cibo e medicinali bloccate in un’area sempre più ristretta ancora sotto il

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Nizza e Baghdad

Ancora decine di morti per terrorismo in terra di Francia, falciati tra la folla da un terrorismo che fa leva sull’odio razziale e nazionale e il fanatismo religioso, usati per deviare un malessere sociale in funzione degli interessi di una frazione revanchista della borghesia sunnita… Gli ottantaquattro e più morti di Nizza sono i nostri morti, in gran parte proletari e figli di proletari, come i 295 morti ammazzati a

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