PER UN PRIMO MAGGIO PROLETARIO E INTERNAZIONALISTA

Riceviamo e pubblichiamo questo appello del SI Cobas per una giornata di lotta il Primo Maggio a Milano. Domenica Primo Maggio manifestazione SI Cobas da Piazzale Loreto, viale Padova, poi percorso verso piazza Duca d’Aosta, Il Primo Maggio da più di un secolo è la giornata di lotta dei lavoratori di tutto il mondo per la riduzione dell’orario di lavoro, la difesa del salario e delle condizioni di lavoro, nella

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Lavoratori della scuola: la lotta deve continuare!

Nonostante la straordinaria adesione del mondo della scuola allo sciopero del 5 maggio, che ha visto scendere in piazza in tutta Italia centinaia di migliaia di insegnanti, lavoratori della scuola e studenti, sabato 9 maggio la VII Commissione della Camera ha approvato il testo della controriforma della scuola, senza modifiche sostanziali. Resta il superpotere dei dirigenti-sceriffi, anche nella scelta del personale delle scuole; resta il licenziamento di massa dei precari

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Dall’Iran al Nord Africa, sciiti o sunniti, i lavoratori proseguono nelle lotte

Questo è il terzo di tre articoli sulle lotte di classe in nordafrica; il primo è stato pubblicato il 17/12/2014, il secondo il 21/12/2014. L’esempio dell’Iraq e dell’Egitto ci dimostra che lo scontro di classe prosegue anche in condizioni politiche difficilissime. Questo vale per altri paesi mussulmani. Iran Nonostante il serio rischio per la propria sicurezza personale, il 16 novembre 2014 oltre un migliaio di lavoratori edili hanno protestato dinanzi

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Iraq – Tra guerre del capitale e guerra di classe

Scontri settari, sanguinosi attacchi da parte di IS contro tribù e clan sciiti e risposta armata della coalizione internazionale di predoni imperialisti e potenze regionali per mantenere la propria influenza sull’area degradano sempre più le condizioni di vita e di lavoro del proletariato di Irak e Siria. Ma in Medio Oriente c’è un’altra battaglia in corso. Quella che i lavoratori stanno coraggiosamente conducendo per difendersi dagli attacchi del capitale, privato

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Gli scioperi in Belgio sono di esempio per tutti i lavoratori europei

Lunedì 15 dicembre sarà la data culmine di un lungo periodo di scioperi e agitazioni che scuotono il Belgio dall’estate Il nodo attuale sono le misure decise, su pressione europea, dal governo Michel (nota 1), insediatosi dopo quattro mesi di trattative nell’ottobre 2014: 11 miliardi di € di risparmi sul bilancio in 5 anni, l’aumento dell’età pensionabile da 65 a 67 anni, tagli alla sanità, tagli salariali (riduzione dell’aggancio dei

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Continua il supersfruttamento dei lavoratori nel gruppo Jabil fornitore di Apple

Inchiesta di China Labor Watch sulle fabbriche cinesi del gruppo americano Jabil a Wuxi, in Cina, che producono i coperchi di iPhone 6. L’inchiesta è stata condotta tramite investigatori che sono entrati come operai nella fabbrica Jabil Green Point. Orario di lavoro settimanale che arriva fino a 77 ore, straordinari accumulati fino a 158 ore (quattro volte le 36 ore previste dalla legge cinese) con un salario ancora inferiore alla

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Il veleno della tecnologia uccide i lavoratori cinesi

Il 28 dicembre 2013 il ventiduenne operaio cinese Ming Kunpeng si è suicidato perché ammalato di leucemia, causata dal benzene, prodotto cancerogeno costretto a manipolare quotidianamente, senza adeguate protezioni, nella fabbrica di prodotti elettronici ASM Pacific Technology, fornitrice di Apple. Uno dei tanti operai cinesi del settore spinti al suicidio dalle disperate condizioni di lavoro e di vita. La sua storia è una delle numerose storie raccontate nel documentario “Chi

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Ukraina: I minatori del Krivbass in piazza: un segnale di speranza

Ripubblichiamo un articolo del gruppo ucraino “Opposizione di sinistra”, tradotto dal sito mps-ti.ch. Krivbass – Nel centro industriale di Krivoy Rog, nell’Ucraina sud-orientale, i minatori scendono in piazza con energia per ottenere aumenti salariali e propongono di organizzare una loro autodifesa contro le milizie degli oligarchi e degli sciovinisti filorussi. L’11 maggio i minatori di Krivoy Rog (nella regione industriale di Dnepropetrovsk, cioè il “Krivbass”) sono scesi in strada chiedendo

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Ucraina: esito scontato alle presidenziali, futuro incerto.

In questo weekend elettorale per eccellenza (elezioni europee, presidenziali in Ucraina (25 maggio) e Egitto (26 e 27 magio), due elementi accomuna Ucraina ed Egitto: l’esito scontato (Al Sissi per l’Egitto, il re del cioccolato Poroshenko per l’Ucraina) e la probabile bassa affluenza alle urne. Un ipocrita rito democraticistico queste elezioni, che semplicemente devono legittimare lo status quo dei rapporti di potere. Gli exit poll a lui più favorevoli accreditano

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Mobilitazioni degli operai del settore energetico in Turchia

Venerdì 18 aprile gli operai del settore energetico e i minatori di Yatağan nell’Anatolia sudoccidentale, di Yeniköy e Kemerköy nei pressi della capitale, in lotta da mesi contro il piano di privatizzazioni portato dal governo dell’AKP hanno dato il via all’occupazione delle centrali termoelettriche e delle miniere di carbone, bloccando la produzione e negando l’ingresso ai dirigenti e ai reparti delle forze dell’ordine inviati per abbattere le barricate costruite dagli

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