Dall’Iran al Nord Africa, sciiti o sunniti, i lavoratori proseguono nelle lotte

Questo è il terzo di tre articoli sulle lotte di classe in nordafrica; il primo è stato pubblicato il 17/12/2014, il secondo il 21/12/2014. L’esempio dell’Iraq e dell’Egitto ci dimostra che lo scontro di classe prosegue anche in condizioni politiche difficilissime. Questo vale per altri paesi mussulmani. Iran Nonostante il serio rischio per la propria sicurezza personale, il 16 novembre 2014 oltre un migliaio di lavoratori edili hanno protestato dinanzi

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Israele, il quadrilatero militare e il nuovo affollamento nel Mediterraneo Orientale

Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile. Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti

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L’Italia in Kurdistan: finché c’è guerra c’è speranza

Dopo l’approvazione delle commissioni parlamentari Esteri e Difesa di Camera e Senato, l’Italia si appresta a fornire armi alle forze armate del Kurdistan iracheno. Come faceva notare il ministro della Difesa Roberta Pinotti, “non era necessario un voto ma il governo ha voluto comunque questo passaggio parlamentare”: le scelte politiche le fanno i governi, al più i parlamenti ratificano. Le forniture belliche saranno uno strumento per contenere l’avanzata dell’IS, per

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Crisi irachena: quando lo zoppo dà dello sciancato allo storpio

Gli Usa stanno bombardando in Iraq il “diavolo” di turno, l’ISIS, per difendere i cristiani cacciati dalle loro case e gli Yazidi che muoiono sulle montagne. Nessuno si era mosso per i 500 mila iracheni, in maggioranza curdi e turkmeni che in giugno erano fuggiti da Mosul, conquistata sempre dall’ISIS. Un anno fa parecchi repubblicani Usa intimavano “Obama armi gli islamici (di Siria) contro il diavolo Assad”, precisando “qualsiasi tipo

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Scene di guerra a Gaza

Com’era prevedibile, mentre Hamas continua a mandare missili contro Israele, i raid israeliani su Gaza hanno prodotto i primi 40 morti, più un elevato numero di feriti, distruzioni di case ecc. Il governo israeliano ha già allertato 40 mila riservisti e viene data per probabile una invasione di terra. Non è uno scenario nuovo, purtroppo. Anche solo limitandosi agli ultimi dieci anni la sequenza di Hamas che rapisce un o

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Il risultato non voluto della crisi irachena

Per l’ennesima volta si combatte in Iraq e le cancellerie occidentali sono in tensione, non per i morti o i profughi, ma perché il conflitto è pericolosamente vicino alle raffinerie di Irbil e Baiji e rischia di mettere in discussione i rifornimenti, le concessioni di sfruttamento, gli accordi siglati. Anche se l’Iraq ha minore importanza rispetto al passato come produttore e anche se i pozzi più importanti si trovano a

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Le guerre dimenticate: Siria e Libano

Dopo 4 anni di guerra civile, 150 mila morti, 2 milioni e mezzo di sfollati, enormi distruzioni e lo sprofondamento delle condizioni di vita per la massa dei proletari rimasti, dobbiamo osservare come quella che era iniziata come una rivolta popolare è divenuta uno scontro tra potenze (regionali e mondiali) che fanno cinicamente leva sui contrasti etnico-religiosi per esercitare una propria influenza nell’area. Se una indicazione possiamo dare, è che

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Il Futuro dell’Opec/Wsj: l’investitore saudita Alwaleed, il petrolio e gas da scisti minaccia l’economia saudita

Medio Oriente, Arabia Saudita, Opec, USA Stratfor       131204   Il Futuro dell’Opec – Due le principali sfide poste all’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, che produce ancora il 40% del petrolio mondiale, ma la cui supremazia si è andata indebolendo. – 1. una sfida a breve termine rappresentata dalla nuova ondata di produzione extra Opec, in particolare forte crescita della produzione petrolifera degli USA, a circa 8 milioni di b/g, e

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Hollande : «Sono e sarò sempre amico di Israele»/Libération: Rompere il silenzio per permettere una pace

Mo, potenze, Iran, Israele, Francia, Germania, Usa Le Figaro       131115 Hollande : «Sono e sarò sempre amico di Israele» Nel quadro dei negoziati Usa-Iran da cui è esclusa Francia ed Europa, –                    il presidente francese Hollande – in difficoltà in Francia con un livello di popolarità sceso a novembre al 20%, il più basso di un presidente della V Rep., si reca per la prima volta in Israele, e nella

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Assieme ai dittatori nella guerra

Gfp     131112   Assieme ai dittatori nella guerra (II)   –                    Assieme ad Arabia Saudita e Qatar l’Occidente si attrezza per creare un contrappeso all’Iran,   –                    che dal 2003, uscito di scena il rivale Irak, potrebbe divenire la potenza egemone del Medio Oriente.     –                    La Germania continua a armare gli Emirati Arabi Uniti (EAU), il maggior acquirente di armi tedesche al di fuori della Nato già dal

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