Quanti morti per un milione di dollari? Il grande business della guerra

Quando parlano di affari, alle volte i capitalisti parlano chiaro. In un articolo del 18 febbraio dal titolo: Come la guerra in Europa spinge l’economia statunitense, il Wall Street Journal scrive che grazie alla guerra in Ucraina Questo, dicevamo, significa parlar chiaro. La guerra è un affare. Che loro misurano in miliardi di dollari. Noi invece la misuriamo in centinaia di migliaia di morti e di mutilati, al 99% proletari,

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La grande camorra lombarda all’attacco. Sul nuovo boss della Confindustria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Pungolorosso un contributo sull’elezione di Carlo Bonomi al vertice di Confindustria: Stamattina è festa, festa grande, euforia, nelle redazioni di Libero e del Giornale per l’elezione di Bonomi a presidente di Confindustria. Dopo mesi in cui la Lombardia – la regione più ricca di Europa – ha squadernato davanti al mondo intero la cinica criminalità dei suoi sciur Brambilla e l’altrettanto cinica connivenza dei clan

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Contagio e rivoluzione

Il “coronavirus-2”, oltre ai polmoni delle persone aggredite, mette alla prova la compagine sociale capitalistica, e ne mette a nudo le contraddizioni e il carattere classista, minandone la struttura economica, sociale e politica. Non si tratta semplicemente di ritirarci nelle nostre case e aspettare che passi, ma di difendere le condizioni di salute e di vita dei proletari, e lottare per una società migliore. L’epidemia da coronavirus (COVID-19) è solo

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Pagine Marxiste n. 43 (luglio 2017)

Fra guerre ed elezioni (Editoriale) Proletari e proprietari (II) LA LOTTA PER IL PARTITO: NO AL MOVIMENTISMO, NO AL SETTARISMO A CENTO ANNI DALL’OTTOBRE: STORIA, POLITICA E ATTUALITÀ DELLA RIVOLUZIONE COMUNISTA Pruriti neocoloniali italiani (Ventilata spedizione in Niger) Alfredo Secci (Lutti nostri) Un presidente antioperaio per un velleitario rilancio della grandeur (FRANCIA) Il Labour socialdemocratico conquista i giovani (Regno Unito) Per riceverlo o abbonarti, scrivi a abbonamenti@paginemarxiste.it, oppure compila la

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LACRIME DI COCCODRILLO – TERREMOTO IN ITALIA CENTRALE: UNA NUOVA STRAGE IMPUTABILE AL CAPITALE E NON ALLA “NATURA” !

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato del Fronte di Lotta NO AUSTERITY: Eccoci di fronte ad un nuovo massacro di popolazione inerme, soprattutto povera gente che stava trascorrendo, in alcune delle tante località di montagna, tra parenti ed amici, gli ultimi scampoli estivi. Se proprio dobbiamo imputare qualche responsabilità al “caso”, potremmo individuarla nel fatto che il terremoto, che sta devastando in questi giorni intere zone del Lazio e delle Marche,

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Riesplodono le tensioni Arabia Saudita-Iran

Inizio d’anno di lavoro per i boia sauditi E’ evidente che l’esecuzione, il 2 gennaio 2016, di 47 oppositori da parte dell’Arabia Saudita è stata una voluta provocazione. La maggior parte era in prigione da 10 anni. Legittima la domanda “perché ora?” Fra i giustiziati c’era Nimr al-Nimr capo spirituale degli sciiti d’Arabia Saudita. Questa minoranza, di circa 2 milioni, vive mal tollerata ed emarginata nelle Province orientali, dove è

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MANOVRE ARMATE E DIPLOMATICHE E AFFARI DEL CAPITALE IN MEDIO ORIENTE

In Siria ed Irak proseguono le operazioni militari che ognuno dei paesi della pseudo coalizione per la cosiddetta guerra contro IS conduce per i propri interessi. Ma, con l’intervento diretto prima della Turchia contro i curdi e soprattutto della Russia a difesa del regime siriano e in accordo con l’Iran, i rapporti di forza tra le potenze globali e regionali si vanno fortemente modificando e le relazioni divengono sempre più

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4 Novembre 1918: una “vittoria” imperialista

In molte piazze d’Italia -dai grandi centri ai paesi più piccoli- si può ancora oggi scorgere, scolpito sui muri degli edifici pubblici o sotto statue e monumenti, il famoso “bollettino della vittoria” della guerra ’15-’18, firmato dal comandante di Stato Maggiore Armando Diaz il 4 novembre del 1918. Come molti di noi hanno ormai imparato a memoria, esso così inizia: “La guerra contro l’Austria-Ungheria che sotto l’alta guida (sic) di

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