Asia Times 080312 Commento – Big bang o caos: a cosa mira Israele? Ramzy Baroud, giornalista ed editore di PalestineChronicle.com ● Tesi: ● I progetti di Israele, nascosti dietro al sanguinoso recente bombardamento di Gaza, sono regionali, ● seguono la strategia del “big bang”, una guerra regionale, accompagnata da mini-guerre civili in Palestina e Libano, con altri tentativi di destabilizzazione di Iran e Siria, favorirebbe Israele. ● Gaza è il
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All'ombra
Gfp 080303 All’ombra Tesi: ● La Germania sta lanciando un’offensiva nel rifornimento energetico europeo del S-O; ● Ma, un risultato non voluto del tentativo del gruppo tedesco E.on di acquisire lo spagnolo Endesa è il progetto di un’alleanza dei paesi europei del S-O, ● che si esprime nel progetto di Unione del Mediterraneo (UM), contrastata da Berlino, voluta da Roma, Madrid e Parigi. ● Parigi, esclusa dall’Est Europa a predominio
Continua a leggereWashington dispiega navi da guerra davanti alle coste del Libano + Welt
Wsws 080301 Washington dispiega navi da guerra davanti alle coste del Libano Bill Van Auken + Die Welt, 29.2.08, Area di crisi – Gli USA inviano una nave da guerra in Libano ● Il dispiegamento di navi da guerra americane davanti alle coste di Libano ed Israele rappresenta un escalation del rischio di una guerra regionale in MO. o Oltre alla USS Cole (di solito dispiegata di fronte a Malta), nave
Continua a leggereLa Turchia intende proseguire la sua offensiva nel Nord dell'Irak + FAZ
Le Monde 080226/28 La Turchia intende proseguire la sua offensiva nel Nord dell’Irak ● Punti interrogativi sull’obiettivo reale delle operazioni militari aeree e terrestri turche nel Nord Irak, giunte al sesto giorno, la maggiore offensiva da un decennio, sferrata con l’appoggio della comunità internazionale. ● Gli analisti avanzano ipotesi sulla contropartita concessa agli USA in cambio del loro sostegno alle operazioni anti-PKK (con informazioni di intelligence + aiuto tecnico israeliano): o
Continua a leggereL'Irak chiede l’immediato ritiro della Turchia
Die Welt 080224/26 Boris Kalnoky + Faz, 25.2.08 Guerra contro il PKK – L’Irak chiede l’immediato ritiro della Turchia ● Le truppe turche si sono scontrate sul terreno non solo con i guerriglieri del PKK ma anche con i Peshmerga e con la popolazione civile, ● Tre le ragioni dell’anticipo delle operazioni (anziché ad aprile come previsto), dietro le motivazioni ufficiali turche: – Recente dichiarazione di indipendenza del Kosovo: Ankara vuole
Continua a leggereNuovo schieramento in Medio Oriente
Dopo l’incontro tra la cancelliera Merkel e il presidente americano Bush, il governo tedesco ha annunciato una nuova offensiva d’influenza in MO, dopo aver dispiegato, dall’autunno 2006, 1500 soldati nel Mediterraneo orientale per la questione libanese; o e intensificato i rapporti anche con la Siria. Berlino chiede per il futuro agli USA di tenere maggior conto degli interessi tedeschi nel Mediterraneo orientale, di evitare iniziative militari unilaterali contro l’Iran. I
Continua a leggereOlmert non si fida di Baker: «Abbiamo opinioni diverse»
Davide Frattini A GERUSALEMME GERUSALEMME — «Quando gli israeliani saranno pronti a parlare seriamente di pace, possono telefonare alla Casa Bianca. Il numero è 001-202-456-1414». Così James Baker aveva risposto sprezzante, durante un’audizione al Congresso. Sono passati sedici anni. Il numero è rimasto lo stesso e — sono convinti a Gerusalemme — anche l’attitudine dell’allora segretario di Stato. Ehud Olmert ha respinto le «raccomandazioni» proposte dal rapporto Baker-Hamilton. «Abbiamo opinioni
Continua a leggere«Deve restare Stato ebraico» Da Israele applausi a Prodi
Maurizio Caprara Il «Jerusalem Post»: «Archiviato il diritto al ritorno dei profughi palestinesi» Il premier Olmert la settimana prossima a Roma ROMA — Bravo Romano Prodi, è quasi come George W. Bush. In sostanza è questo il giudizio positivo che arriva da Israele dopo che il presidente del Consiglio italiano, sabato scorso, ha indicato «la garanzia» che in futuro il Paese «continuerà a essere uno Stato ebraico» come una condizione
Continua a leggereIraq, il rapporto Baker chiede una svolta/MENO TRUPPE PIÙ DIPLOMAZIA
Ennio Caretto «Cambiamenti o la catastrofe». La proposta: dialogo con Siria e Iran. Bush: idee interessanti WASHINGTON — Dall’aula del Congresso il Gruppo di studio bipartisan sull’Iraq diretto dall’ex segretario di Stato James Baker ha lanciato al presidente Bush la sfida di un «nuovo corso per evitare una catastrofe in Medio Oriente». Il Gruppo ha chiesto al presidente di «cambiare la missione militare» in una missione di appoggio alle forze
Continua a leggereGates: «In Iraq non stiamo vincendo»
Ennio Caretto Dopo l’audizione al Congresso, il sì alla nomina atteso già oggi. Baker alla Casa Bianca illustra il suo rapporto Il neo ministro della Difesa conquista i democratici. «Negoziamo con Damasco e Teheran» WASHINGTON — George W. Bush voleva «occhi freschi» al Pentagono e li ha avuti. Nella testimonianza alla Commissione Forze Armate del Senato che ieri notte ha poi approvato all’unanimità la sua nomina, il futuro ministro della
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