Nuovi ministri europei, vecchie tensioni, fra crisi economica e crisi ucraina

Il termine più utilizzato per definirla è stato “inesperta”. La candidatura di Federica Mogherini designata dall’Italia a sostituire Catherine Ashton (anche lei criticata per la sua inesperienza) era stata bloccata in luglio da Polonia e Paesi Baltici, che l’avevano bollata come troppo tenera con Putin rispetto alla crisi ucraina. Veniva criticato il suo viaggio a Mosca dopo che l’Italia aveva assunto la presidenza europea (1 luglio). Il Financial Times ha

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Scenari di politica estera americana fra Ucraina e Medio Oriente

Fra febbraio e giugno di quest’anno Stratfor, cioè lo Strategic Forecasting Inc., servizio privato di intelligence statunitense, spesso utilizzato da ambienti CIA o Pentagono per indirizzare le scelte della Casa Bianca, ha pubblicato una serie di articoli che, prendendo spunto dall’Ucraina, cercano di definire le nuove linee guida dell’imperialismo americano in particolare nei confronti della Russia. Rispetto agli articoli pubblicati nella primavera 2013 si conferma che gli Usa non sono

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Mediterraneo insanguinato e capitalismo sanguinario

Per l’ennesima volta, il viaggio di decine di migranti nel mediterraneo si è trasformato in due stragi. Nel primo caso neppure per un naufragio: l’imbarcazione su cui viaggiavano era talmente stipata che 45 passeggeri rinchiusi nella stiva – questa è la cifra che viene diffusa mentre scriviamo – è morta asfissiata. E mentre ancora si completava la conta dei morti, è arrivata la notizia di un nuovo naufragio nel canale

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Convulsioni europee e relativa stabilità italiana

Le passate elezioni europee hanno segnato un drastico mutamento del quadro politico del vecchio continente. Segnato, ma non determinato, perché non è nelle urne che vengono prese le decisioni politiche. Le elezioni sono un processo con cui la borghesia forma una compagine politica che sia la sintesi delle proprie frazioni; una sintesi imperfetta, che risente di molti fattori, fra cui anche gli umori dell’elettorato, ma nella quale i cittadini non

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Chi governa a Kiev?

Il governo di transizione varato a Kiev il 26 febbraio vede una significativa presenza del partito Batkivshchyna (Patria), nato dalla collaborazione di Julia Tymoscenkho con Arseniy Yatsenyuk, che si aggiudica il premier, il capo di gabinetto, gli interni, l’energia e il lavoro oltre alle infrastrutture. Dentro Patria si distinguono i più solidi alleati di Yatsenyuk (Petrenko e Burbak – il clan di Chernivtsi) rispetto a riciclati del periodo Tymoscenkho (Prodan

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Morire per Sebastopoli?

Nella tregua armata che ha preceduto il Referendum indetto per il 16 marzo dalle autorità secessioniste della Crimea, tutti si si chiedevano se fossimo alla vigilia di un conflitto armato le cui “conseguenze geopolitiche”, come amano scrivere gli opinionisti, andrebbero ben oltre il Mar Nero. Ora lo scontato risultato del referendum e la ratifica dell’annessione da parte della Russia hanno fornito la miccia di un eventuale conflitto al servizio di

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8 settembre 1943: a settant’anni dall’infamia e dal cinismo dell’imperialismo italiano

Vogliamo ricordare una pagina di storia molto importante e tragica per milioni di proletari e sfruttati di questo paese: l’8 settembre 1943. Sono passati ben 70 anni, ma questa data è e rimarrà impressa col marchio dell’infamia. Nel giugno 1940 il governo fascista guidato da Mussolini entra in guerra – la seconda guerra mondiale – a fianco della Germania nazista. Gli avversari sono le potenze “democratiche” occidentali di Francia ed

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Pagine Marxiste 28 (ottobre 2011)

AI DIKTAT IN NOME DELLA CRISI CAPITALISTICA OPPONIAMO LA LOTTA DI CLASSE (Editoriale) CAMBIALE DEMOCRATICA (L’ Accordo Confindustria-Sindacati del 28 giugno apre la strada agli interventi dell’esecutivo su contratti e licenziamenti.) Finanza, parassitismo e caos (Crisi e crescita ineguale) LIBIA: la divisione delle spoglie SIRIA: lo stallo della rivolta UN PRIMO BILANCIO DELLE PRIMAVERE ARABE Europa e Germania sotto pressione nello tsunami europeo (2) Lorenzo Parodi: implacabile denuncia dell’imperialismo italiano

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Pagine Marxiste n. 26 (gennaio 2011)

Contro il ricatto Fiat – lotta operaia internazionale (Editoriale) Meno futuro per i giovani (La riforma Gelmini) Spezzatino bergamasco La torre dei sans papiers Austerità tedesca in Europa (La Germania si rafforza nella crisi (I)) Un presidente operaio per una borghesia emergente (Brasile) IL DNA DELLO SVILUPPO CAPITALISTICO ITALIANO “COMUNISTI DAL VENTUNO” (Gennaio 1921 – gennaio 2011 90° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA D’ITALIA)

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Pagine Marxiste n. 9 (agosto-ottobre 2005)

Insicurezza sociale (Welfare e business)Una Grande Coalizione per il capitalismo tedescoCostituzione, regioni e petrolio in IrakLa tormentata questione palestineseIl capitalismo cinese a caccia di petrolioRespiro di guerra dello Stato imperialista (La formazione economico-sociale americana)POTASSA. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi (Letture e recensioni)

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