Dopo Kobane, Afrin

Come da tempo aveva minacciato, Erdogan ha iniziato l’invasione di Afrin, una enclave curdo siriana, all’estremità nord del governatorato di Aleppo, sul confine turco-siriano. E’ una striscia di terra strategicamente decisiva per un eventuale territorio unificato e autonomo curdo in terra siriana, perché solo una striscia di terra la separano da Kobane e dalla Rojava, l’altro territorio curdo-siriano. Strategica anche perché un’altra striscia di terra, appartenente alla Turchia, la separa

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“Scippo” della quarta sponda?

Il clamoroso incontro nel castello di Saint-Cloud, alle porte di Parigi, tra i “fratelli nemici” della Libia Al Sarraj (presidente del consiglio presidenziale di Tripoli) e Haftar (comandante dell’esercito nazionale, Tobruk), con Emmanuel Macron come mediatore, è un duro colpo alle ambizioni dell’imperialismo italiano in tutta l’area nord africana e sud mediterranea. Ambizioni che furono a suo tempo definite come “Quarta Sponda” delle mire espansionistiche italiane. Il contenzioso tra l’imperialismo

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I COMUNISTI ITALIANI E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA. La stampa clandestina (1936-1939)

MIRELLA MINGARDO I COMUNISTI ITALIANI E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA. La stampa clandestina (1936-1939) 246 pagine, 640 note parte delle quali biografiche QUADERNI DI PAGINE MARXISTE – IV BIANCA La bibliografia sulla guerra di Spagna si arricchisce della dettagliata ricerca storica di Mirella Mingardo, che si concentra sull’azione dei volontari italiani in particolare i comunisti, da quelli “ufficiali” agli eretici, questi ultimi inquadrati nella Colonna Lenin del POUM, con l’obiettivo

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I missili e i bambini

Con 59 missili contro la base siriana di Shayrat, Donald Trump ha messo i piedi nel piatto del suo ospite Xi Jinping, e mandato un messaggio al suo aspirante amico Vladimir Putin. Dopo aver mandato un migliaio di marines con l’artiglieria pesante ad assicurare che gli USA abbiano la parola decisiva nella presa di Raqqa contro l’ISIS, dopo lo smacco di Aleppo, i missili Tomahawk su Shayrat sono un avviso

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MEDIO ORIENTE – REPRESSIONE ANTIOPERAIA IN IRAN L’ALTRA GUERRA

Siamo quotidianamente bombardati dalle notizie sulla guerra condotta per un diverso assetto delle sfere di influenza, la conquista di territori, etc. in Medio Oriente dalle potenze globali e locali, guerra in cui il feroce e sanguinario sedicente califfato ISIS è solo una delle fazioni borghesi in lotta, che però ha avuto la particolare funzione di catalizzare e giustificare il conflitto in atto agli occhi dell’opinione pubblica. Sui media borghesi si

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ALEPPO, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Ad Aleppo, una delle più antiche città del mondo abitata ininterrottamente dall’antichità da una variegata popolazione composta da arabi, armeni, curdi, circassi e turchi, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, dal 2006 “Capitale culturale del mondo islamico”, è in atto una “totale catastrofe umanitaria”, come denuncia un portavoce dell’Osservatorio per diritti umani dell’Onu. Secondo l’Onu vi sarebbero 100.000 persone senza cibo e medicinali bloccate in un’area sempre più ristretta ancora sotto il

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L’ospedale “corazzato” per la guerra di Libia

200 parà per guardare le spalle a 100 medici e infermieri (tutti militari). Dove? A Misurata, in Libia. Quando? Il governo italiano vara la spedizione il giorno dopo che le truppe del generale Haftar hanno preso (una volta tanto non col ferro e col fuoco, ma con le bustarelle) quattro porti petroliferi… Che si tratti di una missione umanitaria nessuno la beve. L’Italia entra in guerra. I miliziani feriti da

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Un’estate di sangue e di sbarchi

Nella ripresa sonnacchiosa del dopo vacanze, gli italiani hanno prestato un orecchio distratto agli entusiasmi post olimpici, all’emergenza immigrati, diventata normalità, e al pericolo terrorismo. Poi la doccia fredda del terremoto. Come al solito molti morti, non solo per “fatalità” ma anche per le “solite” speculazioni edilizie, una delle tante che hanno lasciato una scia di sangue per tutto il dopoguerra. Morti per “cause capitalistiche” qui; morti per le guerre

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Rapporto Chilcot: atto d’accusa contro gli imperialismi. E in Iraq il massacro continua.

Non avevamo bisogno di leggere il Rapporto Chilcot per sapere che Blair e i suoi consiglieri si inventarono le “armi di distruzione di massa” per scatenare la guerra all’Iraq del 2003, e non ne aveva avuto bisogno il milione e più di persone che il 25 febbraio 2003 manifestarono per le strade di Londra contro la guerra, inascoltate dal governo inglese. La verità storica emerge 13 anni dopo, quando non

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Il 18 marzo sciopero generale: contro il governo, contro la guerra

Lo “sciopero generale” proclamato da CUB, SI Cobas e USI AIT per venerdì 18 marzo pone obiettivi in gran parte condivisibili (l’opposizione alla guerra, al jobs act, la difesa della libertà di sciopero e di organizzazione sindacale contro gli accordi sulle rappresentanze, il rilancio della contrattazione nazionale contro l’aziendalizzazione e individualizzazione dei rapporti di lavoro, l’aumento dei salari e la riduzione dell’orario, la libera circolazione delle persone e la parità

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