Novembre 1956: l’imperialismo russo affoga nel sangue la rivoluzione ungherese

Sessant’anni fa, esattamente alle luci dell’alba del 4 novembre, i carri armati russi, supportati da un ingente Corpo d’Armata e dalla copertura aerea, intervengono a Budapest (e poi nel resto dell’Ungheria) per stroncare nel sangue la rivoluzione dei Consigli Operai sorta il 23 ottobre. Il comunicato ufficiale del Cremlino motiva l’invasione come “aiuto al governo rivoluzionario e operaio dell’Ungheria” (il governo del riformista Imre Nagy, che non riesce a frenare

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CONFLITTI ARMATI, ATTACCHI TERRORISTICI, TERRORISMO DI STATO, GUERRE IDEOLOGICHE, LE NUMEROSE CARTE DELLA PARTITA TRA LE POTENZE

Grozny, manifestazione anti-Charlie Hebdo Alla grande manifestazione di Parigi a difesa di supposte libertà democratiche e valori occidentali, contro l’attacco terroristico dell’estremismo islamico alla rivista satirica francese Charlie Hebdo (nota 1), ha risposto una serie di contromanifestazioni in vari paesi musulmani, Nigeria, Niger, Pakistan, Afghanistan, etc. Quella nella capitale cecena, Grozny, alla quale avrebbero partecipato tra gli 800mila e il milione di manifestanti musulmani, è forse la più significativa dal

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Manifestazioni contro la guerra in Russia

In Russia non esistono solo i fanatici nazionalisti che tutti i mezzi di comunicazione di massa ci mostrano con grande abbondanza di particolari. Esiste anche, per ora estremamente minoritaria, un’opposizione che inizia a scendere in piazza per cercare di bloccare il dilagante militarismo. Su essa circolano scarse notizie, tuttavia in queste ultime settimane ci sono state importanti mobilitazioni che rompono il quadro, in apparenza uniforme, di una società schierata senza

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