Irak, Curdistan, economia, società Die Welt 061028 I successi del Kurdistan Birgit Svensson Forte sviluppo economico del Curdistan iracheno, dove l’accesso di persone e capitali è facilitato: collegamenti aerei giornalieri con Germania, Olanda, Svezia, Turchia e Iran, che ha aperto un suo consolato a Erbil. La capitale Erbil è passata dai 700 000 abitanti nel 2003 agli attuali 1 mn.; boom edilizio, assicurato il rifornimento idrico; l’energia elettrica è disponibile
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Aumentano le crisi sociali nel Kurdistan iracheno
Ci sono stati almeno 5 scioperi e 7 dimostrazioni, fra cui quello degli insegnanti della città di Kalar e Chamchamal, in cui si chiedevano maggiori salari e il miglioramento delle condizioni di lavoro Mentre la presenza di 800 compagnie internazionali, fra cui Chrysler, Ford, Exxon Mobil, riflette una fiducia crescente da parte della comunità industriale internazionale nel regime nazionalista curdo, un ampio strato della popolazione della regione (5,5 milioni di
Continua a leggereNel Nord dell’Irak un santuario ribelle tormenta gli USA
Destabilizing Force In Northern Iraq, A Rebel Sanctuary Bedevils the U.S. Nord Curdistan iracheno, vicino al confine con Iraq, ci sono “santuari” del PKK, dove si addestrano circa 3 mila guerrriglieri curdi – nati in Turchia (giornata tipica: istruzione politica il mattino, addestramento militare il pomeriggio, calcio e pallavolo, TV satellite Roj TV – dalla Danimarca). Culto di Oçalan, con ritratti dappertutto, anche su grande blocco di cemento. Turchia chiede
Continua a leggereSembra che Moktada al-Sadr stia perdendo il controllo di parte della milizia irachena
Irak, fazioni Sembra che Moktada al-Sadr stia perdendo il controllo di parte della milizia irachena SABRINA TAVERNISE Secondo i servizi americani, dopo l’assunzione di impegni di governo Moktada al-Sadr non avrebbe più il controllo di un terzo circa dell’esercito del Mahdi, che sta dividendosi in squadre e gruppi della morte che si offrono ai maggior offerenti, soprattutto a Basra, S-E Irak. La scissione crea problemi agli americani che di recente
Continua a leggereIrak- Inarrestabile
Germania, economia, Irak Inarrestabile Tesi GFP: Il crollo politico-economico dell’Irak è inarrestabile, gli investimenti esteri attirati nel Nord e Sud Irak da condizioni speciali offerte dagli iracheni non fanno che accelerare la tendenza al disfacimento. Nel Centro la situazione di guerra non permette un’attività economica regolamentata. La frammentazione in tre principali regioni (chiamata eufemisticamente Federalizzazione) è da tempo promossa anche dalla Germania, che ha ottime relazioni con i secessionisti del
Continua a leggereDemografia – Gli arabi iracheni vedono un improbabile riparo con i nemici di un tempo
Irak, etnie, arabi, curdi Demografia – Gli arabi iracheni vedono un improbabile riparo con i nemici di un tempo EDWARD WONG Decine di migliaia di famiglie arabe stanno spostandosi alla ricerca di un luogo sicuro: fuori dal Kurdistan quasi 39 000 famiglie (molte più di 27 000, la cifra ufficiale del governo iracheno a luglio) sono state sradicate dalla violenza settaria tra sunniti e sciiti. Nonostante i decenni di brutale domino arabo
Continua a leggereUn’impresa libanese costruisce una raffineria nel Nord Irak
Nouvelles d’Arménie 06-07-2006 Stéphane/armenews Un’impresa libanese costruisce una raffineria nel Nord Irak In seguito alla scoperta in aprile di un campo petrolifero nella regione di Zakho, al confine con la Turchia 470 km da Baghdad, il primo nel Kurdistan iracheno. (I pozzi sono stati trivellati dalla società norvegese DNO). Le riserve provate nel Kurdistan sono calcolare in 3,6 MD di barili, pari al 2,9% di quelle provate per l’intero Irak;
Continua a leggereUna miniera d’oro
Germania, Irak, Curdistan, economia German Foreign Policy 05-12-15 Una miniera d’oro Gli interessi politici ed economici della Germania in Irak, in particolare nel Curdistan, la coinvolgono negli scontri facendone di fatto una delle parti in guerra, e di conseguenza ricattabile dalle fazioni in gioco. Dalle elezioni parlamentari in corso uscirà la compagine che governerà il paese, scelta tra i corrotti beneficiari dell’occupazione. Le imprese tedesche, appoggiate in molteplici modi dal
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