Irak- Inarrestabile

Germania, economia, Irak Inarrestabile Tesi GFP: Il crollo politico-economico dell’Irak è inarrestabile, gli investimenti esteri attirati nel Nord e Sud Irak da condizioni speciali offerte dagli iracheni non fanno che accelerare la tendenza al disfacimento. Nel Centro la situazione di guerra non permette un’attività economica regolamentata. La frammentazione in tre principali regioni (chiamata eufemisticamente Federalizzazione) è da tempo promossa anche dalla Germania, che ha ottime relazioni con i secessionisti del

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Sicurezza – Le forze amrate irachene assumono il controllo di Kirkuk

Irak, fazioni, curdi, guerra, Governo Usa Die Welt 06-09-01 Sicurezza – Le forze amrate irachene assumono il controllo di Kirkuk Da giovedì le truppe americane hanno iniziato a passare alle forze di sicurezza irachene [??] il controllo su Kirkuk, Nord Irak. A Kirkuk dove sono presenti 4 gruppi etnici, dal 2003 continuano le tensioni tra curdi, turkmeni e arabi. I curdi vogliono integrare la città nel territorio autonomo curdo, contrari

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l “Consiglio di Sicurezza Nazionale” iracheno: un passo verso un’aperta dittatura

Irak, governo, fazioni, USa Wsws 06-0324 Il “Consiglio di Sicurezza Nazionale” iracheno: un passo verso un’aperta dittatura James Cogan Gli USA stanno preparando in Irak un “Consiglio di scurezza nazionale” (NSC), extraparlamentare, come mediazione tra le fazioni irachene, un compromesso che sarebbe stato raggiunto con l’Alleanza irachena unita (UIA). Il rischio della guerra civile ne sarebbe la giustificazione. Tecnicamente un organismo transitorio per superare la crisi in corso, ma potrebbe

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Area di ritirata

Germania, pol. estera, Irak, Curdistan German Foreign Policy 05-12-07 Area di ritirata Tesi: la secessione del Nord Irak curdo è un’opzione strategica delle le potenze occidentali, tra cui anche la Germania, per mantenere il controllo sul MO in caso che Baghdad venisse persa; coltivare il nazionalismo iracheno serve a preparare l’eventuale ritiro nel Curdistan iracheno delle forze di occupazione in Irak. Il governo regionale curdo ha iniziato a sottrarre al

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Curdistan (iracheno)

Germania, pol. estera, Irak, Turchia, Curdistan, Usa           German Foreign Policy   05-11-04 Curdistan (iracheno) La linea secessionista della politica estera tedesca per il Curdistan iracheno trova appoggio a Washington; gli USA tengono presente questa opzione, e cooperano con Berlino per un “riassetto” del MO. Anche i militari turchi potrebbero accettare, a certe condizioni, la creazione dello Stato del Curdistan in territorio iracheno. L’incontro odierno tra la nuova Cancelliere tedesca Merkel e

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Speciali rapporti feudali

Germania, pol. estera, Irak, Curdistan, economia  German Foreign Policy   05-11-01 Speciali rapporti feudali Siegfried Martsch, del partito Bündnis 90/Die Grünen, fiduciario tedesco del presidente del Curdistan iracheno Barzani, sostiene da tempo il clan Barzani e il KDP; Martsch ha invitato le imprese tedesche ad impegnarsi maggiormente nell’area prima che sia troppo tardi rispetto alla concorrenza europea e americana. Il governo regionale di Erbil prevede alte entrate petrolifere, che potrebbero avviare

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I militari americani in Iran hanno a quanto pare ordinato l’arresto di curdi

Irak, curdi, Usa, Turchia      Die Welt              05-07-20 Gli Usa avrebbero ordinato di arrestare il comandante dei ribelli curdi in Irak. La Turchia chiede da tempo che governo iracheno e forze americane in Irak impediscano ai ribelli curdi di passare il confine turco. Ankara si riserva di avviare un’offensiva militare contro i curdi nel Nord Irak. Così riferisce il generale turco Ilker Basbug. I ribelli curdi hanno ultimamente rafforzato i loro

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La Morte al mare

Turchia, curdi   Die Welt         05-07-18 Non è da escludere l’escalation del conflitto tra Pkk e forze governative turche, continuano ad arrivare in Turchia dall’Irak combattenti del Pkk, e nei territori curdi i guerriglieri stanno aumentando l’arruolamento di nuove reclute. Il Pkk respinge la responsabilità dell’attentato imputato dalle autorità turche a una sua sezione di militanti chiamata “Falchi della libertà curda”, organizzazione a cui dichiara di non essere collegato. A maggio,

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