Da un mese in Libano sono riprese le proteste di piazza. Il lockdown imposto per la pandemia aveva temporaneamente liberato il nuovo governo dall’assedio dei dimostranti. Ma senza la possibilità di lavorare e senza ammortizzatori sociali, un libanese su cinque è alla fame, letteralmente. Il virus è meno letale della miseria provocata da una borghesia corrotta e sfruttatrice. Mentre i più ricchi fuggono sui loro charters privati e coi loro
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Aumentano in Italia e nel mondo gli investimenti per l’industria di morte
Mentre imperversa una pandemia che ha già mietuto oltre 240 000 vittime, e sta provocando la maggiore crisi economica e sociale dal secondo dopoguerra, mentre nel mondo 821 milioni di persone sono sottonutrite, continua il rafforzamento e l’espansione della macchina militare della borghesia in tutto il mondo. Una accumulazione di potenza mortifera che ogni paese persegue per accrescere o mantenere la fetta del proprio bottino estratto dal lavoro, a spese della
Continua a leggereUSA – Riaprire l’economia ci manderà all’inferno
Presentiamo la traduzione dal sito di Labor Notes di un articolo di Mike Davis che denuncia la colpevole impreparazione del sistema sanitario americano ad affrontare la pandemia da coronavirus e l’incoscienza delle manifestazioni tenute da ambienti di destra per far riaprire immediatamente tutte le attività economiche. Notevoli i paralleli con l’Italia e altri paesi europei: la gestione capitalistica della sanità, le pressioni delle imprese per ripartire senza vere garanzie anti-contagio
Continua a leggereBrama di profitto, immigrati ed epidemia COVID-19
La crisi sanitaria in corso dimostra come i costi di questo sistema basato sul predominio di una minoranza finiscano per divenire costi sociali per la maggioranza. Un esempio è quello del supersfruttamento e discriminazione dei lavoratori migranti della ricca città-stato di Singapore, una forza lavoro indispensabile e altamente redditizia per la sua borghesia. Il successo vantato dal governo per il precoce contenimento della malattia tramite quarantene e tracciabilità dei contatti,
Continua a leggereEurobonds e Mes: due modi diversi per un unico fine: schiacciare i lavoratori
Nelle ultime settimane il dibattito sulla politica economica ed estera italiana è stato assorbito dalla scelta coronabond / MES, ossia tra l’emissione di titoli garantiti dalla UE per finanziare le misure anti-crisi, come vorrebbero i Cinquestelle, e l’utilizzo del Meccanismo Europeo di Stabilità, che il PD, Renzi e Forza Italia sono disposti ad accettare. La Lega poi ha votato contro entrambe le soluzioni, optando per un finanziamento interno all’Italia, voltando
Continua a leggereMÉXICO, appunti sul Covid-19
Nonostante la diffusione del contagio da Sars-CoV-2 nella repubblica messicana non abbia raggiunto, allo stato attuale, numeri impressionanti – 9501 casi positivi confermati e 857 decessi alla data del 21 aprile, dati non paragonabili all’Italia o ai vicini USA – il Messico è il paese latinoamericano col tasso più alto di decessi per covid-19: 9,02%, dati OMS. Secondo l’FMI il governo di López Obrador ha destinato solo l’equivalente dello 0,7%
Continua a leggereIl covid-19 in Cile
Il Cile attualmente è il terzo paese dell’America Latina, dopo Brasile e Perù, per numero di contagi da Covid-19: al 21 aprile sono 10.832 le persone infette e 147 i morti, con una mortalità del 1,36%. Di fronte alla crisi sanitaria che sta vivendo il paese, il governo Piñera dimostra ancora una volta il suo disprezzo per la vita della classe lavoratrice e della popolazione più povera. Durante la rivolta
Continua a leggereCoronavirus e coscienza di classe
E’ notizia di oggi che il governatore della Lombardia, il leghista Attilio Fontana, annuncia un “Piano Marshall” per la Regione di tre miliardi di euro da qui al 2022, di cui 400 milioni per Comuni e Province per opere “immediatamente cantierabili”. La parola d’ordine di Padroni e governati di ogni schieramento politico è infatti quella di “RIAPRIRE! RIAPRIRE! RIAPRIRE!” “Una “rivoluzione” chiosa Fontana; nonostante il record funesto detenuto dalla Regione
Continua a leggereBonomi, il piccolo “uomo forte” della Confindustria
Abbiamo pubblicato la denuncia politica che il Pungolo Rosso fa nei confronti del nuovo presidente della Confindustria. In questo articolo cerchiamo di analizzare più nel dettaglio la figura di questo piccolo industriale cresciuto come funzionario del grande capitale. L’elezione di Carlo Bonomi ci dice come si muoverà una parte significativa del padronato nei prossimi mesi. Bonomi chiede di ridurre il “cuneo fiscale” e più denaro pubblico alle imprese. Vuole la
Continua a leggereLa grande camorra lombarda all’attacco. Sul nuovo boss della Confindustria
Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Pungolorosso un contributo sull’elezione di Carlo Bonomi al vertice di Confindustria: Stamattina è festa, festa grande, euforia, nelle redazioni di Libero e del Giornale per l’elezione di Bonomi a presidente di Confindustria. Dopo mesi in cui la Lombardia – la regione più ricca di Europa – ha squadernato davanti al mondo intero la cinica criminalità dei suoi sciur Brambilla e l’altrettanto cinica connivenza dei clan
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