Medio Oriente – Ogni giorno di guerra garantisce un po’ di futuro a Hezbollah

Markus Bickel, Beirut Faz riprende la tesi di Amal Saad-Ghorayeb, autrice del libro “Hezbollah – Politica – Religione”: Gli attacchi israeliani hanno portato in Libano ad una coesione politica sia nelle fazioni sciite, che tra sciiti e sunniti, contro Israele. Il disarmo di hezbollah potrebbe portare a scontri armati all’interno (cristiani e drusi contro hezbollah). In caso di nuove elezioni si prevede il ritorno nel governo (con Siria d’accordo) del

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Africa – Le truppe etiopiche entrano in Somalia

Thomas Knemeyer Si inaspriscono le tensioni tra l’Unione delle Corti islamiche (UCI) ed Addis Abeba, che appoggia il governo di transizione. Da decenni le relazioni tra i due paesi sono tese, con diversi scontri armati. Il presidente della UCI, lo sceicco Hassan Dahir Aweis, un conservatore musulmano, ex generale dell’esercito di Siad Barré destituito nel 1991, ha chiamato ad una guerra santa dopo che le truppe della confinante Etiopia sono

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Zona di guerra – "L’Afghanistan sta sull’orlo del precipizio"

Afghanistan, fazioni, diritti umani, guerra  Die Welt             06-07-21 Zona di guerra – "L’Afghanistan sta sull’orlo del precipizio" Kirstin Wenk, Dietrich Alexander Denuncia di Human Rights Watch del pericolo, in caso di ritiro delle potenze occidentali dall’Afghanistan, di una ripresa della guerra civile nel paese, con l’aumento dei profughi e la produzione di eroina, la destabilizzazione di tutta la regione, compresi Pakistan e Kashmir. Sperano che la situazione migliori in seguito

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Lotta tra fazioni – Con un giro di boa i sunniti vogliono che gli Usa rimangano in Irak

Irak, fazioni, sunniti, USA        Nyt        06-07-17 Lotta tra fazioni – Con un giro di boa i sunniti vogliono che gli Usa rimangano in Irak EDWARD WONG e DEXTER FILKINS Il significativo cambiamento di posizione da parte dei leader sunniti potrebbe influenzare il progetti della Casa Bianca di riduzione delle truppe in Irak (134 000) e servire agli americani a  trattare con elementi dell’opposizione. L’accordo che si sta prospettando suscita la reazione

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Petrolio, Politica e stragi avvelenano una città irachena

Petrolio, Politica e stragi avvelenano una città irachena SABRINA TAVERNISE e QAIS MIZHER A tre anni dall’invasione Americana, Basra è lacerata dai partiti sciiti che vogliono controllare la regione e il suo petrolio; il numero degli assassini è in forte crescita, 85 nel solo mese di maggio, quasi il triplo di gennaio. Per tre anni Baghdad ha combattuto contro i ribelli del Centro e dell’Ovest, abbandonando gli sciiti del Sud

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LA MAGGIORE FAZIONE DEI RIBELLI DEL DARFUR SOTTOSCRIVE IL TRATTATO DI PACE

LYDIA POLGREEN e JOEL BRINKLEY L’accordo di pace tra il governo centrale sudanese e i ribelli del Darfur, la regione nell’Ovest del Sudan, è stato firmato solo dal maggiore dei tre gruppi di ribelli, quella di Minni Arcua Minnawi, che sembra controlli il 75% delle forze. Non ha firmato la fazione di Abdul Wahad al-Nur, dell’etnia Fur, da cui prende il nome il Darfur (terra dei Fur); l’accordo a suo

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100 000 famiglie fuggono dalla violenza, secondo un funzionario iracheno

Irak, fazioni, profughi             Nyt        06-04-30 100 000 famiglie fuggono dalla violenza, secondo un funzionario iracheno RICHARD A. OPPEL Jr. Difficoltà di verifica del numero reale dei profughi in Irak. Adel Abdul Mahdi, sciita, uno dei due vice-presidenti iracheni: sarebbero 100mila le famiglie di profughi, pari a circa ½ milione di persone che cercano di sfuggire alla violenza delle fazioni, cresciuta fortemente dopo il bombardamento del 22 febbraio alla moschea di Samara.

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l “Consiglio di Sicurezza Nazionale” iracheno: un passo verso un’aperta dittatura

Irak, governo, fazioni, USa Wsws 06-0324 Il “Consiglio di Sicurezza Nazionale” iracheno: un passo verso un’aperta dittatura James Cogan Gli USA stanno preparando in Irak un “Consiglio di scurezza nazionale” (NSC), extraparlamentare, come mediazione tra le fazioni irachene, un compromesso che sarebbe stato raggiunto con l’Alleanza irachena unita (UIA). Il rischio della guerra civile ne sarebbe la giustificazione. Tecnicamente un organismo transitorio per superare la crisi in corso, ma potrebbe

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Risorse belliche (I)

Germania, Congo, materie prime, missioni militari German Foreign Policy 06-03-15 Risorse belliche (I) Da diversi anni Berlino finanzia le milizie ribelli che mirano alla separazione della parte orientale del Congo ricca di giacimenti minerari, per unirla al Ruanda. Dal 1994 Berlino ha diritto di co-determinazione sulla società mineraria Somikivu, creata per l’estrazione di niobio[1] nella miniera di Lueshe nell’Est Congo, uno dei due maggiori giacimenti mondiali di questo materiale, oggetto

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Merkel: “Fermamente dalla parte di Israele”

Germania, palestinesi, finanziamenti                  Die Welt             06-01-31 Merkel: "Fermamente dalla parte di Israele" [anche Faz, 06-01-30, “Hamas vuole i soldi della UE senza condizioni”; e “Difficile missione per Angela Merkel”] Visita della cancelliera tedesca Merkel in MO, con il mandato della UE di mediare tra palestinesi e israeliani. La Merkel ha rifiutato l’invito ad un incontro da parte di Hamas, incontra invece il presidente Abbas. All’O.d.G. nell’incontro con il primo

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