In Irak continuano i massacri, da una parte e dall’altra. Il grosso dei morti sono civili, operai, donne, bambini, sia da parte sciita che sunnita, ma si contano solo i soldati americani (oltre 2 000 “volontari”, in gran parte proletari costretti a fare da carne da cannone per avere la cittadinanza, per avere pagati gli studi).Sotto le lenti deformanti della campagna elettorale tutti gli attori cercano di confondere le carte.
Continua a leggereTag: Guerra
Bush accusa i critici partigiani di danneggiare lo sforzo bellico
Usa, pol. interna, guerra, Irak Nyt 05-11-11 Bush accusa i critici partigiani di danneggiare lo sforzo bellico RICHARD W. STEVENSON Consapevole che negli ultimi anni i democratici sono stati tra loro divisi e indecisi sulle alternative da proporre alla politica di Bush in Irak, Bush basa la sua strategia di contrattacco: – su difesa e interesse nazionale, tema che gli ha sempre portato consensi; ricordando che – nel 2003, prima
Continua a leggere«Falluja, le prove della strage al fosforo»
Intervista al giornalista di Rainews24, Sigfrido Ranucci, autore dell’inchiesta. Tra i testimoni, il marine Jeffe Engleart che ieri ha zittito il Pentagono TOMMASO DI FRANCESCO Non è la prima volta che con un servizio televisivo Sigfrido Ranucci, 44 anni e dal 1999 redattore di RaiNews-24, provoca un vero finimondo. E’ già accaduto recentemente con la pubblicazione di un Rapporto dell’Eni che, sei mesi prima della guerra all’Iraq nel marzo 2003,
Continua a leggerel’8 per mille……….e l’imperialismo italiano
Irak I lavoratori pagano per una missione di "pace" che produce una media di 30 morti al giorno, il giornale della Confindustria ci dice quanto (sole24ore, 23/8/2005) "Circa un miliardo e trecentomila euro. È questo il conto della missione italiana in Irak." "..Almeno fino a tutto il 2005. Per il prossimo anno infatti il Governo dovrà stanziare nuove risorse per la partecipazione all’operazione " Antica Babilonia", come per altro avviene
Continua a leggereGli americani informano che alcune bombe usate in Irak sono costruite in Iran
Pol. int.le, Irak, guerra, Iran, armamenti, Usa Nyt 05-08-06 Gli americani informano che alcune bombe usate in Irak sono costruite in Iran Eric Schmitt Molte delle nuove e più sofisticate bombe usate in Irak contro le forze americane e governative sono state progettate e spedite dall’Iran; ciò fa ipotizzare un nuovo ambito di cooperazione tra sciiti iraniani e sunniti iracheni per espellere gli americani, obiettivo contrastante con la volontà iraniana
Continua a leggereGli iracheni sollecitano i donatori a stanziare altri miliardi di aiuti alla ricostruzione
Gli iracheni sollecitano i donatori a stanziare altri miliardi di aiuti alla ricostruzione James Glanz
Continua a leggereI dati mostrano un crescente numero di vittime tra gli iracheni a causa dei ribelli
I dati mostrano un crescente numero di vittime tra gli iracheni a causa dei ribelli Sabrina Tavernise
Continua a leggereAl-Qaida come sistema di Franchising
Al-Qaida come sistema di Franchising Maxim Worcester Terrorismo, guerra, mondo arabo Die Welt 05-07-09 Al-Qaida è un’associazione lasca di piccoli gruppi indipendenti di terroristi tenuti assieme solo dalla loro ideologia, una “filosofia ispiratrice”: la nuova generazione di terroristi non è controllabile. Le “guerre sante”, oggi soprattutto la guerra in Irak, servono per mobilitare ideologicamente e come centri di formazione di nuove generazioni di terroristi contro l’Occidente. Al-Qaida comparve pubblicamente per
Continua a leggereMolti caduti
Sarebbero 12 i soldati tedeschi, operanti in segreto nel “Kommando Spezialkräfte”, caduti in Afghanistan; il denaro degli aiuti umanitari va in gran parte al mantenimento delle Ong; cresce la resistenza agli occupanti, e lo scontento della popolazione. Il ministro tedesco della Difesa ha recentemente dichiarato, apparentemente senza motivazioni dirette, che l’opinione deve prepararsi alla morte di soldati negli interventi militari internazionali. Il ministro afgano della Difesa ha confermato che l’offensiva
Continua a leggereGli Usa rispndono con addestramenti militari nei paesi africani da dove provengono forze in appoggio degli insorti iracheni
Eric Schmitt In aumento i combattenti islamici provenienti dall’Africa a nord e sud del Sahara, che si uniscono alla resistenza irachena e la finanziano, contro americani e forze del governo iracheno. Rispetto all’appoggio fornito da Siria o Arabia Saudita quello proveniente dall’Africa è tuttavia limitato: ¼ dei 400 combattenti stranieri catturati in Irak, ¼ viene dall’Africa, secondo il comando militare europeo, che sorveglia operazioni militari nella maggior parte del continente
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