Che la NATO e la Russia siano in guerra aperta dal 24 febbraio di due anni fa è perfino banale. Lo è almeno per noi che dal primo momento abbiamo sostenuto che quando si dice Ucraina, si deve in realtà leggere NATO – questo, per somma sventura delle ucraine e degli ucraini convinti (sono ogni giorno di meno) di stare combattendo una guerra per la propria auto-determinazione. Altrettanto banale è
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Francia, la fallita “assimilazione” tra pelle e classe
Per capire quello che sta succedendo oggi in Francia non basta fermarsi alla causa occasionale, l’uccisione (l’ennesima) di un giovane maghrebino da parte di una polizia razzista e dal grilletto facile. Le ricorrenti esplosioni delle banlieue, a Parigi e nelle città di discrete dimensioni, sono il risultato di un accumulo di tensioni che hanno cause profonde. Queste banlieue sono prevalentemente abitate da immigrati o da autoctoni con un livello medio
Continua a leggereUn nuovo presidente per la borghesia francese
Emmanuel Macron è il nuovo presidente francese, con circa il 43,6% degli aventi diritto (il 66,06% dei votanti) contro la candidata del Front National, Marine Le Pen con il 22,4% degli aventi diritto (33,94% dei votanti). Bianche o nulle sarebbero l’8,96% (12% dei voti espressi). La percentuale degli astenuti è al 25,3%, la più alta dal 1969. Non ha votato il 34% degli elettori 18-24enni; il 32% degli elettori
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