Armi e petrodollari non olent

Con la visita a Riad, il premier Matteo Renzi prosegue i suoi viaggi di promozione del Made in Italy nelle petromonarchie del Golfo. Non lo fermano né le loro continue violazioni dei diritti umani (fra cui la condanna a morte del diciassettenne Ali Mohammed Baqir al-Nimr per “partecipazione a manifestazioni antigovernative”), né le complicità col più feroce terrorismo mediorientale, né i bombardamenti sulla popolazione Houthi dello Yemen. Un cinismo perfettamente

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Kunduz, strage “umanitaria”

La distruzione dell’ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz ad opera di un bombardamento è l’ultimo esempio di “danni collaterali” che la missione NATO in Afghanistan continua a causare. La missione che secondo la retorica bellicista avrebbe dovuto liberare il paese da un governo oscurantista ed oppressivo ha aggiunto morte e distruzione senza sconfiggere completamente quelle forze reazionarie che anzi ora stanno vincendo. Al momento, sono stati accertati 22 morti

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Lo stato più oscurantista del mondo alla testa del Consiglio dei Diritti dell’Uomo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota pubblicata il 29/9/2015 dal sito Solidarieté Ouvrière, cui aggiungiamo : Che vergogna per gli Stati membri e in particolare per lo Stato italiano, che arma la mano barbara di questa petromonarchia oscurantista! Lenin definiva già l’ava dell’Onu, la SdN (Società delle Nazioni, NdT), “un covo di briganti”. Quasi un secolo più tardi, l’organizzazione internazionale degli Stati borghesi, se non ha mai evitato guerre, massacri

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La lotta di classe dei migranti contro la barbarie delle borghesie del Golfo

Dubai, uno dei sette Emirati Arabi Uniti (EAU) situati nel Golfo Persico (nota 1). Una monarchia assoluta araba di fede islamica, a maggioranza sunnita (85%), che vive in gran parte di rendita petrolifera; la sua popolazione è costituita, con il tasso migratorio netto più alto del mondo per circa l’85% da immigrati, che sono anche il 99% della sua forza lavoro. Un milione e duecentomila di loro lavora nell’edilizia. La

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QATAR – UNA COPPA DEL MONDO INSANGUINATA ANTICHE E NUOVE SCHIAVITÙ SALARIATE (3)

Come una grande calamita i ricchi paesi del Golfo attirano forza lavoro soprattutto dal Sud Est asiatico. Emigrano per sfuggire alla miseria del loro paese … e si ritrovano in condizioni ancora più inumane. Sono circa 1,2 milioni i lavoratori emigrati in Qatar per lavorare in progetti del valore di circa €184,5 MD. Il 22% di loro sono indiani, altrettanti i pachistani. Circa il 16% nepalesi, 13% iraniani, 11% filippini,

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Le torture delle “democrazie”

L’ultimo rapporto sulle torture della CIA a danno dei prigionieri nel nome della cosiddetta “guerra al terrorismo” alza un velo su un segreto di pulcinella. Da tanto tempo erano note le pratiche di interrogatorio come il waterboarding (l’immersione in acqua al limite dell’annegamento), il walling (il prigioniero viene sbattuto violentemente contro il muro), la privazione del sonno per 180 ore, l’alimentazione per via anale, le ore di interrogatorio, le minacce

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I lavoratori del Bangladesh costretti a lottare per organizzarsi in sindacati

Lotte operaie, Bangladesh Wsj     130911   I lavoratori del Bangladesh costretti a lottare per organizzarsi in sindacati     PATRICK BARTA e   SYED ZAIN AL-MAHMOOD –          Continuano le prevaricazioni e le violenze fisiche del padronato nei distretti tessili del Bangladesh per impedire che i lavoratori si organizzino, –          nonostante la pressione internazionale per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di diritti dei lavoratori seguita alla tragedia dello scorso aprile della

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Gli attivisti turchi cercano di trasformare le proteste in vantaggio politico

  Wsj     130620 Gli attivisti turchi cercano di trasformare le proteste in vantaggio politico EMRE PEKER –       I dimostranti turchi stanno cercando di trasformare in movimento politico le proteste scoppiate spontaneamente contro l’autoritarismo di Erdogan. –       Hanno cambiato tattica, passando da scontri di strada a resistenza passiva; –       organizzano riunioni notturne di consigli di quartiere nei vari parchi, per organizzare un’opposizione più significativa e mantenere la spinta. –       Sparsi in

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La miseria dei lavoratori migranti in mostra a Singapore

Asia S-E, immigrazione, salariati Asia Times      121213 La miseria dei lavoratori migranti in mostra a Singapore Megawati Wijaya   –       Due recenti proteste operaie, benché presto represse, sono servite a far emergere la condizione di molti lavoratori migranti di Singapore: o    nel 2011 l’ONG di difesa dei diritti dei migranti, Transient Workers Count Too (TWC2), ha ricevuto 2000 denunce di lavoratori migranti, ne prevede almeno 2500 quest’anno. –       Le denunce

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Pechino privilegia la sicurezza interna/Wsws, La protesta della città cinese conquista ampio appoggio

Cina, proteste Le Figaro       120307 Pechino privilegia la sicurezza interna Julie Desné ●    Il governo cinese è preoccupato per l’aumento di 10 volte delle proteste popolari in 7 anni: o   nel 1993-2010 sono passate da 8 700 a 90 000, o   cioè oltre 246 rivolte al giorno. –   Il ministero Finanze ha dciso l’aumento dell’11,5% del bilancio sicurezza interna, €85MD per polizia servizi di sicurezza e carceri, un bilancio maggiore di quello

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