Le prime crepe nel sovranismo europeo
Attenti Salvini e Di Maio!

Qualche settimana fa Salvini esaltava come suo modello il premier ungherese Orbán, un sovranista duro e puro, che, a sentire il sovranista nostrano “aveva il consenso del suo paese” grazie alle sue bordate contro gli immigrati e la sua linea dura contro la UE. Oggi il governo giallo verde si è ridotto a censurare stampa e TG sotto il proprio controllo perché non si parli delle manifestazioni proletarie e “popolari”

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La marcia dei Gilets jaunes

Sabato 17 novembre 280mila manifestanti, riuniti tramite i social network, hanno partecipato in tutta la Francia ad un nuovo movimento di protesta di massa, i Gilets Jaunes, continuata per i tre giorni successivi con 2000 punti di blocco, i più importanti quelli di una decina di depositi petroliferi, ma anche con “operazioni lumaca”, il rallentamento del traffico attuato con lunghe serie di mezzi pesanti e con centinaia di persone sdraiate

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Contro il Decreto della Sicurezza dei padroni

Il Decreto Salvini sulla “Sicurezza” dà il segno del governo gialloverde: un segno reazionario, razzista, repressivo in senso antioperaio. Emigranti: col “Decreto Sicurezza” Salvini dice di voler proteggere gli italiani dall’invasione degli immigrati: quale invasione? Secondo i dati del Ministero dell’Interno gli immigrati sbarcati nel 2016 sono stati 170.923, nel 2017 116.616, nel 2018, fino al 26 novembre 23.009. La politica di respingimento e blocco dei soccorritori di Salvini ha

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Milano, 26 marzo: ESISTO/RESISTO quindi RISIEDO.

Lunedì 26 marzo a Milano, presidio davanti a Palazzo Marino ESISTO/RESISTO quindi RISIEDO. COMITATI IN LOTTA: UNITI SI VINCE Ogni giorno, persone vengono minacciate di essere sgomberate, ricattate, per paura versano inutilmente dei soldi all’Aler, tramite dei bollettini postali. Loro lo chiamano “Indennità di occupazione senza titolo” (€ 891.82 bimestrali), soldi che vengono RUBATI alle persone che sperano di essere regolarizzate. Quei soldi sono il pizzo per l’occupazione. Pizzo pagato

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SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI DELLA RETE MUNICIPALE DI SAN PAOLO

Migliaia di insegnanti della municipalità di San Paolo sono in sciopero dall’8 marzo e manifestano in strada la propria rabbia e opposizione ai progetti del prefetto Doria (PSDB, candidato alle prossime elezioni presidenziali) che mirano a di distruggere l’educazione pubblica e i diritti previdenziali dei lavoratori della scuola, ricalcando la politica neoliberista e reazionaria del presidente Temer. Nonostante la feroce repressione statale, la mobilitazione si fa sempre più imponente, inglobando

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LAVORO ed EMARGINAZIONE NEL BRASILE DI OGGI

Forza lavoro Valor Econômico 29/9/17; Esquerda Diário 28,31/8; 15,18,25/9;2/10/17; CSPConlutas 18/8; 25/9;17/11/17 I brasiliani sono 260 milioni, 104 milioni sono impiegati e disoccupati, la seconda popolazione economicamente attiva nel mondo per dimensione. Secondo IBGE 90 milioni sono occupati, 14 milioni disoccupati. Ma queste cifre non tengono conto di chi non cerca più lavoro e considerano come occupato chi ha lavorato anche solo un’ora la settimana. Se tra i disoccupati consideriamo

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MILANO: sabato ore 15 presidio a piazzale Lotto per liberazione prigionieri politici iraniani

Anche se nessuno ne parla più, le proteste in Iran stanno continuando in diverse città (venerdì scorso a Shush, ieri lunedì a Khoramabad, Arak, Isfahan, Shiraz, Gorgan. Uno slogan indicativo di un movimento tutt’altro che sconfitto è quello che da “non abbiamo paura, siamo uniti!” è stato trasformato in: “abbiate paura, siamo uniti!”, nonostante la dura repressione (circa 4 mila arrestati, di cui almeno 10 già usciti cadaveri dalle prigioni).

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Dall’Iran alla Tunisia, dal Sudan al Venezuela, esplode la protesta contro il carovita e i governi reazionari

Le manifestazione, la rivolta, sono spontanee, protagonisti sono i giovani e giovanissimi. Dell’Iran si è già scritto, poco filtra dalla pesante censura che il governo esercita con la complicità dei vari Google, Telegram ecc (a proposito di Internet “che rende liberi”), nell’intento di isolare la protesta e schiacciarla con gli arresti, la tortura, le esecuzioni sommarie, ma anche il silenzio e l’isolamento internazionale. Tuttavia le feroci dichiarazioni del governo confermano

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ANCORA UN TENTATIVO DI SCIOPERO NAZIONALE IN BRASILE. ANCORA UN VOLTAFACCIA DELLE PRINCIPALI CENTRALI SINDACALI

Il 5 dicembre doveva essere in Brasile sciopero nazionale (‘generale’ viene detto solo dai settori più combattivi), proclamato unitariamente da tutte le forze sindacali e i movimenti popolari, contro l’approvazione della Riforma della Previdenza, la Riforma e le politiche del Lavoro, contro il governo corrotto di Temer. Ma alla vigilia della giornata le stesse centrali sindacali che sabotarono lo sciopero del 30 giugno hanno ritirato la loro adesione. Per quale

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Ecologia e giocattoli nello sfruttamento capitalista cinese

La Cina si prepara a vincere la gara per la prima autostrada solare La Cina è veloce nelle innovazioni infrastrutturali, come dimostra la stupefacente urbanizzazione e l’introduzione della ferrovia ad alta velocità su tutto il territorio nazionale. La prima autostrada che produce energia solare è in costruzione nella città di Jinan, nella provincia orientale di Shandong, e aprirà al pubblico in dicembre. Il collaudo dei primi 160 metri di strada

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