Etiopia, conflitto interno e di potenze

Pubblichiamo una scheda informativa sul conflitto interno all’Etiopia e sull’intervento delle potenze nella regione.Fonti: Bbc 12,14,15 nov. 2020/Al Jazeera, 11,12 nov. 2020/Amnesty International 12 nov. 2020/Quartz, 13 nov. 2020 Sulle relazioni Italia-Etiopia rimandiamo a questo articolo. Lo scontro tra il Partito al governo nella regione etiope ribelle del Tigrai (Nord Etiopia), il Fronte di Liberazione del Popolo del Tigrai (FLPT) (nota 1), e il governo federale etiope del primo ministro

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Italia-Etiopia: dalla criminosa occupazione agli affari

C’è una storia di aggressione e inaudite violenze nelle relazioni tra l’Italia e l’Etiopia che precede quelle che attualmente vengono definite “proficue” relazioni economiche. Sul conflitto in corso in Etiopia rimandiamo a questo articolo. Per non dimenticare, riassumiamo in breve la faccia oscura, ma fondamentale e complementare a quella “presentabile” degli attuali rapporti “pacifici” dell’imperialismo italiano. Dopo aver tentato già da fine Ottocento (1896) la conquista dell’Abissinia (il nome dato

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AGADEZ, DA ‘PORTA DEL DESERTO’ A TRAPPOLA PER I MIGRANTI

Riprendiamo un articolo di Le Monde Diplomatique (giugno 2019) che denuncia come l’intervento della UE in Africa “contro il traffico di esseri umani” sia in realtà un intervento contro la possibilità per questi esseri umani di fuggire da situazioni insostenibili in cerca di un futuro migliore: li criminalizza e li mette in mano, più ancora di prima, a organizzazioni criminali, lasciandoli in balìa di sfruttamento e violenze. Agadez, principale città

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CON QUALI SCARPE MARCIA L’IMPERIALISMO

Le calzature non sono mai state tanto a buon prezzo come lo sono ora, se un tempo per comperare un paio di scarpe bisognava lavorare almeno due giorni, oggi basta il salario di 2 ore. Come mai? Per avere un pellame al prezzo più basso gruppi calzaturieri, grandi o piccoli che siano, non si preoccupano delle condizioni di lavoro, lavoro minorile compreso, e neppure della tutela dell’ambiente. Non è previsto

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La “primavera nera” del Burkina Faso destabilizza gli equilibri imperialistici in Centrafrica

I disordini scoppiati a Ouagadougou, in Burkina Faso, culminati nella cacciata del premier Blaise Compaore, al potere incontrastato da 27 anni, hanno colto tutti di sorpresa ma sono il risultato di contraddizioni che si andavano accumulando da tempo. Il Burkina Faso è un paese senza sbocchi sul mare, incuneato fra Mali, Niger, Benin, Togo, Ghana e Costa d’Avorio, con una superficie di poco inferiore a quella italiana. Ha 19,5 milioni

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Ebola: le mani sporche del capitale

Negli ultimi mesi abbiamo assistito all’ennesima emergenza sanitaria che colpisce il continente africano, il più povero (per i proletari che lo popolano) ma anche il più ricco del nostro pianeta grazie alle immense risorse naturali, la diffusione dell’epidemia nota come Ebola. La malattia da virus Ebola (Evd), in passato nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave e spesso fatale per l’uomo, nota alla medicina fin dal

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Pagine Marxiste n. 35 (marzo 2014)

UN FRONTE UNICO DI CLASSE PER UNA POLITICA DI CLASSE (Editoriale) Salariati, autonomi e piccolo-borghesi nella crisi I lavoratori immigrati nelle battaglie delle borghesie europee L’Africa campo di battaglia per vecchi imperialismi, Brics e giovani potenze regionali Contro ogni nazionalismo borghese, per l’unione internazionalista del proletariato contro i suoi sfruttatori (UCRAINA) USCIRE DALLA MARGINALITÀ POLITICA È NECESSARIO E POSSIBILE: IPOTESI DI LAVORO DI MASSA PER I COMUNISTI NELLA SITUAZIONE ATTUALE

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Agenda 2020/Mali e Repubblica Centrafricana – Intervento in Mali verso l’Africa, per l’Europa

UE, Germania, Francia, Centrafrica, Mali Gfp     140121   Agenda 2020 Tesi GFP: L’ampliamento e il rafforzamento della politica militare comune della UE in Africa possono diventare un’Agenda 2020 per la politica estera tedesca.   o Ieri, 20 gennaio, in risposta alle sollecitazioni francesi, i ministri Esteri UE hanno deciso di inviare a breve circa 500 soldati di diversi paesi nella Rep. Centrafricana in appoggio alle truppe francesi, decisione motivata con

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Le élite imprenditoriali dell’Egitto, dopo Mubarak (SWP – Stiftung Wissenschaft und Politik)

Le élite imprenditoriali dell’Egitto, dopo Mubarak SWP (Stiftung Wissenschaft und Politik)          luglio 2013 Prefazione e conclusioni –          Nell’ultimo decennio dell’era Mubarak, alcuni grandi imprenditori avevano ottenuto il controllo di gran parte dell’economia, entrando così a far parte dell’élite politica. –          Caduto il regime Mubarak nel 2011, questa élite imprenditoriale è finora riuscita a mantenere la preminenza economica, e un rilevante ruolo politico. –          Pochi di essi hanno subito processi, la

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I Brics si muovono verso lo scambio di valute, una banca

Brics, rapporti potenza, monete Wsj          130327        I Brics si muovono verso lo scambio di valute, una banca PATRICK MCGROARTY e DEVON MAYLIE –       Alcuni paesi del gruppo dei BRICS per facilitare lo scambio delle loro monete e creare una Banca comune di sviluppo, per contrastare l’influenza dei paesi sviluppati sull’economia internazionale. –       Vertice dei leader dei BRICS in Sudafrica (SA): Brasile e Cina hanno concordato di usare

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