Emmanuel Macron è il nuovo presidente francese, con circa il 43,6% degli aventi diritto (il 66,06% dei votanti) contro la candidata del Front National, Marine Le Pen con il 22,4% degli aventi diritto (33,94% dei votanti). Bianche o nulle sarebbero l’8,96% (12% dei voti espressi). La percentuale degli astenuti è al 25,3%, la più alta dal 1969. Non ha votato il 34% degli elettori 18-24enni; il 32% degli elettori
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I missili e i bambini
Con 59 missili contro la base siriana di Shayrat, Donald Trump ha messo i piedi nel piatto del suo ospite Xi Jinping, e mandato un messaggio al suo aspirante amico Vladimir Putin. Dopo aver mandato un migliaio di marines con l’artiglieria pesante ad assicurare che gli USA abbiano la parola decisiva nella presa di Raqqa contro l’ISIS, dopo lo smacco di Aleppo, i missili Tomahawk su Shayrat sono un avviso
Continua a leggereIndustria delle carni: dal Brasile all’Italia
Come si macellano i lavoratori!
Il Brasile è al centro dell’ennesimo scandalo, la cosiddetta operazione “Carne Fraca”. Da un paio di anni sono sotto osservazione le principali aziende che operano nel settore della macellazione delle carni e si è scoperto un intreccio di corruzione, attività criminali per la salute dell’uomo, duro sfruttamento della forza lavoro. Il settore ha un ruolo rilevante nell’economia nazionale e considerato una parte dell’agrobusiness dalla produttività sicura e indenne da crisi.
Continua a leggereIL NEMICO È IN CASA NOSTRA! SPESA MILITARE, AFFARI, COLLISIONI DI INTERESSI, INSICUREZZA GLOBALE
L’Italia – ancora sprofondata nella crisi occupazionale, del debito statale e in procinto di varare nuovi tagli al bilancio sulla pelle dei lavoratori – è il primo Paese fra quelli occidentali e della Ue per personale impegnato nelle missioni Onu, il secondo in quelle Nato, il primo per partecipanti nelle missioni Ue. Negli ultimi cinque anni ha aumentato l’export di armi del 22% complessivamente e di ben 10%, 15 milioni
Continua a leggereIl giro di walzer di Trump con Wall Street non è che un antipasto
Se i primi regali di Trump alla finanza (maggiore deregulation a compensare le preoccupazioni per i segnali protezionisti) conferma l’analisi di “governo dei milionari e dei miliardari”, la polemica orchestrata dai democratici tende a mistificare l’ambiguo atteggiamento del governo Obama nei confronti di Wall Street. Le solidali preoccupazioni espresse nei confronti dei “risparmiatori minacciati” coprono ipocritamente il fatto che le famiglie dei lavoratori sono state taglieggiate anche negli ultimi otto
Continua a leggereRISPEDITI ALL’INFERNO (2)
L’accordo stretto giovedì 2 febbraio 2017 dal governo italiano di Gentiloni con lo zoppo governo libico di “dis-unità” nazionale di Al Serraj[1] è stato accolto dalla UE nella “Dichiarazione di Malta sull’immigrazione” emessa venerdì al vertice informale di La Valletta. Obiettivo centrale di questo accordo, con validità di tre anni, la chiusura della cosiddetta rotta del Mediterraneo centrale, quella che profughi e emigranti usano prevalentemente dopo la chiusura della rotta
Continua a leggereTELECOMUNICAZIONI – ANCHE I “BRACCIANTI DEL TERZO MILLENNIO” SI RIBELLANO
Quando si parla di IT, Information Technology, si pensa ad un settore in grado di facilitare ed accelerare oltre alla comunicazione-informazione anche l’organizzazione sociale e con essa in generale il benessere delle persone. Questo secondo effetto in realtà non esiste. Lo dimostrano da una parte la tendenza, proprio grazie a queste tecnologie, dell’insieme dell’economia ai tagli occupazionali prodotti dall’aumento della produttività e dalla riduzione dei costi del capitale fisso investito,
Continua a leggereRISPEDITI ALL’INFERNO
Riprendiamo la denuncia comparsa su un articolo della rivista tedesca German Foreign Policy, del 31.01.2017: “Rückschub in die Hölle”, completandola con nostre annotazioni ******************** Il respingimento dei rifugiati è usato come motivo centrale dall’Unione Europea, e dai vari paesi Italia compresa, non solo per cercare la collaborazione con la guardia costiera libica, ma anche per installare un “governo di unità” a Tripoli. Questo governo, non riconosciuto da importanti fazioni libiche
Continua a leggereEGITTO – CONTINUA LA LOTTA OPERAIA CONTRO UN REGIME BARBARO
In questi giorni, nella ricorrenza della “rivoluzione egiziana” del 25 gennaio 2011, i media italiani stanno riproponendo le indagini sull’efferato assassinio, nel gennaio dello scorso anno, del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che stava scrivendo una tesi sui sindacati indipendenti egiziani, per opera degli apparati repressivi del governo del Cairo, che negli ultimi tre anni hanno operato ben 60 000 arresti. Mentre esprimiamo la nostra forte denuncia contro questa ennesima
Continua a leggereGentiloni e Minniti nelle sabbie mobili libiche, mentre preparano la stretta sugli immigrati
L’Italia riapre l’ambasciata di Tripoli, vi insedia l’ambasciatore Giuseppe Perrone, riconferma l’appoggio al governo Sarraj, invia il Ministro degli interni Minniti a trattare una stretta sull’immigrazione dalle coste libiche che costituisce il 90% di quei 180 mila richiedenti asilo arrivati sui barconi nel corso del 2016. Il tutto a pochi giorni dall’insediamento di Trump e da un possibile nuovo corso della politica estera Usa, che ha nella Libia uno dei
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