Contro il terrorismo “islamista” e l’islamofobia imperialista, per l’unità internazionale degli sfruttati

Si è consumato a Parigi, nella redazione del giornale satirico “Charlie Hebdo” e nel quartiere attiguo, l’ennesimo sanguinoso episodio di una guerra senza esclusione di colpi che ha come epicentro il Medio Oriente e che si irradia in mille modi anche nelle cittadelle dell’imperialismo. Quello stesso imperialismo che, non dimentichiamolo, utilizza cinicamente ogni strumento (a partire dal terrorismo di Stato fino ai gruppi terroristici più disparati) per condurre la sua

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Contro il terrorismo “islamista” e l’islamofobia imperialista, per l’unità internazionale degli sfruttati

Si è consumato a Parigi, nella redazione del giornale satirico “Charlie Hebdo” e nel quartiere attiguo, l’ennesimo sanguinoso episodio di una guerra senza esclusione di colpi che ha come epicentro il Medio Oriente e che si irradia in mille modi anche nelle cittadelle dell’imperialismo. Quello stesso imperialismo che, non dimentichiamolo, utilizza cinicamente ogni strumento (a partire dal terrorismo di Stato fino ai gruppi terroristici più disparati) per condurre la sua

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L’esperienza di Kobanê vivrà

L’articolo tradotto dal sito di Solidarité Ouvrière ci richiama alla mente un episodio analogo della Seconda Guerra Mondiale, la rivolta di Varsavia (1º agosto – 2 ottobre 1944). Là l’insurrezione guidata dall’esercito nazionale polacco contro l’occupazione nazista fu lasciata sola e quindi ferocemente schiacciata nella consapevole indifferenza di Churchill, ufficialmente “protettore” dei polacchi, e dall’Armata rossa che attese la carneficina prima di “liberare” la città. A suggello della tragedia il

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Pagine Marxiste n. 36 (luglio 2014)

UNA POLITICA COMUNISTA TRA STRATEGIA ED AZIONE (Editoriale) “Unipolarismo” italiano nelle convulsioni dell’UE (ELEZIONI EUROPEE 2014) Sviluppo ineguale e crisi italiana Ucraina: una storia di oppressione borghese e di competizione imperialista Energia, potenze e classi La guerra delle Tar Sands in Nord America CENTO ANNI FA SCOPPIAVA LA PRIMA GUERRA MONDIALE (Guerra di spartizione, guerra di rapina) Un libro magnifico (Letture e recensioni) Per scaricare il pdf cliccare qui.

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Le guerre dimenticate: Siria e Libano

Dopo 4 anni di guerra civile, 150 mila morti, 2 milioni e mezzo di sfollati, enormi distruzioni e lo sprofondamento delle condizioni di vita per la massa dei proletari rimasti, dobbiamo osservare come quella che era iniziata come una rivolta popolare è divenuta uno scontro tra potenze (regionali e mondiali) che fanno cinicamente leva sui contrasti etnico-religiosi per esercitare una propria influenza nell’area. Se una indicazione possiamo dare, è che

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Contro gli interventi imperialisti in Ucraina

Contro ogni nazionalismo borghese, per l’unione internazionalista del proletariato contro i suoi sfruttatori Quando l’Ucraina divenne una repubblica indipendente aveva 51 milioni di abitanti; ora 46 milioni: quasi 7 milioni di emigrati, una drastica riduzione dell’aspettativa di vita hanno diminuito la popolazione di 5 milioni; questo è il terribile bilancio di un fallimento economico, sociale e civile, di cui anche la borghesia e piccola borghesia italiana è profittatrice, utilizzando le

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4 Novembre 1918: una “vittoria” imperialista

In molte piazze d’Italia -dai grandi centri ai paesi più piccoli- si può ancora oggi scorgere, scolpito sui muri degli edifici pubblici o sotto statue e monumenti, il famoso “bollettino della vittoria” della guerra ’15-’18, firmato dal comandante di Stato Maggiore Armando Diaz il 4 novembre del 1918. Come molti di noi hanno ormai imparato a memoria, esso così inizia: “La guerra contro l’Austria-Ungheria che sotto l’alta guida (sic) di

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Siria: contro la nuova guerra imperialista “umanitaria”

Contro ogni imperialismo e borghesia nazionale Contro l’imperialismo italiano A fianco del proletariato siriano e mediorientale Il dito dell’imperialismo Usa è pronto a premere il grilletto di una nuova avventura militare contro la Siria, prendendo come pretesto l’uso del gas nervino contro i civili da parte del regime di Assad. A fianco degli Usa si sono collocati prontamente altri imperialismi (Francia) e voraci borghesie di area (come Turchia, Arabia Saudita

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Pagine Marxiste n. 1 (gennaio 2004)

Editoriale – Capitali ed armi nella contesa imperialista (Irak)Centralità tedesca e influenza americanaDivisioni nazionali e mutamento europeoIl fallimento del vertice di Bruxelles nel dibattito tedescoIrak: la CPA reprime la classe operaia (Imperialismo italiano complice)La “lunga marcia” della ristrutturazione ferroviaria in Europa (I)Crollano i grandi gruppi, avanzano i medi (La ristrutturazione degli anni ’90)Anni ’90: rinunce salariali, lauti profitti e perdurante debolezza industriale (Piccolo é brutto)LA LEZIONE DI UNO SCIOPERO

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