Le manifestazioni contro l’abbattimento degli alberi di Gezi Park del 31 maggio e la brutale repressione operata dalla polizia turca agli ordini del governo di Erdoğan sono state la miccia di una delle rivolte di massa più grandi nella storia della Turchia. Le mobilitazioni ben lontane dall’essere una mera opposizione ai progetto di “ristrutturazione” urbana, che hanno provocato una reazione a catena in tutto il paese hanno sin dai primi
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L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013)
L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013) L’elezione di Hassan Rouhani al primo turno, a sorpresa, con 18.613.329 voti, pari al 50,71% dei voti validi, ha suscitato commenti prudenti sulla stampa estera. Dal punto di vista della strategia elettorale la vittoria è stata favorita dal ritiro, l’11 giugno, di Mohammad-Reza Aref, il candidato di Khatami. Khatami ha ritenuto opportuno infatti rinunciare a una candidatura “riformista” e concentrare i voti sul
Continua a leggereProteste in Turchia
Proteste in Turchia 130602 Scheda Turchia Da alcuni giorni piazza Taksim a Istanbul è teatro delle più importanti manifestazioni di massa mai tenute contro il governo turco. La polizia ha ferocemente represso il movimento con largo uso di elicotteri, cannoni d’acqua e gas irritanti (più di 1000 i feriti), ha arrestato 939 persone, ma alla fine ha lasciato la piazza ai manifestanti. (CNN 2 giugno) Secondo tutti i commentatori il parallelo
Continua a leggereCronaca di una persecuzione politica
Democrazia, libertà, Stato di diritto sono le parole con cui veniamo continuamente bombardati da giornali e televisioni al servizio della classe dominante. I mass media sono pronti a denunciare le violazioni di questi sacri principi in paesi stranieri, persino in quelli con cui la classe dominante del proprio paese fa lucrosi affari. Esempi recenti di questo comportamento dei media non ne mancano certo:dalla denuncia contro il”tiranno” Putin ai tempi del
Continua a leggereTurchia e Brasile, diversi contesti, simili contraddizioni sociali
L’ondata di proteste in Brasile come in Turchia ha colto di sorpresa anche gli “esperti” più scafati dei paesi a giovane e rampante capitalismo. Che cosa hanno in comune i due movimenti? Da un lato il significativo peso demografico (74 milioni circa la Turchia, circa 200 milioni il Brasile); dall’altro l’alta percentuale di giovani sotto i 25 anni (31,4% in Brasile e 33,3% in Turchia) e le mire egemoniche dei
Continua a leggereGli attivisti turchi cercano di trasformare le proteste in vantaggio politico
Wsj 130620 Gli attivisti turchi cercano di trasformare le proteste in vantaggio politico EMRE PEKER – I dimostranti turchi stanno cercando di trasformare in movimento politico le proteste scoppiate spontaneamente contro l’autoritarismo di Erdogan. – Hanno cambiato tattica, passando da scontri di strada a resistenza passiva; – organizzano riunioni notturne di consigli di quartiere nei vari parchi, per organizzare un’opposizione più significativa e mantenere la spinta. – Sparsi in
Continua a leggereDopo occupygezi – Il potere di Erdogan si corrode/Proteste nelle città tedesche – in migliaia contro Erdogan
MO, Turchia, rivolte, militari, curdi Der Spiegel 130603 Dopo occupygezi – Il potere di Erdogan si corrode Özlem Gezer, Maximilian Popp e Oliver Trenkamp – Dopo le forti proteste del fine settimana, le maggiori viste da tempo in Turchia, Erdogan ha accusato forze straniere di aizzare le proteste. – Erdogan rischia di perdere il consenso nelle metropoli e in centri economici, tra cui Istanbul, Antalya e Izmir. – Manifestazioni in oltre
Continua a leggereProve di “Grosse Koalition”…
Dopo mesi di convulsioni politiche, ecco il governo Letta Dall’ “Habemus Papam” di Bergoglio (alias Francesco I), all’ “habemus governum” di Giorgio Napolitano II. Non c’è che dire, è un periodo di cambiamenti a ripetizione nel panorama italiano, e non solo…che passano dall’inedita e recente rielezione del presidente della repubblica, frutto a sua volta di un parlamento praticamente “bloccato” nell’esprimere uno straccio di governo. Questa situazione, a sua volta, non
Continua a leggereLa grande ammucchiata
Dopo una lunga impasse e tante giravolte, lo stato italiano ha un governo. Chiesto a gran voce dalla classe dirigente, imposto dal presidente Napolitano – rieletto per favorirne la nascita – è composto dagli stessi partiti che ad ogni campagna elettorale si sono dichiarati guerra senza quartiere e che sia nell’appoggio del governo Monti sia in questa maggioranza sia in diversi governi “extraparlamentari” si sono trovati affratellati nel garantire gli
Continua a leggereIl negoziato sul bilancio porta un grosso svantaggio per anziani e poveri
Usa, società Nyt 130419 Il negoziato sul bilancio porta un grosso svantaggio per anziani e poveri TARA SIEGEL BERNARD – Nel tentativo di un accordo bipartisan sul bilancio federale, il presidente Obama ha proposto un rallentamento degli aumenti dei sussidi legati all’inflazione, dal 2015 circa 0,3% l’anno meno dell’indice di inflazione corrente, che sanerebbe circa il 20% del deficit del programma attuale, ma o che colpirebbe i più anziani,
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