Usa, condizioni lavoro, commercio, Walmart Nyt 061002 Wal-Mart vuole aggiungere tetti salariali e tempi parziali STEVEN GREENHOUSE e MICHAEL BARBARO Wal-Mart, con 1,3 mn. di addetti il maggior datore di lavoro privato degli USA, sta cercando di creare una forza lavoro meno costosa con l’introduzione di tetti salariali e più flessibile con l’aumento dal 20% (scorso ottobre) al 40% dei lavoratori a tempo parziale, e un maggior numero di lavoratori
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Accordo in VW
Auto, Germania, VW, orario Die Welt 060930 + Wsws, 061004, Più lavoro, meno denaro Accordo in VW Orario: – innalzamento da 28,8 h/settimana a 33 h per la produzione, 34 h per l’amministrazione, senza conguaglio salariale; possibilità di prolungamento fino a 35 h, con pagamento degli straordinari (2 o 3h). – creazione di un corridoio orario da 25 a 33 o 34 H; – il salario è indipendente dalle ore
Continua a leggereVW vuol tornare alla settimana di 35 ore
Germania, mercato lavoro, auto Die Welt 06-06-13 VW vuol tornare alla settimana di 35 ore Vw intende abbandonare la settimana di 4 giorni e 28,8 ore, (introdotto nel 1994 dall’ex capo del personale Peter Hartz in sei stabilimenti della Germana occidentale, per evitare 30mila licenziamenti), tornando alle 35 ore, senza conguaglio salariale; vuole anche mantenere i tagli occupazionali progettati e le riduzioni nella componentistica. IG-Metall respinge la proposta. L’accordo
Continua a leggereL’esemplare Turchia
mercato lavoro, diritti umani Die Welt 06-05-05 L’esemplare Turchia Ernst August Ginten Secondo Rapporto ILO sul lavoro minorile nel mondo (il primo 4 anni fa’): 1216 mn. di bambini lavorano in miniera, in concerie, o si prostituiscono; dal 2000 – 30 mn. i bambini lavoratori di 5-17 anni -1/4 il numero dei minori che svolgono lavori pericolosi; -1/3 tra i minori di 5- 14 anni; previsto un costo di $760
Continua a leggereTerribili le condizioni di lavoro nelle fabbriche di giocattoli della Cina
Cina, condizioni lavoro Wsws 06-03-24 Terribili le condizioni di lavoro nelle fabbriche di giocattoli della Cina Carol Divjak Circa il 75% della produzione mondiale di giocattoli è fabbricato in Cina, da circa 8000 imprese con 3,5 milioni di addetti; oltre la metà dell’export (forse il 65%) proviene dalla provincia del Guangdong. Le condizioni di lavoro ricordano quelle degli inizi della rivoluzione industriale. ($4,25MD di spedizioni all’estero gennaio-nov. 2005 dal Guangdong,
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