“Comunisti”, abili e arruolati dietro il “presidente Conte”

Per sabato prossimo, 5 aprile, Giuseppe Conte ha indetto a Roma la manifestazione del M5S “contro il riarmo dell’U.E.”. Come spieghiamo in un altro articolo, questa iniziativa rappresenta diverse cose : 1) la ricerca del rilancio di un Movimento in chiara difficoltà nel “campo largo”, alle prese con un PD camaleontico ma solidamente attestato sulla linea guerrafondaia della Vnon der Leyen, la linea prevalente nell’U.E.; 2) il tentativo di farsi

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Ma quale pace? Lega e Cinquestelle sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per gli interessi del sistema-Italia

A seguito delle recenti convulsioni della politica internazionale, Lega Nord e M5S, insieme ai cespugli di AVS organicamente abbarbicati al PD come le cozze allo scoglio, ci tengono ad apparire come quelli che “vogliono la pace”. Gli unici in ambito parlamentare veramente “amanti della pace”. Ma questa è solo l’apparenza delle cose. La sostanza è tutt’altra. Entrambi questi partiti sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per tutelare al meglio gli interessi

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Produrre di più per devastare e massacrare di più

Sulla necessità, razionalità e addirittura moralità del riarmo europeo, e non solo, vengono ogni giorno elaborati teoremi da propinare alla gente per ingannarla. Il riarmo viene presentato come necessario alla difesa dei valori occidentali, cristiani del continente contro il despota Putin (che crede anch’egli ai valori cristiani tradizionali, e ne fa continuamente mostra); come indispensabile per la difesa della debole e aggredita Ucraina contro il potente aggressore russo[1] (questo detto

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Ramy e i suoi fratelli – un omicidio di stato e il DDL 1660

Con studiata strategia, le manifestazioni che nello scorso weekend chiedevano verità e giustizia per Ramy Elgami, il giovane morto – per essere precisi: ucciso – a Milano il 24 novembre durante un inseguimento da parte dei carabinieri, hanno ricevuto grande attenzione da parte della stampa e di numerosi esponenti del governo. Lo scopo evidente è utilizzare le modeste scaramucce di Roma e Bologna per rilanciare l’ex ddl 1660 (ora ddl 1236) e farlo

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Patrimoniale? I ricchi non si toccano!

LA CRISI CAPITALISTICA DEL COVID-19 DEMOLISCE MILIONI DI PROLETARI, MA: I RICCHI NON SI TOCCANO!!! Sta andando in onda nel Parlamento italiano una grottesca quanto ipocrita pantomima sulla cosiddetta “sovrattassa progressiva”. Trattasi di una mozione presentata in Commissione Bilancio da alcuni parlamentari del PD che vorrebbe inserire, nel nuovo DPCM per “l’emergenza”, una tassazione aggiuntiva sui redditi delle persone fisiche superiori agli 80.000 euro lordi l’anno. Dal 4% per i

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La magistratura specchio della società italiana

La magistratura come strumento politico La magistratura italiana è sempre stata parte dello scontro politico, basta citare Mani Pulite o tutte le vicende dei governi Berlusconi. Dietro l’ipocrita facciata di una magistratura super partes che garantisce l’applicazione di una astratta giustizia legata a superiori principi, c’è la realtà di una giustizia “di classe”, per cui se rubi un melone e hai l’avvocato d’ufficio può capitarti di tutto, se rapini o

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Il decreto-Salvini: un regalo ai padroni, un doppio regalo alla criminalità organizzata, una coltellata alle lotte di oggi e di domani. Merita una risposta di massa: il 27 ottobre a Roma!

Dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera, riceviamo e volentieri pubblichiamo Cosa preveda il decreto-Salvini è già noto, forse, a chi leggerà queste righe. Ma lo richiamiamo in breve per mostrare a quali interessi di regime serve questo che è il primo provvedimento di peso del governo in carica, che si è presentato come un governo “anti-sistema”. Il decreto prevede: l’abolizione del permesso per protezione umanitaria,

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Partiti e schieramenti borghesi al voto del 4 marzo

La campagna elettorale ha visto la costituzione di tre poli ai quali viene accreditata la maggioranza dei voti: PD con il centro-sinistra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per il centro-destra, e M5S, più un gran numero di formazioni minori. Questi tre poli, ognuno collegato con personaggi dell’industria, del commercio e della finanza, e sostenuto da settori dei media, si candidano a gestire il prossimo governo per conto della borghesia.

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Il governo italiano fra astensione e nazionalismo a 5 stelle

Nei ballottaggi delle ultime elezioni comunali, il PD – e in particolare il suo segretario – escono pesantemente sconfitti. Risalta la vittoria del Movimento 5 Stelle che conquista Torino e stravince a Roma, ma a questo si aggiungono le sconfitte dei candidati PD nei ballottaggi di altre città, come Carbonia (presa dai 5 Stelle), Savona, Brindisi, Benevento, Grosseto e Novara (dove ha vinto la destra). Questi rovesci espongono il premier-segretario

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Il non voto delle regionali

Sulle ultime elezioni regionali, il Ministero dell’Interno non ha diffuso i dati completi dello spoglio delle schede ma solo le percentuali, demandando alle regioni la pubblicazione dei dati assoluti. Anche in assenza di dati centralizzati, balza all’occhio l’ulteriore aumento dell’astensione, ma quanto su questa incida una maggiore disaffezione per le urne e quanto gli andamenti ciclici va valutato. L’interpretazione politica del voto La battaglia fra le forze parlamentari non si

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