Dopo i massacri, le truppe ONU. Come gli avvoltoi

Libano: nuova missione per l’imperialismo italiano Il governo italiano si appresta ad inviare 3 mila militari in Libano col berretto dell’ONU, mentre non ha ancora ritirato le truppe dall’Irak. Che non si tratti di una missione di pace, ma di influenza imperialista, risulta chiaro dal quadro della situazione.Nonostante le enormi distruzioni e un migliaio di morti civili, Israele, tra contrasti interni, ha mancato l’obiettivo di smantellare le milizie Hezbollah in

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L’intelligente ambiguità del successo politico italiano

DI Stefano Folli Il vertice europeo ha sancito un indubbio successo dell’Italia e quindi del Governo Prodi. Un successo politico e diplomatico. Nessuno può negarlo. L’Italia ha saputo tenere la scena fin dal primo minuto della crisi libanese ed è apparsa a tutti il Paese più convinto e determinato nel volere la forza multinazionale. Questo atteggiamento le ha procurato gli elogi di Bush, di Israele e del Libano. Non solo:

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L'Italia scopre che i militari sono un asset

ANALISIdi Ugo Tramballi Il Libano era bombardato da più di tre settimane; la fanteria israeliana era ormai entrata in profondità verso il Litani. Eppure i katyusha continuavano a essere lanciati senza diminuire significativamente di numero. Stupiti, gli israeliani constatavano che a dispetto delle previsioni degli strateghi e dei loro servizi segreti, la catena di comando Hezbollah continuava a funzionare. Nessun esercito di pace o di guerra si schiera in un

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E se i militari scoprissero che la guerra non è più l’«extrema ratio»?

Lidia Menapace Israele propone che sia l’Italia a guidare la spedizione, anche il Libano sembra non sia contrario. Questo può lusingarci, ma credo che l’Europa attraverso i suoi ministri degli Esteri debba stabilire i modi le forme le procedure e gli obiettivi, e non possa lasciarsi dettare l’agenda dai contendenti, sarebbe come se le squadre dettassero il regolamento degli arbitri. Penso che satrebbe bene stabilire che le truppe delle N.

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Eni più vicino agli zar dell´energia nonostante le tensioni sul gas

LUCA IEZZI Scaroni pronto a realizzare con Gazprom un impianto a San Pietroburgo. Avanti le trattative sul petrolio Possibile la sigla entro la fine dell´anno dell´atteso accordo tra i due gruppi SCARONI (a.d. Eni): se ALGERIA e RUSSIA fanno cartello nella vendita del gas, è controproducente smembrare la Snam in tanti compratori; meglio diversificare i fornitori col trasporto di gas via mare. Rimane l’ipotesi di scambio: accesso dell’Eni agli investimenti

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"Fisco, la Cdl non ha aiutato le famiglie"

L. Gr. Analisi dell´Ocse sulle riforme tributarie del governo Berlusconi. Sotto accusa anche le complicazioni burocraticheOCSE: le riforme fiscali di BERLUSCONI hanno aiutato più le imprese che le famiglie (N.d.R.: un anticipo del taglio del cuneo fiscale?). Le imprese subiscono già una pressione fiscale inferiore alla media UE (nonostante chiedano “misure per la competitività”), le famiglie superiore. ROMA – Il Fisco italiano vuole più bene alle imprese che alle famiglie:

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Immigrati, il premier chiama Gheddafi/I rapporti tra Italia e Libia

Si è parlato anche dell´autostrada in Libia. Il Viminale: permessi validi fino all´arrivo del rinnovo Dal paese nordafricano parte un traffico di migliaia di clandestini diretti verso l´Italia ROMA – Immigrazione, al primo punto. Ma anche forniture energetiche, risarcimenti e la questione dell´autostrada che tanto sta a cuore a Tripoli e che dovrebbe unire l´Egitto alla Tunisia attraversando tutta la Libia. Il premier Prodi ne ha parlato in una lunga

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Prodi apre all´Iran: un ruolo essenziale

Francesca Caferri Nuove critiche al governo Olmert in un´intervista a un giornale egiziano. D´Alema al telefono con il ministro degli Esteri siriano Il centrodestra attacca il premier: dimentica le minacce a Israele Mentre D’ALEMA contatta il ministro degli Esteri sirano, PRODI propone un colloquio diretto con l’IRAN per risolvere la crisi fra ISRAELE e LIBANO. ROMA – Passa per Damasco e per Teheran la via italiana alla pace in Medio

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Quel vertice in gran segreto tra Damiano, sindacati e imprese per «dividere» il cuneo fiscale

Sergio Rizzo Il nodo della ripartizione delle risorse ROMA — All’«incontro che non c’è mai stato», come una fonte bene informata lo definisce, allo scopo di sottolinearne la riservatezza, hanno partecipato in sei. C’erano il ministro del Lavoro Cesare Damiano, il vicepresidente della Confindustria con delega per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, il direttore generale dell’organizzazione Maurizio Beretta e i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni, e

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"Cittadinanza per gli immigrati"

CATERINA PASOLINI Ecco il ddl del governo: basteranno 5 anni per diventare italiani Diritto di voto. Anche un giuramento per i neoitaliani Stretta sui matrimoni misti I bambini nati nel nostro Paese acquisiranno la nazionalità automaticamente L´iniziativa di Amato mette l´Italia in linea con paesi come Inghilterra e Francia ROMA – Nascere, studiare o avere un lavoro in Italia per anni e restare comunque stranieri. Per migliaia di bambini figli

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