Un terremoto politico nella Germania (e nell’UE) in crisi

Le elezioni di domenica in Turingia e Sassonia, per quanto abbiano coinvolto meno del 10% della popolazione totale della Germania, sono state senza dubbio una scossa tellurica nella politica tedesca e, di conseguenza, europea. L’affermazione prepotente dell’AfD nella destra e quella della BSW, l’Alleanza Sahra Wagenknecht, nella (per così dire) sinistra indicano, dopo le europee, una chiara linea di tendenza, probabilmente non di breve periodo. Sulla stampa italiana assatanata di

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Genova: porto paralizzato! Una forte giornata di lotta che indica la strada per un’opposizione di classe al riarmo e all’economia di guerra – SI Cobas

Genova: porto paralizzato, traffico in tilt, enormi danni e ritardi per armatori e terminalisti: una giornata di lotta che indica la strada per un’ opposizione di classe al riarmo e all’economia di guerra. Nella giornata di ieri, martedí 25 Giugno, varco San Benigno, Albertazzi, Etiopia e Lungomare Canepa bloccati contemporaneamente per quasi 10 ore con file interminabili di camion fermi, mentre altre centinaia di persone si sono dirette verso il

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Quanti morti per un milione di dollari? Il grande business della guerra

Quando parlano di affari, alle volte i capitalisti parlano chiaro. In un articolo del 18 febbraio dal titolo: Come la guerra in Europa spinge l’economia statunitense, il Wall Street Journal scrive che grazie alla guerra in Ucraina Questo, dicevamo, significa parlar chiaro. La guerra è un affare. Che loro misurano in miliardi di dollari. Noi invece la misuriamo in centinaia di migliaia di morti e di mutilati, al 99% proletari,

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Milano, 11 giugno, Assemblea internazionalista contro la guerra in Ucraina

Milano, 11 Giugno 2023Auditorium Teresa Sarti StradaViale Ca’ Granda 19ore 10.30 – 17.30 Milano, 11 giugno, Assemblea per rilanciare l’iniziativa di classe, internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina – FC, FGC, Iskra, TIR La guerra in atto tra il blocco USA-NATO-UE e Federazione Russa nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sul campo, centinaia di migliaia di soldati combattono un conflitto sanguinosissimo, con una terribile distruzione

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Contro la guerra, internazionalismo proletario!

12 mesi di guerra Decine di migliaia di morti, ucraini ma anche russi Milioni di sfollati, un paese distrutto NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA! Non si tratta di parteggiare per Putin o Zelensky-Biden. Non si tratta di essere neutrali o equidistanti, ma di opporsi a entrambi gli schieramenti bellicisti, per rovesciare il sistema di cui fanno parte, che genera la guerra. A partire da casa nostra. Occorre costruire un terzo fronte,

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Como, 25/2, assemblea: UCRAINA: VASO DI COCCIO TRA VASI DI FERRO

Dopo aver approfondito con la testimonianza di Yuri Colombo la situazione sul lato russo della guerra in corso, proviamo a gettare un po’ di luce sulla realtà di Kiev. La Nato e l’Europa Occidentale appoggiano con un costante flusso d’armi, quantificabile in decine di miliardi dollari da parte degli Usa e in 0,5 da parte dell’Italia e con un probabile supporto d’intelligence un paese, di cui, ad una riflessione approfondita,

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Ucraina, renitenza contro il massacro

La guerra in Ucraina assume sempre più i caratteri della barbarie. Costretti ad arretrare su gran parte dei fronti, da tre mesi i russi stanno concentrando le loro risorse belliche non sulla conquista di territori, ma sulla distruzione delle infrastrutture, soprattutto energetiche, dell’Ucraina. Milioni di persone senza elettricità, che nelle città significa anche senza acqua e riscaldamento nel gelo invernale. Certo enormi disagi e sofferenze, che tuttavia anziché fiaccare la

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Russia, mobilitazione militare e società

Proponiamo la lettura della sintesi di alcuni articoli tratti per lo più da pubblicazioni indipendenti russe (almeno così si autodefiniscono) riguardanti la recente chiamata alle armi di Putin per la continuazione della guerra in Ucraina. Putin cerca di prolungare la guerra arruolando centinaia di migliaia di riservisti, puntando sulla possibilità che il collasso economico in Ucraina o i disordini politici in Europa o negli Stati Uniti possano aprire opportunità per la

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LE PROTESTE CONTRO MISERIA E FAME, AGGRAVATE DALLA GUERRA (2)

Sri Lanka, lontano dai riflettori una crisi e una rivolta senza precedenti La gravità della situazione economico-sociale e lo svolgimento delle proteste nello Sri Lanka presentano diverse similitudini con quelli del Perù, un’ulteriore conferma che le cause dei disastri in corso sono da ascrivere al comune sistema economico-sociale, il capitalismo. Il 31 marzo, con il lancio di mattoni, e incendi appiccati davanti alla residenza privata del Presidente, è esplosa nello

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LE PROTESTE CONTRO MISERIA E FAME, AGGRAVATE DALLA GUERRA (1)

I media dei principali Paesi imperialisti danno voce ai timori per la crescita delle proteste contro il carico che la guerra impone ai lavoratori e agli strati popolari più disagiati, come quelle in Perù e nello Sri Lanka, che si aggiunge ai problemi precedenti di varia origine, di cui la pandemia Covid-19 è il fattore più recente. Quelli statunitensi si sono particolarmente occupati di quanto accade in Perù, dato l’interesse

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