Yemen: lo scontro di potere è sulla pelle dei civili

L’uccisione dell’ex presidente Saleh, il 4 dicembre, riporta alla ribalta della cronaca il sanguinoso conflitto. Nessun personaggio ufficiale si era invece mosso per la strage dei bambini a causa del colera e della fame, per non parlare dei morti sotto i bombardamenti o lasciati sul terreno. Saleh è stato ucciso da quei ribelli Houthi (appoggiati dall’Iran) con cui si era strumentalmente alleato e che si apprestava a tradire in favore

Continua a leggere

Sinai: solo l’internazionalismo può porre fine al terrorismo

L’attentato in Sinai avviene in un contesto di forte tensione fra gli Stati dell’area: Iran, Arabia, Turchia, Egitto), con un ruolo attivo più o meno evidente di Israele e Turchia. continua nel silenzio assordante della stampa occidentale il sanguinoso conflitto in Yemen e il blocco del Qatar, le velleità indipendentiste del Kurdistan iracheno sono state per ora represse, mentre l’acuirsi dei contrasti fra Iran e Arabia Saudita stanno coinvolgendo il

Continua a leggere

Egitto – Tornano le rivolte del pane

In Egitto la crisi economica, aggravata lo scorso anno, è resa ancora più pesante per i lavoratori e gli strati popolari più disagiati dalle recenti misure di austerità adottate dal regime del generale al-Sisi. Le FFAA egiziane, che decidono il piano di riforme, hanno scelto di ridurre i sussidi alla popolazione mentre hanno allargato il proprio controllo su diversi settori economici e hanno intascato enormi profitti a spese del settore

Continua a leggere

EGITTO – CONTINUA LA LOTTA OPERAIA CONTRO UN REGIME BARBARO

In questi giorni, nella ricorrenza della “rivoluzione egiziana” del 25 gennaio 2011, i media italiani stanno riproponendo le indagini sull’efferato assassinio, nel gennaio dello scorso anno, del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che stava scrivendo una tesi sui sindacati indipendenti egiziani, per opera degli apparati repressivi del governo del Cairo, che negli ultimi tre anni hanno operato ben 60 000 arresti. Mentre esprimiamo la nostra forte denuncia contro questa ennesima

Continua a leggere

Sull’assassinio di Regeni le lacrime di coccodrillo della borghesia italiana

L’assassinio del ricercatore friulano Giulio Regeni al Cairo, che ci indigna e rattrista profondamente, apre un doloroso squarcio sui sistemi di sfruttamento e spietata oppressione dei regimi mediorientali come in gran parte dei paesi “emergenti” e in via di sviluppo, ma anche sulle complicità dei paesi imperialisti, Italia in testa, al di là delle proteste ufficiali. Le circostanze dell’assassinio nel corso o dopo bestiali torture (leggiamo di 31 ossa fratturate,

Continua a leggere

Yemen: guerra per procura le fra potenze del Golfo

Il 21 aprile l’Arabia saudita ha annunciato la fine dell’operazione militare in Yemen; il giorno dopo ha bombardato la seconda città industriale del paese Ta’ziz. In realtà sotto un nuovo titolo (operazioni antiterrorismo) la guerra continua con gli attacchi esterni e la guerra interna di tutti contro tutti. Non è escluso che i Sauditi deleghino le operazioni “sporche” sul terreno a soldati egiziani o pachistani. Lo Yemen potrebbe aggiungersi ad

Continua a leggere

Che sta succedendo in Egitto?

Lotte operaie per il salario, manifestazioni di piazza in commemorazione degli avvenimenti che portarono alla caduta di Mubarak, scontri violenti in Sinai fra esercito e polizia da una parte e un gruppo islamico pro ISIS, il massacro nello stadio hanno riempito le cronache sull’Egitto. Nel quadro di una repressione sistematica e sanguinosa, il regime militare di Al Sisi cerca di consolidare la presa interna e di ricucire alleanze con le

Continua a leggere

L’inverno arabo non ferma i lavoratori egiziani

Questo è il secondo di tre articoli sulle lotte di classe in nordafrica; il primo è stato pubblicato il 17/12/2014. In tutti i paesi arabi coinvolti nelle “primavere arabe” la situazione sociale non è sostanzialmente migliorata, ma negli ultimi due anni l’Egitto ha visto un numero maggiore di scioperi del decennio che ha preceduto la rivoluzione del gennaio-febbraio 2011. Dopo il ritorno al potere delle Forze armate nell’estate 2013, sono

Continua a leggere

Israele, il quadrilatero militare e il nuovo affollamento nel Mediterraneo Orientale

Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile. Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti

Continua a leggere

Marocco: la classe lavoratrice scende in campo

Il Marocco, a uno sguardo superficiale, appare come un paese stabile, risparmiato dalle turbolenze sociali dell’Egitto o della Tunisia. Si dimentica che anch’esso è stato investito dall’ondata di proteste universalmente nota come “primavera araba”. Nel 2011 centinaia di migliaia di marocchini erano scesi in strada per reclamare diritti. Tale straordinaria mobilitazione, certo meno radicale ed efficace di quella tunisina ed egiziana, è stata recuperata dal potere che ha fatto passare

Continua a leggere