È strage di attivisti ambientali, nel 2023 quasi 200 omicidi – da “Pagine esteri”

Riprendiamo da Pagine Esteri di oggi, 18 settembre 2024, una denuncia circostanziata sulla strage di attivisti ambientali in centro-sud America e in Asia. Il suo autore (Marco Santopadre) si è distinto in passato per polemiche piuttosto rozze contro le nostre posizioni internazionaliste, polemiche nelle quali – dal nostro punto di vista – aveva totalmente, dalla a alla zeta e dalla zeta alla a, torto. Ciò non toglie che questo suo articolo sia utile,

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Africa, un mercato climatico promettente

Sono molte le sfaccettature della “corsa all’Africa”, ultimo continente che, con il suo ancora basso livello medio di sviluppo capitalistico offre possibilità di espansione accelerata al Capitale globale. Qui le potenze si disputano preziose materie prime, risorse naturali, terre da coltivare. Qui i loro capitali, alla ricerca del massimo profitto, sgomitano per accaparrarsi investimenti lucrosi approfittando del forte fabbisogno di infrastrutture e di impianti di produzione manifatturiera, come pure della

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Miniere oscure: il ventre molle dei veicoli elettrici

Riportiamo la traduzione integrale di un interessante articolo su questione ambientale e capitalismo, pubblicato da Counterpunch, 6 aprile 2023, a firma di Joseph Grosso. L’articolo mette in luce con fatti concreti la contraddizione, insanabile, tra l’equilibrio uomo-natura e le leggi imprescindibili di funzionamento del Capitalismo, che le sue riforme non possono intaccare, ma solo presentare con una faccia apparentemente più umana. La stessa questione ecologica è usata come un’arma nello

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LA POPOLAZIONE E L’ECOSISTEMA DI DHIKIA CONTRO L’INDUSTRIA SIDERURGICA INDIANA

  La crisi globale multipla – sanitaria, sociale ed economica – provocata dalla pandemia Covid-19 ha messo  chiaramente in luce  l’interazione imprescindibile tra formazione sociale capitalistica e rapporto uomo-natura. Non esiste aspetto della vita dell’uomo e dell’ambiente in cui vive che non venga influenzato dal sistema sociale vigente, il quale impone la propria finalità ultima, il raggiungimento del massimo profitto a qualunque costo – alla stragrande maggioranza dell’umanità e alla natura stessa, spesso

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Ex ILVA: LOTTA O CARTE BOLLATE ?

Di fronte al diktat/disimpegno di Arcelor-Mittal sull’ILVA lasciamo ad altri le proposte e le fantasie di ingegneria finanziaria, da una nuova cordata alla nazionalizzazione di una società che è già in mani pubbliche (e fu nazionalizzata da Mussolini). Occorre scindere l’interesse dei lavoratori, dei proletari, da quelli del capitale, non permettere che i padroni di turno scarichino sui lavoratori il prezzo di un mercato dell’acciaio in caduta e sulla popolazione

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LA FURIA PREDATORIA DI BOLSONARO E DEL CAPITALISMO INTERNAZIONALE BRUCIANO L’AMAZZONIA

Gli incendi in Amazzonia sono diventati un caso mondiale. La più vasta foresta del pianeta, in questo momento di forti tensioni commerciali, è uno dei principali obiettivi del capitalismo internazionale, che negli ultimi 40 anni ha quintuplicato il controllo diretto del PIL del Brasile, un paese che mai come oggi è divenuto lo scenario della contesa tra le potenze. Potenze attirate dalle grandi opportunità di lauti profitti offerti ai loro

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Nessuna soluzione dai governi borghesi per i lavoratori dell’ex-Ilva e i cittadini di Taranto

Il 9 luglio è finito con un nulla di fatto l’incontro al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) fra Di Maio e i sindacati per scongiurare la Cassa integrazione per 1400 operai dell’ex Ilva di Taranto. Nel frattempo la procura di Taranto chiede di spegnere l’altoforno 2. Sui lavoratori incombe la minaccia della chiusura dello stabilimento il 6 settembre prossimo; non è una certezza. Mentre è certezza che gli operai dello

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ILVA una storia di duro lavoro, sfruttamento, sprechi e collusioni governative

La storia dell’Ilva, in quanto importante capitolo della storia della siderurgia, è specchio di quella dell’industria italiana. Nasce ufficialmente nel 1905, dalla fusione delle attività siderurgiche del gruppo Elba (Portoferraio), di parti della Terni, della Ligure Metallurgica e della famiglia romana Bondi (Piombino), allo scopo di sfruttare le agevolazioni di una legge per il “risorgimento economico di Napoli”. Nasce all’ombra del protezionismo e grazie a sgravi fiscali di vario tipo

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Bangladesh Gamberetti e jeans, grandi profitti per imprese nazionali e estere Diritti negati e salari da fame per minoranze e lavoratori

La testimonianza diretta portata in occasione della iniziativa dell’associazione Eguaglianza e Solidarietà “Ribellarsi è giusto” di Luigi Paggi, ha illustrato le condizioni in cui vive una piccola minoranza di “senza casta” del Bangladesh, nell’area costiera del Sunderland, Sudovest del paese, distretto di Khulna, oltre il milione di abitanti. Si tratta dei Munda, considerati e trattati dalla popolazione hindu, ma anche musulmana e cattolica, come gruppo socialmente inferiore, gli impuri, gli

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I ministri del governo Bolsonaro, un museo degli orrori

A integrazione dell’articolo “Brasile, 1° gennaio 2019” ricostruiamo la composizione del governo Bolsonaro, con i suoi principali ministeri. La figura di Bolsonaro ha permesso alla grande borghesia di posizionarsi direttamente nei ranghi più elevati del potere: il Brasile è oggi in mano ad un governo di latifondisti e impresari della filiera agroalimentare, di grandi imprenditori e magnati, di uomini legati al potere finanziario, di militari torturatori. Bolsonaro ha sfondato nella

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