1)Se l’Italia non ha voce 2)L´Eni punta a nuove riserve e resta a Teheran

IRAN, NUCLEARE, ITALIA CORRIERE Mer. 3/5/2006 FRANCO VENTURINI Se l’Italia non ha voce Il nuovo governo dovrà adoperarsi per ridare spazio internazionale all’ITALIA, ad esempio sulla crisi del nucleare iraniano dove l’ITALIA, primo partner commerciale dell’IRAN, è esclusa. In politica estera come in politica interna, il nascituro governo Prodi è atteso da compiti gravosi. A cominciare da quello sempre evocato e mai risolto di far ascoltare maggiormente (sperando che ce

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Se il pm scambia l´Iraq con Casalbaroncolo

ITALIA, IRAQ REPUBBLICA Lun. 1/5/2006   MARIO PIRANI L’apertura di un’inchiesta penale sull’attentato di Nassiriya è paradossale: non si vuole capire che è in corso una guerra e le azioni non si possono giudicare col metro delle inchieste penali normali. N.d.R.: alle stesse conclusioni arrivava un editoriale del CORRIERE di ieri. Le due inchieste – l´una della procura di Roma, l´altra della procura militare (che, peraltro, è ormai di competenza anch´essa

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Scheda su Attentato a Nassirya e situazione IRAK

L’attentato in cui sono morti i tre italiani arriva dopo numerosi  attentato nell’area realizzati però con ordigni rudimentali; proprio in relazione a questi attentati nel settore di Nassirya. Nella zona sono attivi sia gli sciiti di Moqtada al Sadr, sia sciiti coordinati con l’Iran, sia sunniti  che si richiamano ad Al Zarkawi. Gli sciiti controllano il quartiere a nord del PonteCharlie, uno dei tre ponti che attraversano l‘Eufrate nel centro

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Prodi: “Tragedia per tutta l´Italia”

ITALIA, IRAQ, POLITICA REPUBBLICA Ven. 28/4/2006 CLAUDIA FUSANI "Dolore per vittime e famiglie, ma la posizione sul ritiro non cambia". Bertinotti: "Non è giornata di polemiche". Alemanno: "Scappare adesso sarebbe sbagliato" Dopo l’attentato destra e sinistra fanno blocco (da BERTINOTTI ad ALEMANNO, salvo minoranze estreme): non affrettare ritiro già deciso. ROMA – Qualcuno ci prova, dall´estrema destra e dall´estrema sinistra, a usare i militari uccisi a Nassiriya per attaccare gli

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Soldati per proteggere gli aiuti l´exit-strategy del centrosinistra

ITALIA, IRAQ, POLITICA REPUBBLICA Ven. 28/4/2006   CLAUDIA FUSANI Ottobre dovrebbe essere la data limite per il disimpegno in Iraq: dovrebbero restare in 600 Minniti: "Il piano di rientro già nel decreto con cui a giugno il Parlamento dovrà rinnovare le missioni all´estero, tra cui Bagdad" La sinistra radicale contraria alla missione mista civile-militare. La neo senatrice pacifista Pisa: segnare la discontinuità tra le due operazioni Le “exit strategy” di Polo

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COME ONORARE I SOLDATI UCCISI

ITALIA, IRAQ, POLITICA CORRIERE Ven. 28/4/2006 Paolo Mieli Il nuovo governo rispetti gli impegni presi Il nuovo governo deve mantenere l’attuale linea sull’IRAQ: non una fuga ma un ritiro concordato con le autorità irachene. Linea condivisa da maggioranza e opposizione. E’ un fatto positivo, molto positivo, che il leader della maggioranza di centrosinistra uscita vincitrice sia pure di misura dalle elezioni del 9 aprile non abbia preso spunto dall’ uccisione

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No della Svezia alle esercitazioni in Italia «C’è anche Israele, Paese in guerra»

ITALIA, ISRAELE, DIFESA CORRIERE Giov. 27/4/2006   Marco Nese Le manovre aeree in programma in Sardegna. Sorpresa per la decisione Il capo dell’Aeronautica italiana al suo collega dello Stato ebraico: «Siete i benvenuti» ROMA – I militari svedesi non possono addestrarsi con quelli israeliani. Il governo di Stoccolma non vuole. La Svezia è per la pace, Israele è un Paese in guerra. Perciò niente esercitazioni insieme. La decisione ha colto tutti

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Nigeria, la fuga delle multinazionali

AFRICA, ENERGIA, ITALIA REPUBBLICA Mer. 26/4/2006   ALBERTO MATTONE I ribelli del Mend minacciano attacchi e le grandi compagnie petrolifere del delta del Niger evacuano il personale Alta tensione nel sud del Paese. La scorsa settimana uccisi 2 soldati in un attentato In NIGERIA l’attività dei ribelli mette in crisi l’esportazione di greggio; le multinazionali del petrolio (fra cui l’ENI) tagliano il personale. «Attaccheremo ancora», avvertono adesso i ribelli. E dopo

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Ma i precari non crescono

ITALIA, PRECARIETÀ CORRIERE Mer. 26/4/2006   Ichino PietroTra il 2001 e il 2005 stazionaria la quota di contratti a termine Sta sbagliando bersaglio chi mette sotto accusa la legge Biagi Ma le differenze di produttività tra lavoratori sono cresciute e ora i più deboli rischiano di «impigliarsi» nella trappola dell’ impiego fuori standard Qualche giorno fa in un talk-show televisivo abbiamo sentito un autorevole membro del governo uscente affermare che il

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Governo Prodi per il grande capitale

La truculenta, demagogica e noiosa campagna elettorale è terminata, le schede sono state messe nelle urne, i voti sono stati contati, e ricontati: il centro-sinistra ha vinto al fotofinish grazie alle liste e listerelle salite sul pullman di Prodi perché dato per vincente, ed è stato graziato alla Camera dal premio di maggioranza che aveva avversato, al Senato dal voto degli italiani all’estero seminato da un ex-missino. Il popolo della

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