Decreto dignità: un restyling del Jobs Act e un regalino ai professionisti

Fra le ragioni che hanno spinto molti, che prima votavano “a sinistra”, a votare M5S era la promessa di un decreto che abolisse il Jobs Act. Due erano i punti di sostanza: obbligare a motivare le cause del lavoro a termine per limitare il suo utilizzo ai picchi stagionali e alle sostituzioni, e obbligare al reintegro per licenziamenti senza giusta causa. Niente di tutto questo è presente nel nuovo “Decreto

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Brasile – LA ‘MODERNIZZAZIONE’ DEL MERCATO DEL LAVORO A SEGUITO DELLA RIFORMA: PIU’ DISOCCUPAZIONE, PIU’ LAVORO INFORMALE E SCHIAVISTICO, PIU’ SALARI DA FAME, MENO SALARIO MINIMO.

Una delle menzogne che hanno accompagnato la propaganda a favore della Riforma del Lavoro e di quella Previdenziale è che avrebbero creato lavoro e l’economia si sarebbe da subito risollevata. Una ricerca IBGE del mese scorso smonta del tutto questa argomentazione, rivelando che nel 2017 in Brasile si registra un aumento della disoccupazione e del lavoro informale. Il tasso di disoccupazione risulta essere del 12,7%, record della serie storica risalente

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LAVORO ed EMARGINAZIONE NEL BRASILE DI OGGI

Forza lavoro Valor Econômico 29/9/17; Esquerda Diário 28,31/8; 15,18,25/9;2/10/17; CSPConlutas 18/8; 25/9;17/11/17 I brasiliani sono 260 milioni, 104 milioni sono impiegati e disoccupati, la seconda popolazione economicamente attiva nel mondo per dimensione. Secondo IBGE 90 milioni sono occupati, 14 milioni disoccupati. Ma queste cifre non tengono conto di chi non cerca più lavoro e considerano come occupato chi ha lavorato anche solo un’ora la settimana. Se tra i disoccupati consideriamo

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LAVORARE FINO ALLA MORTE (con la nuova previdenza) O FARSI SFRUTTARE E INDEBITARSI PER TUTTA LA VITA PER AVERE UNA PENSIONE MISERABILE (con la nuova legge del lavoro)

La Riforma della Previdenza prevede 65 anni per gli uomini e 62 per le donne come età minima per avere la pensione ed un tempo di contribuzione minimo di 25 anni per il pubblico impiego, 15 per il privato; mentre richiede 40 anni per la pensione integrale. Solo queste due novità della Riforma Previdenziale, calate nella realtà lavorativa e sociale brasiliana, produrranno conseguenze tragiche per il proletariato e i settori

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