L’offensiva in Irak si scontra con una ondata di nuova violenza dei ribelli

L’offensiva in Irak si scontra con una ondata di nuova violenza dei ribelli JOHN F. BURNS Iraqi Offensive Met by Wave of New Violence From Insurgents By JOHN F. BURNS BAGHDAD , Iraq, May 29 – The largest Iraqi-led counterinsurgency operation since the downfall of Saddam Hussein set off a violent backlash on Sunday across Baghdad. At least 20 people were killed in the capital, 14 of them in a

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Resistenza e lotta di classe

Per i comunisti rivoluzionari, l’attualità della Resistenza e della lotta antifascista sta nell’istinto di classe che la lotta antifascista ha portato con sé. Un istinto che neanche i limiti che l’egemonia borghese riuscì ad imporre al moto resistenziale, ingabbiandolo, sono riusciti a cancellare, nonostante sessant’anni di retorica patriottica costruita dalle correnti politiche staliniste, cattoliche, liberali, che influenzarono la direzione della Resistenza.Oggi, sessant’anni dopo, siamo di nuovo a ricordare l’attualità della

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Due anni di massacri in Iraq
Contro l’imperialismo italiano

Sono passati due anni dall’invasione anglo-americana dell’Irak e poco meno dalla partecipazione italiana all’occupazione. Due anni, probabilmente oltre 100 mila morti, mezzo paese in rovina, e ancora massacri quotidiani, mentre la resistenza baathista-sunnita appare tutt’altro che domata e alimenta la guerra civile.Dopo un decennio di sanzioni ONU pagate dalla popolazione civile (e che hanno permesso a Saddam, accoliti baathisti e amici occidentali, anche italiani, di arricchirsi scandalosamente con i traffici

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Rifinanziata l’occupazione italiana in Iraq
Dal Parlamento un sì e un no imperialisti

Al voto in Senato per il rifinanziamento della missione militare in Iraq, la sinistra parlamentare ha votato no. Ma era un “sì, se solo” il governo avesse accettato di mettere un distintivo ONU o UE sulla divisa delle truppe italiane, offrendo una foglia di fico al loro patriottismo imperialista.Piero Fassino (Segr. Ds): “Se il Consiglio di sicurezza ci dice che la presenza italiana è utile, allora ha un senso restare”

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Giulio Fraticelli, capo di Stato maggiore dell’E.I.:«Ma restare è una questione d’onore»

MILANO • Perché continuare a finanziare una missione militare in Irak che è già costata 620 milioni di euro? Proviamo a chiederlo al generale Giulio Fraticelli, il capo di stato maggiore dell’Esercito.« Credo che in questo momento, soprattutto dopo le elezioni, sia importante non abbandonare gli iracheni, dimostrare che siamo ancora impegnati a sostenere la ricostruzione del Paese. E poi l’Italia ha preso un impegno nei confronti degli alleati: restare

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Nessuna speranza per il Darfur

Africa – Sudan – Darfur – Onu Die Welt Thomas Knemeyer font-weight: bold”> · Il motivo principale delle violenze del governo sudanese nel Darfur è dato l’apertura di nuovi campi petroliferi nel Sud-Est della regione, che in seguito al recente accordo vengono sfruttati assieme ai ribelli cristiani del Sud e che saranno divisi con la Spla del nuovo vice-presidente John Garang. · In dicembre, la società petrolifera di Stato, Sudapet,

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Dopo le elezioni in Irak c’è il rischio di una guerrra civile?

Die Welt 05-01-30 Henry Kissinger; George Schultz § Nel prossimo futuro gli Usa dovranno essi stessi introdurre una parte consistente delle necessarie misure per la repressione dei ribelli in Irak. § In tale situazione, agire in modo affrettato abbandonare le operazioni militari e impegnarsi in una missione di addestramento potrebbe creare un vuoto di sicurezza, che consentirebbe ai ribelli di riunire le proprie forze. § Un prospettiva realistica di ritirata

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