Nel giugno di venticinque anni fa in piazza Tienanmen a Pechino, l’esercito cinese massacrava migliaia di studenti e operai, che lottavano per la possibilità ai auto-organizzarsi contro uno sviluppo capitalistico corrotto, brutale e repressivo spacciato per comunismo. Se i leader della Cina, a partire da Deng Xiaoping, potevano tollerare la protesta degli studenti, non potevano tollerare che piazza Tienanmen divenisse il centro di autorganizzazione degli operai che stavano propagando a
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