Wsws 090624 I compiti della classe operaia iraniana ● In occasione delle presidenziali in Iran si è aperta una profonda frattura all’interno della classe dominante iraniana. ● Nessuna delle due fazioni in lotta rappresenta gli interessi della classe operaia; entrambe difendono lo Stato teocratico attuale, ed hanno una lunga storia di sanguinosa repressione contro i lavoratori. o La vittoria di Mousavi, aprirebbe la strada, non meno di quella di Ahmadinejad, ad
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Realismo sensato
Wp 090622 Realismo sensato Paul J. Saunders, direttore esecutivo del Nixon Center, nel ministero Esteri durante la 2a amministrazione Bush ● E’ illusorio che gli USA possano avere un’influenza decisiva sull’evoluzione della politica iraniana: o il sistema politico iraniano non è meno complesso di quello iracheno, dove la “costruzione della democrazia” è risultata molto più difficile e costosa di quanto preventivato. o Saranno i 66 milioni di cittadini iraniani a
Continua a leggereI chierici potrebbero essere la chiave dell’esito delle proteste
Nyt 090618 I chierici potrebbero essere la chiave dell’esito delle proteste NEIL MacFARQUHAR ● Con un establishement politico iraniano dilaniato da conflitti interni: o decisivo è quale parte appoggeranno i chierici più influenti. – Finora i mullah sono rimasti per lo più silenziosi, uniche eccezioni alcuni grandi ayatollah. – I chierici, concentrati nella città santa di Qum, sono in genere conservatori, entrano sulla scena politica solo quando emerge un chiaro vincitore. o
Continua a leggereIl papa e gli antisemiti
Gfp 090511 Il papa e gli antisemiti La stampa europea sottolinea che: · i media tedeschi tacciono sistematicamente sul fatto che «Ratzinger deve la sua carriera a sostenitori filo-nazisti»: o per la carriera di Ratzinger avrebbe avuto un forte peso il vescovo di Regensburg, Rudolf Graber, noto antisemita che a fine anni 1960 trasformò appositamente per Ratzinger la cattedra universitaria di Ebraismo in una cattedra di Dogmatica. In seguito Graber avrebbe aperto
Continua a leggereAstensioni nelle elezioni in Irak
Die Welt 090202 Astensioni nelle elezioni in Irak Birgit Svensson – Irak: 51% circa la partecipazione media alle elezioni provinciali nelle 14 province irachene interessate, 7,5 mn. il numero dei votanti, – contro il 70-80% attesto da Nuri al-Maliki. – la maggiore partecipazione nel Nord, a Salahuddin e Ninive rispettivamente il 65-60%; la minore con il 40% a Baghad e Anbar la provincia irachena più ampia, confinante con Siria e
Continua a leggereIn Irak in testa i partiti laici e il primo ministro
Nyt 090202 In Irak in testa i partiti laici e il primo ministro ALISSA J. RUBIN ● Alle elezioni provinciali irachene, volute dagli americani come modo per ridistribuire più equamente il potere dopo il boicottaggio delle scorse elezioni (2005), o avrebbero ottenuto importanti risultati il primo ministro, al-Maliki, e il suo partito Dawa, in particolare a Basra e Baghdad, due delle maggiori e politicamente più importanti province. o il successo
Continua a leggereKagame sacrifica Nkunda + Nigrizia
Congo, fazioni Nigrizia 090123 23/01/2009 Kagame sacrifica Nkunda François Misser L’accordo tra Kinshasa e Kigali, che ha portato all’arresto del capo dei ribelli Cndp, probabilmente mentre si recava ad un appuntamento in Rwanda, è stata una sorpresa per gran parte degli osservatori internazionali. Ma, pur tra molte incognite, può davvero aprirsi una nuova fase. – L’arresto del capo ribelle Laurent Nkunda è l’ultimo colpo di teatro di una serie di
Continua a leggereLe truppe etiopi hanno iniziato a ritirarsi dopo due anni
Daily Star 090113 Le truppe etiopi hanno iniziato a ritirarsi dopo due anni ● Iniziato il ritiro delle truppe etiopi da Mogadishu, nonostante il rischio di un vuoto di sicurezza; – le forze islamiste moderate hanno inviato le proprie forze nell’area per difendere la capitale, la forza dell’Unione Africana non ha fondi a sufficienza ed è mal equipaggiata (34000 uomini in campo contro gli 8000 attesi). – L’Etiopia ha invaso la Somalia
Continua a leggereLe forze dei ribelli in Congo mostrano segnali di divisione
Nyt 090112 Le forze dei ribelli in Congo mostrano segnali di divisione LYDIA POLGREEN ● Aperta la lotta per il potere in Congo tra Laurent Nkunda, leader del gruppo di ribelli C.N.D.P. (maggioranza tutsi) e il suo capo di stato maggiore, Jean Bosco Ntaganda (chiamato “Terminator”, ricercato dall’Aja). – La frattura o che è anche sulla tattica, con Ntaganda che spingeva per azioni più decisive contro il governo centrale, e Nlkunda
Continua a leggereSOMALIA – É iniziata la guerra inter-islamica
The Indian Ocean Newsletter 090110 SOMALIA – É iniziata la guerra inter-islamica ● Il ritiro delle truppe etiopi dalla Somalia rinfocola la lotta per il potere tra le varie fazioni islamiche; o da due settimane è guerra a Guri Eyl,regione di Galgadud al centro del paese, tra i radicali dell’MYM, al-Shabaab, guidati da Mohamed Mukhtar Abdirahman “Abou Zubeyr” e Mukhtar Robow “Abou Mansur”, o e le milizie del gruppo
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