Il vile baratto di al-Sisi: maxi-tendopoli in cui rinchiudere un milione e mezzo di palestinesi, in cambio di 10 miliardi dal FMI – Mike Whitney

Riportiamo questo contributo del Pungolorosso: Riprendiamo, nella traduzione di A. P., un documentato articolo di M. Whitney, che porta alla luce quale lurido scambio ai danni del popolo palestinese della striscia di Gaza si stia perfezionando in questi giorni tra l’Egitto di al-Sisi e il FMI – ennesima prova del sistematico tradimento della causa palestinese da parte di tutte le borghesie arabe, nessuna esclusa, e quella egiziana in testa. Ha

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La memoria di ieri e il massacro di oggi

Col pretesto della Giornata della Memoria, il governo ha vietato le manifestazioni contro il massacro a Gaza previste per oggi, come se la memoria dovesse servire a scordarci i massacri che avvengono sotto i nostri occhi. In tutte le manifestazioni per la Palestina contro i massacri di popolazione inerme a Gaza non abbiamo sentito un solo insulto agli ebrei, ma la denuncia della politica razzista, colonialista e genocida del governo

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Appello del sindacato israeliano Maan per consentire ai lavoratori palestinesi di tornare al lavoro in Israele (italiano – english)

Riprendiamo e traduciamo un appello del sindacato israelo-palestinese MAAN perché il governo Netanyahu ponga fine al blocco dei 200 mila lavoratori frontalieri palestinesi della Cisgiordania. Diciamo subito che da un lato condividiamo la richiesta, dall’altro respingiamo la logica nazionalista e aziendalista che domina questo testo, che sembra scritto quasi sotto dettatura delle tante imprese israeliane, soprattutto del settore edile, a rischio ormai di bancarotta. Il testo registra un’altra delle acute contraddizioni che

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I lavoratori edili indiani rifiutano l’accordo sull’esportazione di manodopera verso Israele come “losca manovra”, e riaffermano la solidarietà con la Palestina

Riprendiamo da Peoples Dispatch del 5 gennaio (nella traduzione di Giulia Luzzi) un articolo di Tanupriya Singh relativo all’accordo India-Israele per l’importazione di lavoratori indiani, soprattutto per i settori edile e dell’assistenza, in sostituzione di loro compagni di classe palestinesi, ai quali il governo sionista ultrareazionario e razzista di Israele ha revocato il permesso di lavoro. L’accordo è stato concluso qualche mese fa, ma la sua accelerata messa in opera è stata effettuata dopo il 7 ottobre. La

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L’arresto e la detenzione di bambini palestinesi, una documentazione fotografica – Comitato permanente contro le guerre e il razzismo, Marghera

Un ringraziamento speciale alla compagna di lotta Sagi per la costruzione di questa documentazione fotografica su un aspetto tutt’altro che secondario della dominazione coloniale sionista – una dominazione da sradicare per sempre dalla terra di Palestina. Queste foto sono un fedele autoritratto della “superiore civiltà sionista” e dell’opera di “civilizzazione” portata da essa in Palestina, nonché un fedele ritratto dei suoi protettori e complici – tre nomi individuali, per quello che

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L’assemblea di Bologna “Dalla liberazione della Palestina alla liberazione del proletariato e delle masse oppresse” (10 dicembre 2023): gli interventi, i saluti internazionali, la risoluzione finale

Poiché non dobbiamo vendere a nessuno la fontana di Trevi, è giusto dire che la partecipazione alla assemblea di Bologna di domenica 10 dicembre è stata al di sotto delle necessità e, in parte soltanto, delle aspettative. Stiamo già discutendo i differenti perché sia di carattere occasionale e locale, sia di più ampia portata (abbiamo appena ricevuto da Londra un messaggio che dice: purtroppo sabato 9 alla manifestazione per la

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Una fabbrica di omicidi di massa: dentro i bombardamenti calcolati di Israele su Gaza

In nome della lotta al “terrorismo” lo Stato sionista sta attuando una delle più massicce operazioni terroristiche della storia, ai danni di una popolazione che, chiusa su tre lati da Israele e uno dall’Egitto, non ha neppure possibilità di fuga. Riportiamo la traduzione di un’inchiesta della rivista online +972 Magazine e Local Call, basata in Israele, che sulla base di informazioni fornite dagli stessi militari israeliani denuncia il fatto chegli

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GAZA, Finita la tregua, riprende la pulizia etnica?

La tregua è finita, dopo appena sei giorni durante i quali la mattanza si è interrotta e un po’ di aiuti umanitari hanno portato un limitato sollievo agli sfollati di Gaza, calcolati ormai in 1,6 milioni su una popolazione anteguerra di 2,3 milioni. L’auspicio che la tregua si trasformasse in cessate il fuoco è miseramente fallito. Adesso inizia la infowar per decidere di chi è la colpa. Per certo Netanyahu

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Riyad: i falsi amici della causa palestinese

Riportiamo il commento sul vertice arabo-islamico pubblicato dal Pungolo Rosso Si è concluso a Riyad il vertice congiunto fra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica: all’ordine del giorno era ovviamente il massacro dei Palestinesi di Gaza ad opera delle forze armate israeliane – con l’appoggio determinante di Stati Uniti, Unione europea, Italia. Una riunione “d’emergenza” che si è tenuta dopo ben 35 giorni di massicci bombardamenti sulla Striscia e che l’Arabia

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